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Termovalizzatore nel Picentino

Le micro polveri (pm 2 fino a pm 0,1) derivanti dall’incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti

di Enzo Maddaloni - martedì 4 marzo 2008 - 6573 letture

•L’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nano particelle tossiche e diossine •L’incenerimento necessita di acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti •Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze.

 le ceneri solide sono smaltite per legge in una discarica speciale di II livello per rifiuti tossici nocivi,
 rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche
 i fumi contengono 30 kg di ceneri volatili cancerogene, DIOSSINE, FURANI, POLVERI SOTTILI (i particolati, da pm 10, a pm 0.1), FUMI e 25 kg di gesso;
 l’incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare.

•Le micro polveri (pm 2 fino a pm 0,1) derivanti dall’incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti •Le patologie derivanti dall’inalazione sono: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di lavori scientifici •Gli inceneritori, detti anche termovalorizzatori, sono stati finanziati con il 7% della bolletta dell’Enel (CIP 6);associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie di petrolio al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici. •In Italia ci sono 51 inceneritori, sarebbe opportuno disporre di centraline che analizzino la concentrazione di micro polveri per ognuno di essi, insieme all’aumento delle malattie derivate sul territorio nel lungo periodo (ACERRA è in grado di BRUCIARE i rifiuti di TUTTA LA CAMPANIA, non ne servono più ! ! ! ! !) •I petrolieri, i costruttori di inceneritori e i politici finanziati da queste realtà economiche sono gli unici beneficiari dell’incenerimento dei rifiuti

PROPONIAMO

Riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclaggio e bioessicazione

•Riduzione dei rifiuti (Berlino, per fare un esempio, ha ridotto in sei mesi i rifiuti del 50% •Raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale •Riciclo di quanto raccolto in modo differenziato •Quanto rimane di rifiuti dopo l’attuazione dei primi tre punti va inviato a impianti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non riciclabile può essere trattata, senza bruciarla, in impianti di bioessicazione •In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perchè: il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato, il riciclaggio della carta rende più dell’energia che se ne può ricavare, il riciclaggio della plastica è conveniente. Occorrono2/3 kg di petrolio per fare un kg di plastica •La raccolta differenziata può superare il 70% dei rifiuti, il rimanente può ridursi al 15-20% dopo la bioessicazione. Una quantità inferiore agli scarti dei termovalorizzatori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici, con minori spese di gestione (SCIENZIATI DI FAMA MONDIALE, quali ad esempio l’emerito Prof. Paul Connett, lo sostengono).

AI POLITICI DEL PICENTINO NON PUÒ ESSERE PERMESSO DI DARE AVALLO AL TERMOVALORIZZATORE A CUPA SIGLIA, PER RAGIONI ETICHE, MORALI, SOCIALI, AMBIENTALI ED ECONOMICHE.

LOR SIGNORI ci hanno già mangiato fior fior di Miliardi è arrivato il momento di dire:B A S T A!!!!

Picentino, febbraio 2008

COMITATO RIFIUTI ZERO IRNO-PICENTINO-SELE


- Ci sono 9 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Termovalizzatore nel Picentino
5 marzo 2008, di : Giuseppe

La termovalorizzazione del riufiuto deve passare dalla raccolta differenziata. Non diamo l’idea che la termovalorizzazione significa bruciare la qualsiasi cosa, come accade quando si danno alle fiamme i cassonetti. Dovremmo anche partire dalla nostra educazione alla raccolta differenziata, dalla nostra accortezza alla suddivisione dei vari involucri, alle etichette, alle latte, etc. Dovremmo anche cercare di stare attenti ai prodotti che acquistiamo, se non hanno involucro ancora meglio, se lo hanno suddividiamolo nelle loro componenti e ricicliamolo per quanto possibile. Nessuno si sogna di dire che le micro polveri non fanno male, ma diciamo anche le cose come stanno, dobbiamo essere per primi noi nella nostra quotidianità a rendere il mondo più vivibile. Uno dei motti dello sviluppo sostenibile è "pensa globalmente e agisci localmente", cominciamo da casa nostra e dalle nostri abitudini.
Termovalizzatore nel Picentino
6 marzo 2008

Prima di diffondere sciocchezze sarebbe bene informarsi di cosa sono i termovalorizzatori e come funzionano. L’ignoranza uccide di più che le polveri sottili.
COMITATO RIFIUTI ZERO IRNO PICENTINO SELE
7 marzo 2008, di : COMITATO RIFIUTI ZERO IRNO PICENTINO SELE |||||| Sito Web: http://www.corizeips.altervista.org

vorrei proporvi il sito del suddetto comitato: http://www.corizeips.altervista.org
PETIZIONE "RIFIUTI ZERO"
2 aprile 2008, di : Enzo Maddaloni

Alle Commissioni della Comunità Europea

Al Presidente della Repubblica

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Presidente della Regione Campania

Al Presidente della Provincia di Salerno

Al Presidente della Comunità Montana Monti Picentini

Al Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti Campania

Al Commissario Delegato OPCM n. 3641 del 16/01/08 – Sindaco di Salerno

Oggetto:richiesta annullamento decisione di realizzare un impianto di trattamento termico dei rifiuti tra Salerno e i Picentini in Piana di Sardone (Cupa Siglia)

I sottoscritti cittadini dei diversi comuni della provincia di Salerno

RITENGONO

1.che il Commissario Delegato OPCM n. 3641 del 16/01/08, ha eluso la procedura ordinaria che contempla la preliminare V.I.A. ed ha evitato di avviare ogni sorta di iniziativa volta al coinvolgimento delle popolazioni locali in qualità di portatori di interesse pubblici e privati, collettivi e diffusi, assumendo la decisione dell’impianto, del suo dimensionamento e del sito senza un indispensabile e prescritto processo decisionale di tipo inclusivo, perché solo il territorio, con le sue popolazioni, può assumere decisioni di forte impatto ambientale tali da ipotecare il futuro delle generazioni che verranno;

2.che il sito indicato, in prossimità dell’ “Ospedale Riuniti S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” ed inserito in un’area fortemente antropizzata, è sede di numerosissime fonti d’inquinamento, come dichiarato dallo stesso Commissario OPCM a proposito del Cementificio Italcementi che brucia tra l’altro pet coke e pneumatici; a questo impianto si aggiungano le discariche di Sardone, Ostaglio, La Marca, Colle Barone e Parapoti, oltre alle innumerevoli discariche abusive di rifiuti tossici e nocivi tombati nelle cave abusive mai bonificate, gli attuali impianti di Sardone (tritotovagliatore, trasferenza), le fonderie, l’Idealclima, il depuratore, il rischio della ”costruenda” centrale termoelettrica, il gasdotto, la TAV etc.;

3.che il sito scelto, contrariamente a quanto indicato nell’ordinanza del Commissario Delegato OPCM n. 3641 del 16/01/08, non può assolutamente essere ritenuto di minor impatto paesaggistico e ambientale tenuto conto, nei picentini, delle qualità agroalimentari tipiche, tradizionali e a marchio, il vino Montevetrano, l’olio DOP delle colline salernitane, la nocciola Giffoni IGP, la mela annurca, la produzione di latte e di mozzarella di bufala, ecc., della porta d’accesso del Parco Regionale dei Monti Picentini, della necropoli risalente all’epoca tra l’VIII e il X secolo a.C., della forte attrattività del Giffoni Film Festival, dello sviluppo del turismo rurale e verde con una significativa ricettività extra alberghiera e una riconosciuta e ricercata ristorazione;

4.che la nomina del Commissario Delegato OPCM n. 3641 del 16/01/08 per la realizzazione del termodistruttore distoglie l’impegno del Comune di Salerno e delle singole amministrazioni comunali ad accelerare il raggiungimento di elevate percentuali di raccolta differenziata al fine di rimuovere, sin da subito, i rifiuti dalle strade e ridurre le quantità di rifiuti indifferenziati da smaltire;

5.che la decisione del Commissario Delegato OPCM n. 3641 del 16/01/08 crea gravi preoccupazioni e allarme sociale per la salute, l’agricoltura, la zootecnia, l’ambiente, di un vasto territorio, già seriamente compromesso, su cui insistono la città di Salerno, i comuni picentini e tutti i comuni salernitani compresi nel raggio di 60 km sino a comprendere realtà fortemente antropizzate della Piana del Sele e dell’Agro Nocerino-Sarnese;

6.che un impianto di incenerimento dei rifiuti produce ceneri altamente tossiche destinate a discariche speciali che si teme possano sorgere proprio nei Picentini dove sono presenti un gran numero di cave abbandonate e già piene di rifiuti tossici e nocivi. Considerato che l’impianto è dimensionato su 500.000 tonnellate di rifiuti annui (non solo rifiuti solidi urbani ma anche ecoballe e rifiuti industriali) nell’arco di 10 anni si dovrà subire lo smaltimento di un milione e mezzo di tonnellate di questi rifiuti altamente inquinanti;

7.che l’incenerimento dei rifiuti attraverso la termodistruzione è stato oggetto di una moratoria richiesta dal Consiglio Nazionale dei Medici Francesi e che questa tecnologia, per la costruzione di nuovi impianti, è stata abbandonata da circa 10 anni negli Stati Uniti d’America ed è ritenuta dagli oncologi gravemente lesiva della salute;

8.che alla riduzione dei rifiuti, alla raccolta differenziata ed all’attività di recupero di materia deve seguire un sistema di lavorazione industriale dei rifiuti residui attraverso una delle molteplici alternative (impianti di compostaggio, trattamento meccanico biologico) meno impattanti, meno inquinanti e meno dannose alla salute, all’agricoltura, alla zootecnia ed all’ambiente;

9.che le città dotate di inceneritori per i rifiuti vedono aumentare la produzione degli stessi e diminuire le percentuali di raccolta differenziata in netta controtendenza con le scelte di sostenibilità ambientali e gli stili di vita virtuosi (Protocollo di Kyoto e Carta di Aalborg) che puntano alla riduzione dei rifiuti;

RESPINGONO

la scelta di affidare agli impianti di trattamento termico (inceneritori) la soluzione all’emergenza rifiuti in Campania

CHIEDONO

alle autorità in indirizzo l’annullamento della decisione di realizzare un impianto di incenerimento dei rifiuti tra Salerno ed i Picentini in Piana di Sardone (Cupa Siglia).

INFO: www.corizeips.altervista.org

Barricate in Campania: scontro finale!
25 maggio 2008, di : Enzo Maddaloni |||||| Sito Web: http://noinceneritoresa.altervista....

Si è costituito a Salerno il "Coordinamento Salviamo Salerno ed il Picentino dall’inceneritore".

Nel mentre i 30.000 di Chiaiano hanno eretto baricate per bloccare la costruzione della discarica.

Il governo (Bertolaso) avendo coscienza che se molla qui cade tutto il programma di realizzazione delle discariche in Campania ha sciolto per decreto il "comitato di lotta" come se fosse un "consiglio comunale" (molti cittadini della Campania aspettano che il Governo sciolga anche il consiglio regionale..ma questa è un’altra storia), ed ha chiamato i carri armati e ci si prepara allo scontro finale.

La storia della munnezza in Campania si fà a Chiaiano. Chiaiano rappresenta una delle battaglie strategiche per il governo sul fronte del programma di realizzazione delle discariche e degli inceneritori in Campania.

Se il fronte del no perde questa battaglia perderà d’appertutto.

"Dividi et Impera"

http://noinceneritoresa.altervista.org/downloads.php?cat_id=3

"I Guerrieri della Luce"
25 maggio 2008, di : Enzo Maddaloni

"Quando si avvicina il momento del combattimento, il guerriero della luce è pronto a tutte le eventualità. Valuta ogni singola strategia , e si domanda: “Che cosa farei se dovessi lottare con me stesso?” In questa maniera, scopre i propri punti deboli. In quell’istante l’avversario si avvicina. La sua borsa è piena di promesse, trattati, negoziati. Ha proposte allettanti e facili alternative. Il guerriero analizza ognuna delle proposte. Cerca anche un accordo, ma senza perdere la dignità. Se eviterà il combattimento , non lo farà perchè è stato sedotto, ma perchè ha pensato che questa fosse la strategia migliore. Un guerriero della luce non accetta doni dal nemico."

(tratto da “Manuale del Guerriero della Luce” di Paulo Coelho)

INCONTRO PUBBLICO 6 GIUGNO 08 A BATTIPAGLIA (SA)
25 maggio 2008, di : Enzo Maddaloni |||||| Sito Web: http://www.corizeips.altervista.org

Il COMITATO RIFIUTI ZERO IRNO PICENTINO SELE

http://www.corizeips.altervista.org

email: comitatorifiutizeroirnop@email.it

Riferimenti telefonici: 3288604859; 3285370579; 3403310131

Organizza per il 6 giugno 2008 alle ore 17,30 nella sala giunta del comune di Battipaglia un incontro sul tema: "AMIANTO, SALUTE E AMBIENTE" interverranno esperti del settore.

IL PACCOTTO ......
2 luglio 2008, di : Enzo Maddaloni

Ma non erano i disonesti napoletani che andavano a vendere i “0pacchi” (finti videoregistratori, cellulari e telecamere) nelle stazioni di servizio del nord? Ormai e’ certo, abbiamo fatto scuola, ora si sono invertiti i ruoli.

Dopo quello della FIBE, e’, forse, in arrivo un nuovo “pacco” per i napoletani. Mi sento tanto come uno di quei nativi americani che, all’indomani dell’arrivo degli spagnoli in sudamerica, accettavano piccoli specchietti in cambio dei loro suppellettili d’oro.

Mi sa che il CNR sta per produrre un nuovo disoccupato (di lusso).

Credo di non sbagliare se prevedo che, come avvenne per il dr. Stefano Montanari a Modena, un nuovo ricercatore CNR dovra’ “ricercare” altrove il suo futuro.

Di seguito riporto un importante estratto di un’ANSA battuta ieri sera, quello piu’ significativo.

2008-06-30 20:51 L’INCENERITORE DI BRESCIA INQUINA? LO SI CEDE A NAPOLI

(….) Una logica, quella dell’incenerimento, che viene bocciata senza riserve da Ennio Italico Noviello, primo ricercatore dell’area ricerca del Cnr di Roma dal quale Sesto Viticoli, direttore del Dipartimento progettazione molecolare Cnr, prende le distanze precisando che “non rappresenta la posizione dell’Ente”.

“L’incenerimento trasforma i rifiuti da solidi in aeroformi, ma restano tossici e nocivi - ha detto Noviello - E, infatti, in Giappone, uno dei primi paesi a utilizzare questa tecnologia, stanno rapidamente facendo marcia indietro”. Poi, lancia ancora un altro allarme. Secondo Noviello “Brescia avrebbe proposto di vendere l’intero impianto alla Campania”. “L’ho saputo proprio stamattina - ha spiegato Noviello in un incontro a Napoli - La proposta era di cederlo per 25 milioni di euro, cioé meno di quanto serve per completare quello di Acerra”.

Una proposta “giustificata dal fatto che quell’impianto sta inquinando l’intera Lombardia. A Brescia non c’é un solo allevamento di bovini che sia senza diossina”. (….)

Lettera Aperta al Sindaco di Napoli
5 luglio 2008, di : Enzo Maddaloni

Ante Letteram (perdonate il mio latino maccheronico)

Questa e’ la lettera con cui numerose associazioni bresciane hanno accolto la Iervolino e gli altri pellegrini napoletani giunti a Brescia per venerare l’inceneritore locale.

La leggerà mai? Boh!

Intanto diffondiamola e facciamo conoscere cosa c’e’, di VERO, dietro quello che presentano come un “gioiello della tecnologia” ma che in realtà è solo una macchina che produce malattia e morte, al pari di quelle che vorrebbero costruire qui in Campania.

Uacc Uaa

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Lettera aperta al Sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino

Brescia non è un modello virtuoso da seguire nella gestione dei rifiuti.

Gentilissimo Signor Sindaco Jervolino, siamo davvero impressionati dal fatto che sia venuta a Brescia a visitare il mega inceneritore ASM/A2A !!!! Ciò che può scoprire, al di là della cortina fumogena della propaganda Asm non è molto istruttivo:

- un inceneritore da 800.000 tonnellate che produce molti più rifiuti (150.000 tonnellate di scorie e 30.000 tonnellate di polveri pericolose, più 2-3 milioni di tonnellate di aria contaminata) di quelli che rimarrebbero da smaltire (100.000 tonnellate) se si facesse la raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale;

