"Se non ci proviamo con voi, quando ci proviamo"?

“L’esperienza è un antipasto preparato da qualcun altro. Si può assaggiare o rifiutare, ma non bisogna esagerare….”: così ha esordito il giornalista del Corriere della Sera Beppe Severgnini, ospite del Liceo Polivalente “Quintiliano” di Siracusa – per un progetto di lettura - nella mattina del 9 marzo scorso, davanti a 250 studenti.

L’incontro si è tenuto nell’auditorium del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi”. Severgnini ha parlato dei suoi libri, di aneddoti divertenti della sua vita da ragazzo, di esperienze legate al giornalismo senza tralasciare, di tanto in tanto, pillole di saggezza sui giovani, la scuola, il mondo degli adulti, l’attualità e la politica. Sempre con ironia e modi accattivanti, che hanno tenuto incollati gli studenti per più di due ore alle sedie, li ha definiti “anagraficamente innocenti” e li ha esortati a non prendere scorciatoie, a praticare il culto dell’onestà. Rispondendo alle loro domande ha parlato di regole ignorate, che noi adulti spesso avalliamo, quasi con naturalezza. “Se non ci proviamo con voi, quando ci proviamo”? ha sentenziato.

E’ stato garbato e leggero. Caramelle, caffè e bicchieri d’acqua sono serviti a rendere l’incontro informale e ad attivare ancora di più nei ragazzi un’attenzione speciale, trasmettendo loro una speranza di vita che non sempre (i soliti noti) la famiglia, la società e la scuola riescono a dare. Ha salutato con calore i professori presenti, li ha chiamati “minatori di idee”, valorizzando il lavoro delicato e faticoso che svolgono ogni giorno. Avvincente è stata la lettura di alcuni passi di Italiani di domani letti dall’attore Michele Dell’Utri, che ha aperto l’incontro. Fuori il sole preannunciava la primavera. Se i giovani leggono, se hanno idee, è sempre primavera.