Linguaglossa, concerto del 25 aprile
Linguaglossa: festa di liberazione nel segno della buona musica
Il 25 aprile 1945, una tra le date più importanti della storia della nostra repubblica è stato ricordato non solo con giornate celebrative ma anche in altri modi. Nella contrada Sciaramanica si è contraddistinta per un assolata giornata di musica e socialità, cominciata alle 11.00 del mattino. Per tutta la giornata varie band, una ventina circa, si sono esibite sul palco centrale offrendo al pubblico generi musicali differenti. Diverse le iniziative nel meridione per ricordare la liberazione dal nazifascismo, anche in maniera differente ma non per questo meno importante.
A Reggio Calabria, tra gli altri, il csoa Cartella lo ha fatto ricordando in contemporanea l’anniversario dall’occupazione dell’omonimo centro sociale occupato. Il 25 Aprile, per l’Associazione Meter e per tutti gli aderenti, si celebra la Giornata della Memoria dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza.
Linguaglossa si è soffermata maggiormente sull’aspetto festivo, nel 62 anniversario della liberazione. Un pubblico numeroso, oltre 2000 spettatori, da diverse parti della Sicilia orientale non ha fatto mancare la propria presenza All’interno dell’area, predisposta per l’iniziativa, un mercatino con i diversi stand per la maggior parte di organizazioni no-profit, punto ristoro, e mostre fotografiche.
Le band, per la maggior parte emergenti, si sono esibite in generi diversi con una forte predominanza di ska e reggae. Degni di nota, tra le tante band, i catanesi “Wot”. hanno proposto un buon rock, mettendo insieme la genuinità del beat e l’energia del rock, proponendo un sound figlio degli anni sessanta moderatamente influenzato dall’indie-rock britannico.
Altra formazione, che produce un sound caratterialmente forte, sono i “To En”, anche loro catanesi. Musica tra il pop e il rock, un gruppo che stupisce per la creatività e l’utilizzo di suoni e atmosfere a volte spudoratamente anni 70 dal gusto veramente attuale. Le kermesse musicale è poi proseguita fino a chiudersi con l’ultima esibizione dei Vallazanska. Ben curato l’aspetto puramente ludico della giornata; completamente dimenticato l’aspetto storico-politico del 25 aprile. Non sottolineato il senso della giornata, né dall’organizzazione né tanto meno dalle band esibitesi sul palco. Un’organizzazione, giunta alla seconda edizione, dovrebbe negli anni successivi migliorarsi; almeno è ciò che ci auguriamo, soprattutto per quel che riguarda la gestione di una così ampia scaletta. Sul palco alcune band, nonostante programmate, non sono riuscite ad esibirsi per una mancanza di gestione attenta dei tempi, una fra tutte e tra la più attesa quella degli "Anzikitanza" . Da apprezzare comunque l’impegno, nella speranza che l’arcistress, organizzatrice, riesca a fare ancora meglio per gli anni a seguire.
N.B. Foto di Alessandra Ximenes
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