Le verità spezzate

Le verità spezzate / Alessandro Robecchi. - Milano : Rizzoli, 2024. - 276 p. - ISBN 978-88-17-18333-8.
Letto in un giorno di pioggia, l’ultimo romanzo di Alessandro Robecchi, Le verità spezzate, è uno dei suoi migliori libri.
Vi sono due delitti e due indagini, collegati dalle riflessioni di un regista che sta lavorando ad un film su Augusto De Angelis, un famoso autore di gialli degli anni Trenta.
- Copertina di Le verità spezzate, di Alessandro Robecchi
Si intrecciano così tre storie. Le prime due sono ambientate ai giorni nostri: una ricca e anziana signora viene uccisa a Milano, nella sua villa. Le indagini arrancano fra tanti indizi e poche prove e si imbattono nei divieti e nelle censure di un ministro e di alti funzionari; in una dependance della villa vive un famoso regista che segue questa indagine mentre affronta le difficoltà di fare un film fuori dalle censure del sistema produttivo (le multinazionali delle piattaforme). Esattamente, ci invita a pensare, come è accaduto al protagonista del film che intende girare, Augusto De Angelis. I suoi gialli avevano un investigatore gentile, poco in linea con il modello virile del regime e non c’erano scazzottate, ma per il resto seguivano i diktat della censura fascista, per esempio i personaggi dovevano avere nomi stranieri, perché in Italia non poteva succedere nulla di brutto. Augusto De Angelis morirà il 2 luglio del 1944, in circostanze poco chiare, che il regista vuole indagare. È la terza storia, ambientata negli anni Trenta-Quaranta del secolo scorso.
Nel passato come nel presente siamo in presenza di “verità spezzate”, funzionali al potere, e le vicende passate di un autore di gialli rispecchieranno - in un gioco di luci, di ombre e di dissolvenze nella grigia Milano degli anni Trenta-Quaranta - l’Italia di oggi.
Robecchi sfrutta la sua esperienza di giornalista e sceneggiatore intrecciando in maniera convincente le varie storie, facendoci entrare nel laboratorio creativo di un regista e del suo team, composto da una giovane sceneggiatrice, un ottimo direttore della fotografia, una scenografa e costumista, un giovane storico.
Ma la storia più interessante rimane quella di Augusto de Angelis, l’autore del giallo italiano che viene a patti con il regime: la sua acquiescenza, come quella di tanti altri, non basterà a salvarlo da una fine tragica.
Sinossi editoriale
Un giallo di ieri che contiene un giallo di oggi, legati a doppio filo da una riflessione sui condizionamenti che tutti subiamo, sui limiti delle nostre libertà, così spesso spezzate.
Il grande regista de "Le verità spezzate", Manlio Parrini, ha deciso di tornare dietro la macchina da presa. Celebrato da pubblico e critica, all’apice del successo aveva abbandonato il cinema perché gli sembrava “un posto senza verità”. Ma ora, superati i settant’anni, ha in testa una storia speciale: un film su Augusto De Angelis, pioniere del giallo italiano negli anni Trenta. La morte violenta di Augusto De Angelis – un uomo libero senza libertà – è, per il Maestro Parrini, un caso irrisolto, che puzza di ingiustizia e ottusa censura fascista e che oggi più che mai deve essere raccontato. Ma proprio quando il regista ha trovato un produttore per il suo progetto e avviato la stesura della sceneggiatura insieme all’amica e complice Sara De Viesti, un altro giallo irrompe nella sua vita: l’omicidio dell’anziana vedova Bastoni, proprietaria della villa adiacente a casa sua. La stampa, avida di notizie, si getta sul caso e gli inquirenti si muovono tra mille ostacoli e condizionamenti, e anche Parrini si sente attratto da questo omicidio, che gli ricorda un delitto d’altri tempi, di quelli usciti dalla penna del suo Augusto De Angelis.
L’autore
ALESSANDRO ROBECCHI è stato editorialista del “Manifesto”. È tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza. Scrive sul “Fatto Quotidiano” e “TuttoLibri” de “La Stampa”. È autore, per Sellerio, di dieci romanzi della serie con protagonista Carlo Monterossi.
- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -