Accade a Lentini

Sinistra Ecologia e Libertà ha avuto un ottimo esito elettorale. SEL nato due mesi prima delle elezioni ha superato lo sbarramento del 5%, e conquistato un consigliere...

di Sergej - domenica 5 giugno 2011 - 2438 letture

Il 29 maggio 2011 è successo qualcosa di strano a Lentini. Sinistra Libertà ed Ecologia si è presentata alle elezioni amministrative, per il Comune di Lentini, con un proprio candidato – Alfio Grimaldi - e con una lista autonoma – non coalizzata con il PD. Nel resto dell’Italia il PD corre assieme alla sinistra, a Lentini no. A Lentini il PD non ha voluto fare le primarie per eleggere il candidato sindaco. Non ha voluto che gli iscritti e la propria gente ficcasse il naso in quello che era stato deciso altrove. Ciò ha provocato una scissione all’interno del PD: i fuoriusciti sono confluiti in SEL. Sinistra Ecologia e Libertà si è costituita a Lentini pochi mesi prima delle elezioni. Il gruppo dei Verdi di Maria Adagio ha trovato la consonanza con il gruppo dei fuoriusciti dal PD – soprattutto provenienti dalla Sinistra Giovanile di quel partito - di Saverio Bosco. Insieme hanno fatto nascere SEL, età media dei candidati al Consiglio comunale quarant’anni, coordinato da Maria Cunsolo. In quelle settimane convulse nel frattempo gli altri partiti facevano i loro grandi giochi di coalizione e le manovre tipiche della "grande poltica" di paese. E’ così accaduto che Federazione della Sinistra (ex Rifondazione) si è trovata ad appoggiare l’ex sindaco Mangiameli del PD – quello per cui il PD aveva rifiutato le primarie – ed è stata annientata dalle elezioni. Era nato un movimento di "società civile" antipartitico, un po’ grillino e un po’ cattolico, e anche questo ha avuto un pessimo risultato elettorale.

Sinistra Ecologia e Libertà ha avuto un ottimo esito elettorale. SEL nato due mesi prima delle elezioni ha superato lo sbarramento del 5%, e conquistato un consigliere (Saverio Bosco). Per 15 voti è mancata l’elezione del secondo consigliere. Il candidato sindaco Alfio Grimaldi ha avuto un onorevole piazzamento. E’ stata una campagna elettorale entusiasmante, in cui è nato uno spirito collettivo giocoso e affiatato. SEL si è contraddistinta per non aver sparso "pizzini" elettorali a sporcare la città. E non è poco, ma costituisce una delle cartine di tornasole di una campagna diversa, fatta da un partito che è diverso.

Lentini – città un tempo "rossa" - ha votato per la destra di un ex sindaco, Neri – e per il PD di Mangiameli ma penalizzato da un forte calo elettorale. La scommessa del PD nato dalla confluenza regionale di ex DC e ex DS, ha visto la perdita di tutta la componente di sinistra, anche grazie all’accordo regionale tra PD e Lombardo. Anche nelle altre città siciliane in cui si è votato il PD ha perso un buon 10% dei consensi. Una discreta affermazione a Lentini l’ha avuto il rappresentante di Raffaele Lombardo, Enzo Reale – eroe di una campagna elettorale compita regalando rose e sacchetti pieni di cibo e acquisti da supermercato. Ora Lentini deve scegliere tra la destra di Neri e quel che è rimasto del PD con Mangiameli.

Sinistra Ecologia e Libertà ha scelto di votare il 12-13 giugno 2011 per i referendum: contro il nucleare e contro la privatizzazione dell’acqua, contro il "legittimo impedimento". E sulla questione del ballottaggio la riunione degli iscritti – giorno 3 giugno, ancora una volta si è voluto decidere assieme, democraticamente e non "tra pochi intimi" nel chiuso di una stanza - ha ribadito ciò che aveva deciso prima delle elezioni: no a Neri, no a Mangiameli. I grandi geni della politica lentinese, uomini senz’altro astuti e finissimi di analisi e di conoscenza sulle cose del mondo, avevano detto: Vedrete, quelli di SEL sono come tutti gli altri, pronti a vendersi per un piatto di lenticchie. Gli stessi astutissimi analisti politici dicevano: Non potete consegnare Lentini alla destra, dovete far confluire il vostro voto al "meno peggio". Gli astutissimi politici lentinesi della domenica, come vedete, non hanno affatto paura di contraddirsi – del resto, viviamo in un’epoca in cui vale tutto e il contrario di tutto, per cui a che serve stupirsi? E invece il fatto strano è che ci sia a Lentini un gruppo di persone oneste, che ha iniziato un percorso lungo – politico – che vuol mettere al centro l’idea di comunità e di sviluppo locale e sostenibile. In cui gli asili nido, i luoghi d’incontro, la memoria storica, il diverso modo di "consumare" e accedere alle risorse hanno un senso. Esiste una Lentini diversa, esiste una Lentini migliore. E noi vogliamo farla sbocciare.


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