Questo è un momento difficile e delicato per la nostra acqua e per il rispetto e la dignità dei cittadini, da parte di chi questa dignità la dovrebbe rispettare e garantire

Da una parte il fallimento delle società private, che gestivano l’acqua in provincia di Palermo e a Siracusa sembra non aver dimostrato all’assessore Marino e al governo regionale, che la gestione privata di questo bene comune è stata assolutamente fallimentare, creando un’infinità di debiti con il conseguente aumento del costo della tariffe dell’acqua, al fronte dei quali non si è avuto nessun miglioramento del servizio.
- CLAP
Comunicato Stampa CLAP. Lentini 11 Febbraio 2014.
Esempio di questo indirizzo preso dall’assessorato ne è la volontà oramai, poco celata, di voler consegnare la gestione provvisoria del servizio ad altrettante ditte private, negando di fatto la richiesta di molti sindaci di voler gestire il servizio in modo autonomo o in consorzio con altri comuni. Come tra l’altro sancisce la legge regionale N2 del 9 gennaio 2013.
E poi, la tanto pubblicizzata legge regionale, che doveva RI-pubblicizzare il servizio idrico, e che nel disegno presentato dall’assessore, che ha messo fuori gioco quella di iniziativa popolare promossa dai consigli comunali e dal forum dei movimenti per l’acqua pubblica, prevede una ulteriore RI-privatizzazione.
Non si possono fare le campagne elettorali con le bandiere dell’acqua pubblica e una volta eletti scordarsi di tutto, caro Presidente Crocetta e caro assessore Marino. Peccato noi cittadini vi avevamo creduto, ora bisognerà ricominciare, ma i tempi stringono e bisogna fare in fretta!
Se è come afferma l’on. Marziano sulla stampa di ieri “ho firmato, sottoscritto e portato avanti tutte le procedure per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua, mettendomi a disposizione dei sindaci per l’attuazione di tutti gli atti necessari, legislativi ed amministrativi, che vanno nella direzione della RI pubblicizzazione “ atti ancora sconosciuti ai comitati che si battono e seguono da sempre l’evoluzione della problematica, saremmo grati all’on. Marziano se colmasse le nostre lacune e ci facesse sapere e conoscere questi atti rendendoli pubblici.
Visto che, non c’è tempo e non possiamo più permetterci un’ulteriore emergenza, scusa oramai collaudata per riaffidare i servizi pubblici ai privati, perché non attuare la proposta fatta proprio dai sindaci della nostra provincia, alla IV commissione dell’ARS, il 28 gennaio di quest’anno. La proposta ,sviluppata in una bozza dal sindaco di Floridia Orazio Scalorino, prevede l’estensione della legge n2 del gennaio 2013, equiparando i sindaci "ubbidienti" ai cosi detti sindaci "ribelli " che in questa norma transitoria possono gestire autonomamente o consorziandosi, il servizio idrico. La bozza presentata all’ARS e firmata dai sindaci di: Siracusa, Noto, Floridia, Portopalo, Buccheri, Priolo, Lentini, Augusta, Pachino e Solarino prevede anche un’integrazione di norme aggiuntive riguardanti il problema della ricollocazione dei lavoratori.
Perciò, cari politici le proposte e gli strumenti ci sono, manca solo la vostra volontà non avete più scuse.
Maria Cunsolo Coordinatrice CLAP (Comitato Lentinese Acqua Pubblica)
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