Forum provinciale per l’acqua pubblica - LETTERA APERTA A SERGIO MATTARELLA
Signor Presidente, la mafia esiste. E non solo quella che spara ed uccide, arrecando lutti che non si dimenticano, ma anche quella impalpabile, che trama nell’ombra, che tesse rapporti osceni tra Stato ed antistato, tra pubblico e privato; quella che circuisce sindaci ed amministratori...
... quella che “addomestica” magistrati e li “associa” in vario modo; anche quella che arriva ad estendere i suoi tentacoli all’interno del Consiglio Superiore della Magistratura ed agevola la promozione di qualche “amico” al Consiglio di Stato. Contro le bravate di questa mafia, impalpabile come la polvere e, come tale, capace di insinuarsi dappertutto, noi cittadini inermi possiamo far leva solo sull’orgoglio civico e, quando capita, anche sull’onestà e sulla dedizione al dovere di funzionari e servitori dello Stato disposti a far valere la giustizia e l’interesse pubblico attraverso un corretto e coraggioso uso dei poteri che riescono ad esercitare senza timore di ritorsioni.
Come ha fatto qui da noi, presso l’ATO 8, circa dieci anni fa, l’allora Commissario Ferdinando Buceti (ora Capo di Gabinetto della Questura), revocando la concessione del servizio idrico a SAI8, società talmente ben inserita in quel contesto da ritenersi probabilmente invulnerabile, anzi intoccabile, nonostante le inadempienze rispetto al contratto di affidamento potessero essere causa di risoluzione dello stesso.
In quel frangente, i sindaci e i cittadini dei Comuni montani difesero strenuamente la gestione delle loro reti idriche anche dalle pretese di un sistema affaristico forte di agganci nel mondo della magistratura e del governo regionale che inviava commissari ad acta, i quali, sostituendosi ai sindaci, avevano la missione di effettuare la consegna degli impianti ad un gestore nonostante, in realtà, ci fossero le condizioni per giustificare ampiamente la revoca della concessione.
Veniamo ai nostri giorni. La legge regionale 19/2015, scaturita dalla grande battaglia civica per l’acqua pubblica, stabilisce che “l’acqua è un bene comune non assoggettabile a finalità lucrative” (art.1) e ribadisce (art.4) che “la gestione del servizio idrico integrato è realizzata senza finalità lucrative”. Tale legge è ancora in vigore eppure… la si sta aggirando. Passo dopo passo, il governo nazionale e quello regionale stanno mirando a riammettere i privati (e, quindi il lucro) nella gestione dell’acqua. Nessuno può sostenere che un imprenditore privato non persegua l’obiettivo di realizzare guadagni.
Il privato non rischia i propri capitali investendoli per mero altruismo. E certamente non entra nell’affare dell’acqua per svolgere un servizio gratuito alla comunità, anche se, investendo nel servizio idrico il privato non rischia nulla Prima infatti era garantito un profitto ope legis. Ora ci pensa l’ARERA a consentire che, in caso di risparmio sui consumi generali, il gestore possa recuperare quanto preventivato attraverso un ritocco a posteriori dei costi fatturati, un conguaglio sui generis lontanissimo dall’essere il riallineamento, dopo una lettura dei contatori, tra consumi reali e consumi fatturati solo presuntivamente.
- L’Acqua Pubblica Non Si Vende
Con tale stratagemma il rischio di impresa risulta pari a zero! Nel nostro territorio la situazione attuale è la seguente. I nostri Sindaci hanno approvato o sono stati indotti ad approvare, nel corso dell’Assemblea Territoriale Idrica del 27 dicembre 2022 (delibera n. 13) un atto di indirizzo per la società mista. Durante tale incontro, convocato con uno specifico ordine del giorno, ciò che avrebbe dovuto essere la mera presa d’atto della relazione del presidente dell’ATI si è di fatto trasformato in una delibera alla quale, di certo, non solo alcuni sono arrivati impreparati ma altri non hanno potuto prender parte non essendo informati.
Erano infatti assenti i sindaci di Lentini, Buscemi, Cassaro, Portopalo, Rosolini, Sortino. La seduta era tuttavia numericamente valida e la decisione è stata assunta all’unanimità dei presenti, essendo uscito dall’aula il sindaco di Palazzolo dopo aver espresso la propri contrarietà. Quando successivamente i sindaci si sono resi veramente conto di quanto deliberato, hanno cercato semplicemente di neutralizzare quell’atto di indirizzo con un atteggiamento omissivo: non dando corso ad atti conseguenti.
Ma qualcuno (evidentemente più interessato dei sindaci) ha mobilitato il potere di turno per fare inviare una solerte commissaria regionale e… il gioco è fatto: lo statuto è stato modificato!
