"Il Fatto Quotidiano": ovvero, la Santa Inquisizione

LA FISICA UNIGRAVITAZIONALE di Renato Palmieri ..ovvero..."come dovrebbe funzionare la censura alla libertà di pensiero e di espressione".....

di Enzo Maddaloni - martedì 30 agosto 2011 - 3946 letture

Offriamo ai lettori un’occasione straordinaria. Presento loro l’articolo nel testo originale di pubblicazione "Einstein de noantri", di Alessandro della Corte, apparso su Il Fatto Quotidiano di venerdì 29 aprile 2011 http://xoomer.virgilio.it/cid12/einsteindenoantri.pdf .

Esso va letto con grande attenzione e meditato parola per parola, col massimo possibile di divulgazione, perché è storicamente emblematico di come un pensiero vecchio sia solito reagire alla minaccia di sostituzione da parte di un nuovo paradigma (vedi Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche).

Noi qui ci limitiamo a brevi note introduttive e di guida alla lettura. Si tratta in primo luogo di un attacco violentissimo all’Istituto per gli Studi Filosofici, all’Università di Napoli e ai loro comitati scientifici, col pretesto oltraggioso di tutelarne il prestigio, gravemente "dilapidato" dall’aver dato spazio alle "scienziaggini" - come le definisce il censore - di Renato Palmieri. Il primo comportamento tipico di un inquisitore è, in effetti, quello di far terra bruciata sotto l’inquisito, meglio se col medesimo nelle fiamme e col bavaglio sulla bocca. Il secondo comportamento di un bravo censore sta nel dare come santamente provate le proprie "verità di fede", che sono invece delle vere "scempiaggini", quali buchi neri, big bang, curvatura dello spazio-tempo (espressione da mentecatti) ed altre panzane. La terza regola di condotta per un uomo che si vesta da Torquemada è caricare la condanna con la più alta dose di disprezzo per l’insipienza dell’eretico.

Il quale, nel caso di Renato Palmieri, ringrazia per i suoi dati biografici e per l’informatissimo elenco delle proprie "sciocchezze", che conferma e sottoscrive in blocco, nessuna esclusa: tanto più che, a parte l’intento di discredito, manca nell’articolo un benché minimo argomento di confutazione. Basterà solo qualche osservazione di dettaglio. Cominciamo da quelle enormità che fanno più ridere il censore. Per esempio, le formiche telepatiche. Il nostro trancia giudizi dispregiativi su ciò che la sua scienza meno è in grado di comprendere (come il comportamento degli animali sociali), per lo stesso pregiudizio antiscientifico che si manifesta nel confinare la telepatia nella pseudo-scienza: incapaci come sono, tutti i censori, di correlarla invece all’entanglement fotonico, sperimentato ma interpretato fantascientificamente. Così per la previsione dei terremoti e ancora per il comportamento animale. Ad ogni terremoto, mentre i sismologi interrogati ripetono sempre le stesse ovvietà (faglie, placche, sciame sismico, case fatte male, ecc.), gli animali - specie i selvatici - hanno preavvertito e si sono messi in salvo, sfuggendo alla malasorte di migliaia di persone. Cosa che i quotidiani, vituperata fonte di Palmieri, riportano regolarmente (tsunami 2004, L’Aquila 2009) e che gli addetti ai lavori non si degnano di indagare.

Quanto alla voce "Fisica Unigravitazionale" cancellata da wikipedia, essa venne abolita con una maggioranza "schiacciante" di quattro gatti e con un illuminante esempio di democrazia "scientifica" degno della sullodata santa inquisizione. Sul web, in altra forma, la voce è stata salvata da gatti più avveduti.

Ma il vero e nemmeno nascosto motivo della campagna di odio che si è scatenata contro la nuova fisica lo rivela lo stesso articolista, là dove pone tra i molti elementi di giudizio sui risultati di Palmieri "la sproporzione tra l’obiettivo rivoluzionario dichiarato e i mezzi tecnici e concettuali cui Palmieri fa ricorso": il che significa concretamente che, per scoprire nel giardino quel bambino sotto il cavolo chiamato bosone di Higgs, è giusto costruire l’LHC di Ginevra con appena 80 miliardi di euro, piuttosto che usare Olopòiema, un programma di 276 KB, per capire l’Universo.

