Pour un oui ou pour un non
Regia di Pier Luigi Pizzi, con Umberto Orsini e Franco Branciaroli.
Sabato 21 e Domenica 22 Maggio è andata in scena al teatro Vittorio Emanuele di Messina “Pour un oui ou pour un non”, commedia tratta dalla prosa di Natalie Sarraute (1990-1999). Romanziera, saggista e drammaturga di origine russa, famosa in Francia e con numerosi riconoscimenti anche all’estero.
La regia, le scene e i costumi sono curati dal regista Pier Luigi Pizzi, già noto per le sue collaborazioni alla “Compagnia dei giovani” che, abilmente, ha guidato la magistrale interpretazione di Umberto Orsini e Franco Branciaroli.
Il sipario si apre su una scena dagli arredi essenziali: tre bianche librerie con altrettanti libri bianchi, qualche tavolo, poltroncine, sedie, lume e al centro un divano dalla forte tinta rossa, e i nostri attori, già pronti dalla prima battuta, a lanciare un inquietante interrogativo: “ Senti, volevo sapere che è successo che ce l’hai con me?”
Sono due amici, che si ritrovano dopo una lunga lontananza a seguito di parole dette e assurdi malintesi causati da ambigue “intonazioni”, “sospensioni” e “stiramenti” che hanno rovinato la loro amicizia.
Al centro dell’attenzione, quindi, i loro quesiti, “parole che non ci sono state”, “proprio per questo niente”, “bollato come uno che rompe senza un vero motivo”, “uno etichettato per un sì o per un no”, ma anche l’assurdo rivangare su ciò che fu cinquanta anni fa, alla nascita del primogenito, il sospetto di essere geloso per la paternità, insomma, la scoperta che a danneggiare i rapporti di due buoni amici siano state le parole che hanno deformato la loro comunicazione, dando spazio a significati ambigui.
- Foto di Cecilia Currò
- Foto di Cecilia Currò
- Foto di Cecilia Currò
- Foto di Cecilia Currò
- Foto di Cecilia Currò
- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -