Il federalismo nelle Questure italiane
Alla fine di giugno la Questura di Bologna richiede due mesi per il rilascio di un passaporto.
Si parla di federalismo mancato, ma sembra che questo si attivi proprio negli ambiti che dovrebbero essere regolati da un’unica legge valida su tutto il territorio italiano.
Alla fine di giugno la Questura di Bologna richiede due mesi per il rilascio di un passaporto. L’attesa è eccessiva e, vista l’immediata necessità del documento per motivi di studio, tento con la Questura della città di residenza: Palermo. Impegni di lavoro mi impediscono di recarmi direttamente sul posto e decido di optare per la richiesta via delega, procedura ordinaria presso la Questura di Bologna. A Palermo, però, non si accettano intermediari: occorre presentarsi personalmente. Dopo un paio di telefonate e andirivieni dalla Questura di Bologna, nella capitale emiliano-romagnola continuavano a sostenere la possibilità di inoltrare la richiesta per delega, mentre Palermo si ostinava a sostenere il contrario. Non sembrava esserci altra soluzione se non quella di recarsi a Palermo con il primo treno pur di non mettere a repentaglio la partenza. E così è andata. Devo ammettere che i tempi di consegna del passaporto sono stati brevissimi, ma continuo a non capire il perché della diversa procedura, che nessuno fin’ora è stato in grado di motivare.
Allora, non del tutto soddisfatta, ho tentato di capire da sola da dove derivasse il problema. Nel testo di legge sul rilascio dei passaporti (l. 1185/67) la delega non è menzionata. Ma, su sito della Polizia di Stato si trova la seguente avvertenza:
Il richiedente può delegare un maggiorenne alla consegna della richiesta e/o al ritiro del passaporto purché: a) ne indichi espressamente le generalità nella parte “annotazioni” b) le fotografie, laddove richieste siano già state legalizzate e la firma laddove richiesta, sia apposta davanti ad un P.U. ovvero l’istanza sia accompagnata dalla fotocopia di un documento di identità in corso di validità del sottoscrittore.
Sono ancora in attesa di spiegazioni. Credevo che il passaporto venisse rilasciato in modo analogo su tutto il territorio italiano. E in effetti non era una idea sbagliata: mi sono sentita più volte ripetere “la legge è uguale per tutti e su tutto il territorio italiano in tema di rilascio di passaporti”. Ma, nei fatti, questo “uguale per tutti” necessitava di due aggettivi: per tutti i “siciliani” o per tutti gli “emiliano-romagnoli”. Allora forse sì che la loro accorata risposta avrebbe avuto un senso.
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