- uno spreco di risorse energetiche incredibile rispetto al riciclaggio: 1) si buttano nel forno 150.000 tonnellate di umido (cioè acqua, che idiozia!), che potrebbero diventare compost per una pianura bresciana in deficit di materia organica; 2) si buttano via, nelle scorie, 5.000/6.000 tonnellate all´anno di ferro e di alluminio, centinaia di tonnellate di rame, ………. però, si recupera acqua calda. Le dirà Asm!!!!!!!!! ………………peccato che così la città viene teleriscaldata anche in estate, in piena calura, costringendo i bresciani a ricorrere ai condizionatori!!!!! 3)una “raccolta differenziata” con mega cassonetti stradali, al 35%, in realtà “truccata” e “drogata” dai rifiuti speciali, che, assimilati, raddoppiano i rifiuti urbani raggiungendo il record di 2 kg/abitante/giorno, e mandando allo smaltimento esattamente la stessa quantità di rifiuti della Campania, che non fa la differenziata: 1,2 kg/abitante/giorno.

Sindaco Jervolino, se voleva davvero imparare come risolvere il problema dell´emergenza rifiuti della Sua terra, Le sarebbe stato più utile un viaggio in quel di Treviso al Consorzio Priula, a Novara, Asti, nel trentino, ed al Centro Riciclo di Vedelago (Tv) ovvero dal Suo Collega di Padula, nel salernitano, che è portato ad esempio per la raccolta differenziata che sta attuando!!! Lo sa che oltre 2000 Comuni italiani hanno superato il 50% di raccolta differenziata?

Con la raccolta differenziata “porta a porta” secco umido e con una tariffa puntuale si riduce il rifiuto prodotto a 1 kg/abitante/ giorno (metà di quello di Brescia) e il rifiuto da smaltire, a 0,2 kg/abitante/giorno (un sesto di quello bresciano!).

Nel Centro riciclo di Vedelago, poi, si recuperano tutti i materiali della parte secca (l´umido diventa compost per fertilizzare i campi), per cui il rifiuto da smaltire è quasi 0 (sì, zero). Si figuri che arrivano a riciclare anche i pannolini dei bambini, ricavandone una finissima sabbia, richiestissima all´estero!!!! Ma, in questo caso, la lobby dell´incenerimento ed il business (anche quello criminale) dei rifiuti storcerebbero il naso!

Ma un´altra domanda ci viene spontanea: come mai Padula, vicinissimo a Napoli effettuta la raccolta differenziata?

Ma forse, sindaco Jervolino, è un altro il motivo che l´ha spinta a Brescia: un gemellaggio Campania-Brescia in nome dei rifiuti!

Forse Lei non lo sa, ma Brescia è il “distretto nazionale dei rifiuti”, che può fare invidia alla Campania: oltre al più grande inceneritore d´Europa, qui si producono quasi 4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali all´anno, prevalentemente scorie di fonderia, a cui se ne aggiungono oltre 1 milione di importazione; sono state interrate in passato, spesso in discariche non controllate, decine di milioni di tonnellate di scorie di fonderia.

Da qui deriva la “vicinanza” alla Campania: come da voi abbiamo un´elevata incidenza di diversi tumori e la medesima anomalia rispetto al resto del Paese, un´incidenza doppia dei tumori al fegato; senza dimenticarci di aggiungere che abbiamo avuto nei mesi scorsi il “latte alla diossina” in 18 stalle dell´hinterland di Brescia, nella zona a sud dell´inceneritore, esattamente come il vostro “caso” del latte di bufala alla diossina.

Insomma un gemellaggio apparirebbe più che giustificato!!!!!!!Diossina per diossina……….

Quindi La preghiamo vivamente e, con il cuore in mano, di dar voce anche a noi, semplici ed oneste associazioni ambientaliste che si battono per un interesse comune e cioè, il diritto alla salute.

Restando quindi in attesa di una Suo cortese cenno di riscontro in merito, l´occasione ci è gradita per porgerLe i nostri più cordiali saluti.

Coordinamento comitati ambientalisti della Lombardia

Comitato Ambiente Città di Brescia

Cittadini per il Riciclaggio

EnergEtica

Comitato contro la Centrale Turbogas di Lamarmora

Co.Di.SA. - Comitato Difesa Salute e Ambiente di San Polo

AltraBrescia

Gruppo Meetup “Amici di Beppe Grillo di Brescia”

Associazione “Ricomincio da Grillo”