Serre: i Cittadini avevano ragione!
Sembrava un film già visto a Campagna, allorquando quella comunità aveva offerto al Commissariato l’area di “Carrabona” pur di salvare “Basso dell’Olmo”.
Il Consigliere Regionale di Rifondazione Comunista ritorna sull’appello lanciato dai Cittadini di Serre per la questione della discarica dei rifiuti prendendo atto che: ".... i tecnici del Ministero dell’Ambiente, hanno dichiarato idoneo il sito di “Macchia Soprana”,a Serre, alla raccolta di circa 300.000 tonnellate di rifiuti, è un fatto di una importanza straordinaria.
Il sito è in condizione di essere approntato in tempi sostanzialmente uguali a quelli richiesti da “Valle della Masseria” e, anzi, diverranno tempi più ridotti, se non altro perché non incontrerebbero l’opposizione dei cittadini.
Da settimane il Sindaco di Serre aveva dichiarato la propria disponibilità a consentire l’utilizzo di “Macchia Soprana”, incontrando, soltanto, una caparbia, immotivata, e pericolosa “non disponibilità” da parte del Commissariato con l’unico risultato di esasperare gli animi.
Sembrava un film già visto a Campagna, allorquando quella comunità aveva offerto al Commissariato l’area di “Carrabona” pur di salvare “Basso dell’Olmo”.
Anche in quella occasione il Commissariato non intese fare “retromarcia”.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: durante la protesta di Campagna, perse la vita un giovane, Carmine Iuorio, ed oggi dalla discarica di Basso dell’Olmo il percolato va tranquillamente nel fiume Sele. Eppure il Commissario in questi giorni ha bombardato la stampa con l’emergenza sanitaria, ovviamente dovuta alla irresponsabilità dei Sindaci che protestano con la fascia tricolore.
Le domande rimangono le stesse: si sarebbe evitata l’emergenza sanitaria se si fosse discusso con le Amministrazioni? Io credo di si!
Si sarebbe evitato di avere le Regione sommersa dai rifiuti se si fosse cercato il dialogo piuttosto che l’imposizione? Io credo di si!
Si sarebbe evitato il livello di tensione con le popolazioni, che oggi non si fidano più di nessuno, se questi fossero state ascoltate? Io penso di si!
Si sarebbe evitato di spendere somme incalcolabili per mobilitare migliaia di uomini delle forze dell’ordine, per presidiare aree e siti, se le popolazioni avessero dato il proprio assenso all’utilizzo dell’area? Io credo di si!
Domande retoriche, tanto nessuno verrà mai chiamato a pagare per queste scelte sbagliate.
Ora c’è un fatto nuovo: i tecnici del Ministero dell’Ambiente, non quelli di un comune o della provincia, hanno sancito l’idoneità di un sito alternativo e condiviso dai cittadini.
Insistere su un atteggiamento di chiusura e di non ascolto a questo punto non sarebbe solo un errore, ma qualcosa di molto più grave, e decisamente irresponsabile, teso solo ad imporre la propria volontà ad un territorio!
Mi auguro che stavolta prevalga il buon senso, non nella popolazione di Serre che andrebbe solo presa ad esempio per quanto ne ha dimostrato in questi lunghi mesi, ma in chi si dice - rappresentante dello Stato”.
Il Consigliere Regionale Gerardo Rosania
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Grazie a chiunque con fatti e parole ha consentito la marcia indietro del Governo...
Gli Amici di Beppe Grillo di Napoli
Il decreto legge del Presidente della Repubbblica sulle misure straordinarie per superare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania ha introdotto, tra l’altro alcune importantissime novità.
"..l’utilizzo del sito di Serre è consentito fino alla realizzazione di un nuovo sito idoneo per lo smaltimento dei rifiuti individuato dal Presidente della Provinicia di Salerno".
In particolare con l’art 6 del decreto legge vengono nominati sub-commissari i Presidente delle Provincie della Campania, e cioè "Al fine di accellerare le iniziative dirette alla tempestiva restituzione dei poteri agli enti ordinariamente competenti.....attuano d’intesa con il commissario (Bertolaso) le iniziativce necessarie ad assicurare la piena realizzazione del ciclo di gestione e smaltimento dei rifiuti in ambito provinciale".
Un’altro aspetto (forse non ancora compreso bene dai cittadini della Campania) è disciplinato dall’art 7 ed 8 del decreto che in questo caso riporto integralmente:
Art 7 - Tariffe 1. In deroga all’articolo 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, i comuni della regione Campania adottano immediatamente le iniziative urgenti per assicurare che, a decorrere dal 1° gennaio 2008 e per un periodo di cinque anni, ai fini della tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, siano applicate misure tariffarie per garantire complessivamente la copertura integrale dei costi di gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti. Ai comuniche non provvedono nei termini previsti si applicano le disposizioni di cui all’articolo 141, comma 1, lettera a), del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Art. 8. Clausola di invarianza della spesa 1. Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. 2. Il Commissario delegato provvede alle attivita’ di sua pertinenza previste dal presente decreto nell’ambito delle risorse disponibili sulla contabilita’ speciale.
Nella sostanza la Regione Campania viene messa nella condizione di non nuocere agli altri, e dico ciò come cittadino della Campania.
Considerata corretta l’impostazione del decreto i Cittadini della Campania si dovrebbero adesso chiedere a chi facciamo "governare il processo e con quali modalità"?
Credo che dalla protesta dovremmo passare alla proposta:
Raccolta differenziata forzata; benifici fiscali e riduzioni delle tariffe per i comuni che attuano la raccolta differenziata; sistema con incentivi alla raccolta differenziata per ogni singolo cittadino dando ad ogni contenitore un costo da scalare sul costo del prodotto con l’obbligo di restituirlo al commerciante anch’esso coiunvolto nel processo.
E’ urgente definire un processo di raccolta differenziata attraverso il quale traferire "l’interesse della raccolta" a carico del singolo cittadino che potrà così (come già avviene in altre regioni e nazioni) risparmiare sulla bolletta dei rifiuti, penalizzando i comuni che non attuano il processo attraverso garvi sanzioni che serviranno per finanaziare il sistema stesso della raccolta differenziata.
Costruire così una diversa consapevolezza e responsabilità economica dei cittadini della Campania, contro tutte le "anomalie" del sistema.