Napoli, 7 agosto 2011 Renato Palmieri

Fonte: http://xoomer.virgilio.it/cid12/

Nota: L’immagine del logo di quest’articolo è la copertina del libro di Renato Palimieri stampato con il contributo all’epoca dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli www.iisf.it . La prima ed unica edizione è stata omaggiata. Attualmente il libro non è in ristampa. Info: presso l’autore. http://xoomer.virgilio.it/cid12/->http://xoomer.virgilio.it/cid12/->http://xoomer.virgilio.it/cid12/

Ho avuto l’onore ed il piacere di conoscere Renato Palmieri alcuni anni fà

https://www.girodivite.it/Renato-Palmieri-ci-apre-una-porta.html

https://www.girodivite.it/La-Quadratura-del-Cerchio-ed-il.html

https://www.girodivite.it/L-unicerso-unigravitazionale-di.html

Dopo i primi due articoli su girodivite.it la rivista "SCIENZA E CONOSCENZA" nel 2008 ha pubblicato un suo articolo. Certo che il percorso per una "nuova scienza" e lungo e irto d’ostacoli. A Ginevra nel frattempo stanno ancora cercando il bosone.

In verità anche Massimo Corbucci ha detto loro che non riusciranno a trovarlo perchè al massimo troveranno il "vuoto-quantomeccanico".E, questo (aggiungo io) può essere "riempito" solo dallo "spirito", dall’amore. http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/il-lhd-e-l-039-attesa-del-bosone-di-higgs.php

http://www.mednat.org/new_scienza/corbucci.htm

Per questo martedì 30 agosto 2011 alle 18,00 abbiamo organizzato un incontro a casa di Renato Palmieri con alcuni amici (intimi) affinchè ci parli dell’amore.

Salerno, 29/08/2011 Enzo Maddaloni


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"Il Fatto Quotidiano": ovvero, la Santa Inquisizione
26 settembre 2011, di : Enzo Maddaloni

I neutrini del CERN: ovvero, il trionfo del Fotone Unigravitazionale

http://xoomer.virgilio.it/cid12/ di Renato Palmieri

Nessuno poteva immaginare che una notizia diramata da fisici sperimentali, dopo tre anni di prove (ieri, 22 settembre 2011), fornisse l’assoluta prova matematica della parte più difficile di questa opera: la sezione IV riguardante le dimensioni e le funzioni del fotone, la particella unica e fondamentale della materia. Diamo qui una sintesi molto ridotta del problema, sull’onda del suo carattere sconvolgente e dell’urgenza di offrirne un’informazione corretta nel mare di commenti suscitati.

La chiave del mistero fisico-matematico sta nei §§14-16 di quella sezione (essendo necessaria a rigore l’intera lettura di essa). Indichiamo col solito c il valore empirico della velocità della luce nel vuoto di circa 300000 km/s (propriamente 299792,458 km/s). Ma tale simbolo ha tre versioni differenti: relativistica, tradizionale, unigravitazionale.

La prima è nata dalla erronea lettura dell’esperimento Michelson-Morley (come dimostriamo tante volte: v. NOTA a "Bilancio storico") ed ha l’incredibile caratteristica della cosiddetta "costanza", puramente dommatica. E’, quindi, la prima insanabile vittima dei neutrini più veloci della luce.

La seconda, più ragionevole, ma senza spiegazione del limite, presenta giustamente la componibilità (al posto della costanza), come per l’ "aberrazione siderea". Ma, a causa del limite, viene anch’essa spazzata via dai neutrini superveloci.

Ed ecco la terza, quella unigravitazionale, il cui limite empirico - lo stesso delle altre due, ma spiegato con una debole resistenza dell’etere - è però flessibile!, fino a un limite teorico superiore, di carattere ondulatorio, indicato nel §14: precisamente 1,035288c (la notazione greca, in dimensioni fotoniche ε/τ, equivale a c: v. fine di §15). In questo modo, tra il comune limite empirico di 1c e quello solo ondulatorio di 1,035288c trova posto una lieve superabilità del primo, che le altre due versioni della velocità della luce non consentono, oltre a non possedere una qualche reale spiegazione del limite.

Questo limite più ampio alle velocità corpuscolari è sfruttato dalle particelle neutriniche, in particolari condizioni, per correre a una velocità superiore a c. Ebbene, gli esperimenti del CERN danno un risultato di circa 300006/300000 km/s=1,00002c, in perfetto accordo col ragionamento unigravitazionale.

Napoli, 23 settembre 2011