Gli immigrati Usa chiedono più diritti
Un milione di persone hanno manifestato lunedì primo maggio negli Stati Uniti: da New york a Los Angeles, da Chicago a Houston, da Miami a Poenix...
Un milione di persone circa hanno manifestato lunedì primo maggio negli Stati Uniti: da New york a Los Angeles, da Chicago a Houston, da Miami a Poenix. La manifestazione di protesta era stata organizzata per sollecitare una riforma sull’immigrazione che non criminalizzi i clandestini.
Il recente disegno legislativo qualificava come reato grave l’irregolaità della situazione dell’immigrato nel paese. “I peggiori dei nostri cittadini e i politici vogliono dipingere gli immigrati illegali come dei criminali, potenziali terroristi e invasori”, così scrive il New York Times.
Gli immigrati hanno intrapreso una vera e propria protesta, minacciando di non presentari sul posto di lavoro, non andare a scuola e astenersi dagli acquisti, per dimostrare il loro potere economico e per dare un’idea agli statunitensi di come sarebbe dura la vita senza di loro. I clandestini ngli Stati Uniti sono circa 12 milioni. “Noi siamo l’America” così urlano in piazza.
I servi silenziosi del Paese hanno cominciato a chiedere qualche cosa di elementare: un’opportunità per lavorare e diventare cittadini, con gli obblighi e le regole che questo comporta. Questo "popolo ombra" , errante e senza una patria, cerca la dignità, chiede dei diritti. Ma ha trovato l’America come sua patria e chiede di essere accolto. Perchè discriminare?
In fondo anche noi, nella loro situazione, forse avremmo fatto la stessa cosa.
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