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Mauro Calise “Fuorigioco, la Sinistra contro i suoi Leader” (Laterza)

Un illuminante saggio sui marchiani errori strategici della sinistra nel ventennio berlusconiano. Una sinistra senza leader riconosciuti, senza capacità di comunicazione e corrosa dai micro notabili locali.

di Emanuele G. - lunedì 10 febbraio 2014 - 4750 letture

Mi fa piacere che in questi ultimi tempi stanno uscendo parecchi libri riguardanti una valutazione seria e rigorosa di cosa è stata la sinistra negli anni del berlusconismo. E’ opportuno – infatti – approfondire il dibattito poiché la sinistra esce con le ossa rotte. Anzi una sinistra che più passa il tempo più si riduce a un soggetto politico asfittico e privo di senso. Ecco perché ho ritenuto contattare la Laterza per farmi inviare la copia del libro “Fuorigioco” di Mauro Calise. Uno dei più autorevoli studiosi di Scienza della Politica del nostro paese. Insegna all’Università Federico II° di Napoli. E’ stato dal 2008 al 2010 Presidente della Società Italiana di Scienza Politica. Collabora con prestigiose istituzioni culturali italiani, europee e americane. Il suo maggiore interesse sembra essere l’analisi del periodo che va dalla fine della Prima Repubblica agli anni della Seconda Repubblica.

Su questa direttrice si incanala dunque la scrittura del libro “Fuorigioco” con un interessante sottotitolo “La Sinistra contro i suoi Leader”. L’autore si sofferma ad analizzare la storia degli ultimi decenni di quello che è il principale partito della sinistra italiana. Ossia PDS, poi DS e infine PD. Una storia fatta più di sconfitte che di vittorie concrete e tangibili. Sconfitte – è bene rimarcarlo – non dovute a fattori allogeni (esterni) bensì endogeni (interni). Insomma, il PD e i suoi predecessori hanno ben esercitato l’arte del suicidio da quando Occhetto decise di mandare in naftalina il buon vecchio PCI per dare il via alla stagione delle riforme con il PDS. Certo la lettura del saggio del Prof. Calise non lascia ben sperare per l’avvenire del PD e della sinistra in generale. Per il semplice motivo che la sinistra divora più che volentieri i suoi leader.

Ciò è dovuto a una mancanza di adeguamento della sinistra alle novità imposte da Berlusconi. Ci si riferisce al personalismo politico e alla potentissima arma rappresentata dalla comunicazione. Ambiti che hanno visto la sinistra ampiamente deficitaria. La radice del problema risiede nel concetto del c.d. “partito impersonale” ossia di un partito che evita l’idolatria del singolo, ma che è in realtà ostaggio della propria nomenclatura. Nomenclatura che ha di fatto dato in pasto il partito ai micro notabili locali. Gli autentici padroni del partito. Per esporre le sue tesi il Prof. Calise punta l’attenzione sui meccanismi di elezione del segretario, degli organi periferici e sulle dinamiche interne. Il tutto porta a un partito che dilapida in maniera impressionante e inquietante quanto di buono ha fatto. Basti pensare il suicidio del PD in occasione delle recentissime elezioni politiche. Otto per cento in meno rispetto alla gestione Veltroni quanto la vittoria sembrava a portata di mano.

Il saggio “Fuorigioco” non si occupa soltanto di sviluppare un’analisi in modo da avere dei parametri oggettivi per comprendere quanto è successo. Ma delinea la figura di alcuni leader del centro-sinistra che partiti bene alla fine si sono persi divorati da un partito che non ha mai assecondato i loro piani. Esemplari sembrano i casi di Bassolino, Prodi, D’Alema e Veltroni. Ricordate quel Bassolino che sembrava il nuovo Re di Napoli? Ha voluto troppo in un quadro politico che cambiava con inusitata velocità. Cosa dire poi di Prodi e D’Alema? Potevano fare grandi cose assieme. Ma alla fine si sono annullati a vicenda. Veltroni? Una meteora. Aveva capito tutto, ma ha avuto il torto di essere un segretario di un partito ingessato.

Forse tutto questo spiega la fretta che ha Renzi di portare a casa qualche risultato utile. Perché sa che se non riesce a fare qualcosa di spendibile sul piano della visibilità presso l’elettorato corre anche lui il rischio di vedersi cannibalizzato da un partito – il PD – specializzato proprio in questo settore. O il PD si riforma oppure…


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