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Lettera all’Ars

OGGETTO: richiesta di intervento della Regione Siciliana a sostegno della Cultura.

di Redazione - domenica 20 marzo 2011 - 2593 letture


 AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA
 ALL’ASSESSORE AL TURISMO DELLA REGIONE SICILIANA
 ALL’ASSESSORE AI BENI CULTURALI DELLA REGIONE SICILIANA
 AI DEPUTATI DELLA REGIONE SICILIANA

Messina, 18.03.2011

OGGETTO: richiesta di intervento della Regione Siciliana a sostegno della Cultura.

L’Unione per la Cultura è un movimento spontaneo, una rete sociale di energie creative, formata da artisti e operatori nel campo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, nata a Messina il 12 febbraio scorso, dall’esigenza di re-agire alla desertificazione delle politiche culturali nella città dello Stretto come nell’intero Paese. Lo scopo è, dunque, quello di contribuire alla crescita del territorio, attraverso la partecipazione della cittadinanza attiva.

Tra le finalità dell’UpC, vi è il rilancio del dibattito sulla fruizione delle risorse e degli spazi pubblici; la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, grande risorsa per il turismo; la salvaguardia e il recupero non distruttivo dei luoghi del tessuto urbano, testimoni della storia e dell’essenza cittadina.

Dall’impegno dell’Unione per la Cultura, nasce l’urgenza di proporre quanto segue.

In data 9 Marzo e’ stato annunciato dal Governo Nazionale un congelamento di 27 milioni di euro al FUS (Fondo unico per lo Spettacolo), gia’ ridotto pesantemente dalle precedenti manovre finanziarie a 258 milioni. A seguito di tali disposizioni il FUS disporra’ dunque di 231 milioni di euro. La situazione è oltre l’emergenza, il Fus è tagliato ormai del 50%.

A questo si aggiunge un ulteriore congelamento di 50 milioni di euro da parte del Ministero dei Beni Culturali, per effetto della norma sui risultati dell’asta per le frequenze per le telecomunicazioni contenuta in Finanziaria.

La manovra prevede il taglio di 2 miliardi e 800 milioni di euro in tre anni, così da bloccare tutte le attività di tutela.

Questi pesanti tagli, che colpiscono anche gli Enti Locali, mettono a rischio moltissimi posti di lavoro, impediscono la salvaguardia del nostro patrimonio culturale, affondano la ricerca scientifica, colpiscono indirettamente il turismo basato sull’accesso a tali beni, un patrimonio culturale e paesaggistico unico al mondo.

Tutto questo in pieno contrasto con l’Art. 9 della Costituzione Italiana che recita: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. I beni e le attività culturali sono un bene comune e un valore fondante di coesione sociale e promozione civile. Questi tagli mettono in ginocchio, con un atto che sa di “esecuzione”, gli artisti del mondo del cinema, del teatro, della danza, della musica e tutti i lavoratori che a questo settore fanno riferimento.

Chiediamo, dunque, che dalla Regione Siciliana venga un segno, rivolto a tutta la Nazione, che indichi una inversione di tendenza. Un atto formale con il quale la Regione Siciliana si impegni non solo a mantenere le risorse destinate alla Cultura e alla tutela del nostro patrimonio storico e artistico, ma che addirittura le incrementi.

Un atto politico esemplare dunque, posto in atto da coloro che hanno gli strumenti per tracciare strade e percorsi. In questa era buia per la Cultura, per la nostra Regione si presenta l’opportunità di diventare un modello da seguire da parte di chi applica una politica miope, che non costruisce ma distrugge.

 Unione Per La Cultura


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