L’estate dell’insegnante
“Sono una donna pericolosa” di Joan Cavanagh
L’estate dell’insegnante è un po’ come il capodanno dei comuni mortali: bilanci dell’anno appena trascorso e buoni propositi per l’anno successivo.
Mentre ascolto Farewell di Guccini (ognuno ha la sua croce, la mia è Guccini, un lascito dell’adolescenza in provincia), faccio il bilancio, per i buoni propositi ci penserò.
Lo scorso anno è cominciata così:
Orrore! Non trovo il diario dell’anno scorso...anzi trovo un file fermo a marzo 2011...che è successo di tutti gli altri mesi?
Tipico...
Però ho trovato questa
“Sono una donna pericolosa” di Joan Cavanagh pubblicata sul blog Il mestiere di scrivere il giorno martedì 4 gennaio 2011 alle ore 17.42
Non porto bombe né bambini in grembo
Non porto fiori né miscugli incendiari
Porto scompiglio nella tua ragione, nelle tue teorie, nel tuo realismo
Perché non giacerò nelle tue trincee
Né scaverò trincee per te
Né mi unirò alla tua lotta armata
Per trincee più belle e più grandi
Non camminerò con te né per te,
Non vivrò con te, né morirò per te
Ma neppure cercherò di negarti Il tuo diritto a vivere e morire
Non dividerò con te neppure un centimetro di questa terra
Finché tu sei maledettamente proteso verso la distruzione
Ma neppure negherò che siamo fatti della stessa terra nati dalla stessa
Madre non ti permetterò di legare la mia vita alla tua
Ma ti dirò che le nostre vite sono legate insieme
E esigerò che tu viva per comprendere
Questa cosa importante
Che sono una donna pericolosa
Perché devi sapere, signore, che
Sono una donna pericolosa
Perché non tacerò niente di tutto questo
Non colluderò con te
Non avrò fiducia in te né ti disprezzerò
Sono pericolosa perché non rinuncerò, non tacerò
Né mi adatterò alla tua versione della realtà
Tu hai congiurato per svendere la mia vita
E io sono molto pericolosa
Perché non potrò perdonare né dimenticare
Né mai congiurerò per svendere la tua in cambio.
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