Dalla precedente scelta di una gestione interamente pubblica del servizio idrico si passa a quella di una gestione mista. Il privato è riammesso. È possibile rimediare? Con questa lettera, indirizzata formalmente al Presidente Mattarella, ci rivolgiamo a Voi, signori rappresentanti ed amministratori dei Comuni di questo territorio, per chiederVi un impegno di chiarimento su quanto sta accadendo alla gestione della nostra acqua pubblica. Fermate la gara di affidamento e tornate alla originaria intenzione di gestire il servizio idrico in forma interamente pubblica, auspicabilmente secondo la formula dell’Azienda Speciale Consortile.
Signor Presidente, sappiamo che ogni intervento su questa materia esula dai Suoi poteri. E ci rivolgiamo a Lei solo perché contiamo sull’effetto mediatico e divulgativo di questo messaggio. Parliamo a Lei affinché altri (in primo luogo i sindaci) intendano, affinché si inneschi un percorso comune di resilienza, e si faciliti una presa di coscienza, si rafforzi l’orgoglio civico e, su queste basi, si inneschino delle iniziative concrete, operose ed efficaci.
Oggi si fa balenare davanti a molti amministratori ed affaristi la possibilità di spendere fondi del PNRR per opere connesse al servizio idrico e questa prospettiva acuisce gli appetiti e sollecita alleanze ben viste, purtroppo, negli ambienti iperliberisti di Bruxelles.
Noi invece continuiamo a vagheggiare amministratori che sappiano svolgere il loro mandato e difendere da mire di ogni genere la Cosa Pubblica. Siamo gli ingenui, pacifici, e testardi difensori dell’acqua-bene-comune. Vogliamo solo contribuire a risistemare alcune cose irrinunciabili e contiamo sulla buona volontà di persone che vorranno operare per i nostri stessi obiettivi di salvaguardia di interessi comuni. Perciò chiamiamo ad una mobilitazione civica e pacifica tutte le associazioni religiose e laiche, le organizzazioni di volontariato sociale, i circoli culturali, le scuole, le università vere (non quelle create da persone senza scrupoli per fini speculativi), i comitati civici, il Forum dei comitati per l’acqua pubblica, i cittadini tutti… e sollecitiamo coloro che sono stati eletti a far parte di qualsiasi organismo politico ad impegnarsi, solidalmente, per il raggiungimento di un obiettivo comune: impedire che sulla gestione dell’acqua allunghino gli artigli dei prenditori privati assetati di lucro.
A Lei, signor Presidente, scusandoci per averLa coinvolta come destinatario di comodo, esprimiamo solo un ringraziamento per la Sua correttezza istituzionale di supremo arbitro ed elargitore di consigli di saggezza. E La ringraziamo anticipatamente di qualche Suo eventuale segno o accenno di condivisione di questa nostra iniziativa. Continueremo a stimarLa comunque, anche qualora non potesse o volesse rispondere al nostro appello. Ripartiamo da un concetto basilare: l’acqua è di tutti. Renderla fruibile ed accessibile è un servizio pubblico che comporta costi che vanno pagati. Nella giusta misura e al soggetto pubblico che erogherà tale servizio. Non a privati che perseguano un profitto. I proventi da una corretta gestione pubblica siano reinvestiti nel potenziamento del servizio idrico o di altri servizi pubblici come scuola e sanità. Questo noi vogliamo. Noi cittadini, alieni da mire di successi politici e di guadagni impropri. Siamo certi che Ella condivida questo nostro pensiero. Un cordiale saluto, Signor Presidente.
Gli amici del Forum provinciale per l’acqua pubblica:
Concetto Rossitto
Alessandro Acquaviva
Maria Cunsolo consigliere comunale Lentini
Nuccio Gibilisco
Marina De Michele Associazione culturale Minerva
Enzo Vaccaro segretario camera del lavoro La Borgata
Sebastiano Zappulla segr. provinci ale Sinistra Italiana
Pippo Zappulla area costituente verso il partito del Lavoro
Nathia Migliori Associazione culturale Dahlia
Infantino Giuseppe consigliere comunale Palazzolo
Concetta La Leggia
Carlo Scibetta ex Sindaco Palazzolo
Loredana Scerra
Tati Sgarlata
Gianni Rizzotto
Carmelo Corso
Adriana Drago
Paolo Palumbo
Marcella Cifali
Carmelo Garofalo
Caterina Italia
Lucia Storaci
Sebastiano Alì
Enzo Monaco
Partito della Rifondazione Comunista
Alessandra Trigilia
Nino Attardo
Enzo Scamporlino
Linda Carbone Gruppo d’Animazione Missionaria Ad Gentes.
- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -