Tre milioni e 300 mila italiani non s’informano

MicroMega forse salva – Report strapazza tutti – A Palermo aggredito fotoreporter – Sostituito direttore de La Stampa – Musk contro i media tradizionali – Fiorentina nega a un giornalista di assistere a partita – Morto Ettore Mo – TikTok a pagamento? – Formazione: migliaia di giornalisti non in regola

di Adriano Todaro - mercoledì 11 ottobre 2023 - 705 letture

REPORT STRAPAZZA TUTTI – La prima puntata di Report con il servizio di Giorgio Mottola su la storia degli interessi politici ed economici della famiglia La Russa di Paternò (con apertura su Visibilia), ha battuto i talk politici di Rai2, La7 e Rete4, dedicati in buona parte a Israele, Hamas e Gaza. La trasmissione di Ranucci è arrivata all’11,4% di audience.

SOSTITUITO DIRETTORE DE LA STAMPA – Il direttore de La Stampa (Gedi-Elkan), Massimo Giannini, è stato sostituito alla direzione del quotidiano dal suo vice Andrea Malaguti dopo tre anni e mezzo e tornerà a Repubblica con il ruolo di editorialista e commentatore. Era da tempo che Giannini non era in sintonia con gli Elkan fin quando a lui preferirono nominare Maurizio Molinari direttore di La Repubblica.

MORTO ETTORE MO – È morto, a 91 anni, l’inviato del Corriere della Sera Ettore Mo, uno degli ultimi inviati che esistevano considerato che, ormai, la maggior parte dei giornali lavora con le agenzie. Mo era nato a Borgomanero (Novara) e si era distinto per i “pezzi” sulla rivoluzione iraniana. Poi l’Afghanistan tra le brigate dei mujaheddin contro l’esercito d’invasione sovietico. Segue e intervista Ahmad Shah Massud, il “leone del Panshir”. I suoi servizi speciali avevano toccato la ex Jugoslavia, la Cecenia, il Pakistan, l’India. Fu tra l’altro uno dei pochi reporter occidentali che andarono a trovare i leader del neonato movimento di Hamas a Gaza quando vennero espulsi in Libano dal governo israeliano tra il 1992 e 1993. Rimase nelle loro tende nella terra di nessuno vicino al confine israeliano per 48 ore.

INVITO DI MUSK A FARE I GIORNALISTI – Elon Musk ha sferrato un attacco ai media tradizionali definiti desueti. «Che senso ha – ha scritto Musk – leggere 1.000 parole su qualcosa che è stato postato giorni prima su X?». Poi così continua: «Non mi capita quasi più di leggere notizie che mi lascino qualcosa. Qual è il futuro per l’imprenditore: Il giornalismo dei cittadini è il futuro! Invito tutte le persone nel mondo a postare notizie, scritte e video, mentre stanno accadendo! Non credete a quello che vi dicono, credete a quello che vedete».

MICROMEGA – «Evviva! Avete fatto il miracolo», Inizia così un comunicato del direttore di MicroMega, Paolo Flores d’Arcais, sul raggiungimento di 5 mila abbonati. Come scrivevamo la scorsa settimana, se non si fosse raggiunto entro domenica 8 ottobre i 5 mila abbonati, il bimestrale – dopo 38 anni di vita – avrebbe chiuso. Ora, invece, i 5 mila abbonati ci sono e secondo Flores d’Arcais «è il momento di concretizzare gli impegni e trasformarli in abbonamenti e donazioni». Secondo il direttore, i 5 mila abbonamenti, consentiranno alla rivista di ampliare «L’offerta di MicroMega in ambito digitale, con testi, podcast, video e tutti i nuovi strumenti che per le giovani generazioni costituiscono canali privilegiati e imprescindibili. E per questo abbiamo bisogno di puntare oltre la soglia dei 5.000».

TIKTOK VUOLE FARE PAGARE – Volete eliminare gli annunci pubblicitari? E allora, pagate! È un po’ questa l’idea del social cinese che starebbe impostando una forma di abbonamento a 4,99 dollari al mese ma, per ora, solo per il mercato inglese, In questo modo si eliminerebbe la pubblicità, ma non le campagne d’influencer marketing. Dopo Twitter Blue (Musk), anche Meta sembra interessato a sviluppare un abbonamento senza pubblicità in Europa.

