Ucciso l’Ambasciatore russo in Turchia

Le notizie sono ancora frammentarie, ma secondo la ricostruzione dell’attentato, l’Ambasciatore russo Andrey Karlov. L’attentatore, che le prime notizie identificano come un poliziotto fuori servizio, ha sparato ad Ankara contro il diplomatico durante una mostra fotografica. Dopo averlo colpito a morte, ha avuto il tempo di annunciare davanti alle telecamere presenti la frase "Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui".

La polizia turca ha provveduto a neutralizzare il "terrorista" ed a cancellare qualsiasi possibilità di interrogatorio, intervenendo e uccidendolo. Si tratterebbe di un poliziotto di 22 anni, Mert Altintas, formato presso l’accademia Rustu Unsal di Smirne. Si complicano, di conseguenza, le iniziative rivolte ad una risoluzione diplomatica del conflitto che sta smuovendo le coscienze della popolazione mondiale, davanti al dramma dei civili, in modo particolare dei bambini.

Sembrerebbe confermato il summit previsto per domani 20 dicembre tra i vari diplomatici coinvolti nel conflitto, ma questo imprevedibile (?) evento drammatico non lascia sperare facili e immediate risoluzioni pacifiche della questione. Tutto fa pensare, piuttosto, ad una strategia bellica in piena sintonia con le guerre in corso in Afghanistan e in Iraq, le cui fine non sembrano interessare gli interessi economici e politici mondiali.

Intanto, l’ambasciata americana ha annunciato su web l’esplosione di alcuni colpi d’arma nei pressi della sede di Ankara. Restiamo con trepida attesa delle ulteriori notizie che si accavalleranno nelle prossime ore e che, con qualche perplessità, proveranno a spiegarci come e perché il poliziotto ventiduenne potesse trovarsi alle spalle dell’ambasciatore russo. E armato di pistola.