ITALIANI: UNA FONTE PER INFORMARSI – Secondo il terzo rapporto Ital Communications-Censis, circa 47 milioni d’italiani, il 93,3% del totale, si informa abitualmente almeno su una delle fonti disponibili. L’83,5% usa anche il web e il 74,1% i media tradizionali. Sono ben 3 milioni e 300 mila gli italiani che hanno, invece, rinunciato ad avere una informazione puntuale e addirittura 700 mila italiani non s’informano affatto. Il 64,3% degli italiani utilizza un mix di fonti informative, tradizionali e online, il 9,9% si affida solo ai media tradizionali e il 19,2% (circa 10 milioni d’italiani in valore assoluto) alle fonti online. Il rapporto continua informando che il 76,5% degli italiani ritiene che le fake news siano sempre più sofisticate e difficili da scoprire, il 20,2% crede di non avere le competenze per riconoscerle e il 61,1% di averle solo in parte. Una minoranza del 18.7% ritiene con certezza di saperle riconoscere. Il 29,7% nega l’esistenza delle bufale e pensa che non si debba parlare di fake news, ma di notizie vere che vengono deliberatamente censurate dai palinsesti che poi le fanno passare come false. Tra i negazionisti delle fake news – aggiunge il rapporto – ci sono in particolare i più anziani (35,8% tra gli over sessantaquattrenni) e, chi ha un basso livello di scolarizzazione (il 40,4% di chi ha al massimo la licenza media è d’accordo). Sull’intelligenza artificiale, il 75,1% della popolazione ritiene che con la sua introduzione sarà sempre più difficile controllare la qualità dell’informazione, mentre per il 58,9% l’Ai può diventare uno strumento a supporto dei professionisti della comunicazione. In generale l’85,8% degli italiani ha paura di farsi trovare impreparato di fronte a un cambiamento tecnologico.

PALERMO: AGGREDITO FOTOREPORTER – Il fotoreporter Igor Petyx, che da anni collabora con il quotidiano La Repubblica, edizione di Palermo, e con l’Ansa, è stato aggredito il 22 settembre 2023 mentre stava effettuando un reportage sugli incendi dolosi nel capoluogo siciliano. Dopo aver chiesto il permesso di farlo, si accingeva a fotografare un rimessaggio di camper e barche che era andato a fuoco quando alcune persone lo hanno colpito. Il fotoreporter aveva chiesto il permesso di fare fotografie e per tutta risposta gli aggressori lo hanno spintonato, schiaffeggiato e costretto a uscire dal deposito. Secondo il suo racconto «Qualcuno ha tentato anche di portarmi via la macchina fotografica, forse per eliminare eventuali immagini già scattate… Alcuni mi hanno tenuto per le braccia mentre altri cercavano di prendere la mia macchina fotografica. Uno di loro ha fatto presente che non avevo fatto foto, e perciò si sono limitati a buttarmi fuori. Quell’intervento è stato provvidenziale, mi ha salvato da guai peggiori».

LA FIORENTINA NEGA A GIORNALISTA DI ASSISTERE A PARTITA – Malgrado avesse pagato il biglietto, il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, ha impedito al giornalista Francesco Matteini di assistere alla partita Fiorentina-Milan, campionato Primavera, che ha inaugurato il centro sportivo di nuova costruzione “Viola Park Rocco B. Commisso”, di Bagno a Ripoli (FI). Il giornalista aveva chiesto l’accredito-stampa e, non avendolo ottenuto, si era munito di un regolare biglietto s’ingresso. Ma, come detto, è stato cacciato da Joe Barone. A quanto pare il giornalista aveva segnalato, più volte, delle mancanze della società sportiva rispetto agli adempimenti necessari per rendere agibile il nuovo complesso sportivo.

FORMAZIONE GIORNALISTI: MIGLIAIA NON IN REGOLA – Secondo Professione Reporter sarebbero migliaia i giornalisti italiani che non adempiono alla legge 137 del 2012 sulla frequenza dei corsi di formazione -tecnica, professionale, deontologica. Molti di loro sono direttori d’importanti testate e giornalisti famosi, deputati o senatori. Probabilmente queste persone non ritengono di aver bisogno di formazione. L’obbligo di formazione, non riguarda solo i giornalisti, ovviamente. Sono tenuti alla formazione tutti gli iscritti agli Ordini professionali. Per essere in regola debbono ottenere 60 crediti nel corso di tre anni. Chi non frequenta i corsi viola le regole deontologiche e deve essere sanzionato. Vedremo come si comporteranno i Consigli di disciplina dell’Ordine dei giornalisti nei confronti dei volti noti.


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