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Psicologia di comunità: gli effetti analgesici dell’umorismo

“Se un solo individuo, una famiglia, un’organizzazione o una nazione soffre ed è nel dolore, l’umorismo è una parte necessaria del suo progetto di guarigione.” J. Marek

di Enzo Maddaloni - mercoledì 2 agosto 2006 - 9434 letture

Lucia Angrisani, il 18 Luglio 2006, nell’Aula Magna della Facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, si è laureata in psicologia (voto 106) con una tesi sperimentale in “PSICOLOGIA DI COMUNITA’: GLI EFFETTI ANALGESICI DELL’UMORISMO” relatore la Ch.ma Prof. Donata Francescano e correlatore la Ch.ma Prof. Manuela Tomai.

Partendo dalla definizione del concetto di salute dell’OMS come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”, Lucia Angrisani, introducendo la sua tesi, ha sottolineato uno dei diritti fondamentali che spettano alle persone.

Lo “....studio dell’influenza dell’umorismo e della risata sulla salute ha radici molto lontane; esso risale, infatti, al pensiero di Ippocrate e Galeno, (V e IV secolo a.C.) che attribuivano a certi umori la potenzialità di peggiorarla o migliorarla, predisponendo anche alla malattia. La medicina ippocratica ha sempre sostenuto una concezione unitaria dell’organismo e del corpo per cui la malattia non è mai soltanto alterazione di una o più parti ma sempre un’alterazione complessiva dell’equilibrio generale. La visione di un organismo considerato continuamente in connessione con un ambiente, che in larga parte ne promuove e ne condiziona lo sviluppo, è stata una linea di ricerca sostenuta da molti autori. A differenza della lunga tradizione dell’analisi filosofica, la storia della scienza empirica dell’umorismo e della risata ha poco più di un secolo.

Le ricerche in questo campo hanno fatto la loro comparsa nel corso degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso riuscendo a dimostrare, solo una decina di anni più tardi, che durante una sana risata il nostro organismo è sottoposto ad una cascata ormonale tale da potenziarne il sistema immunitario. Quando si ride si secernono sostanze come le betaendorfine (prodotte nell’encefalo) le quali hanno un potente effetto analgesico sul nostro organismo (Farnè, 1995). Le ricerche di Fry (1994) hanno poi aggiunto altre informazioni a questa, dimostrando che ridere di cuore provoca effetti simili a quelli dell’esercizio fisico ed è un’ottima misura contro lo stress, producendo sul nostro organismo degli effetti salutari molto importanti. Reiss (2003) ha scoperto che durante una risata si attivano le aree cerebrali del piacere e della ricompensa avendo una forte influenza sui circuiti delle emozioni, quindi anche sull’ansia e la frustrazione da stress (Shurcliff 1995). Tutte queste ricerche hanno contribuito a far approdare i clown negli ambienti di cura; da qui è nato un filone di studi che ha inteso valutare gli effetti che la clownterapia ha sulla salute.”

Per questione di sintesi riprendo qui solo alcuni passaggi della Sua tesi, sperando, un giorno, di vederla pubblicata per intera perché anch’io credo fermamente che “....in questo vasto scenario l’intervento psicologico può apportare un sostegno concreto al superamento, nell’approccio al malato, del concetto strettamente riparativo della malattia, proprio della medicina organicistica, e operare per una “umanizzazione” dell’assistenza, prendendosi cura della persona sia sul piano fisico che su quello emotivo, psicologico e relazionale (Trabucco, 1998).”

Certo è che siamo ancora lontani da questa asserzione di impegno e di volontà, e come anche Lei scrive nella sua tesi, “ ... All’interno degli ospedali generali italiani sono in atto profondi cambiamenti che interessano l’organizzazione ospedaliera; concetti quali “consenso informato”, “qualità dell’assistenza”, “umanizzazione” (...) indicano che nella organizzazione sanitaria attuale non solo ci si sforza di portare in primo piano la persona intesa nella sua globalità ma che anche la partecipazione attiva e consapevole del malato nella gestione dei suoi problemi di salute è indispensabile.” (Trabucco, 2001)”....., però, nonostante queste buone intenzioni, rappresentate anche dal Ministro della Salute nel suo “Patto della Salute”, in molti ospedali Italiani, la figura dello Psicologo è ancora oggi una Cenerentola o peggio ancora considerata un “opzional” non necessario!

In questo contesto il dolore (poi) è visto come una “variabile dipendente” (quasi necessaria), nel mentre, “.....ci sono altri ospedali, in varie regioni, in cui si sono costituiti dei “centri di terapia del dolore”, difficilmente si è riusciti a portare avanti questi progetti data la complessità, le poche risorse a disposizione e altri problemi differenti da luogo a luogo. A tal proposito sul giornale di scienze e problemi globali “Galileo”, il 5 novembre 2004, la giornalista Roberta Pizzolante ha scritto un articolo intitolato: “Terapia del dolore, la geografia della sofferenza”. In esso vi è la denuncia di come a più di tre anni di distanza, e con una legge in vigore, l’Italia rimane in forte ritardo nel settore della terapia del dolore e delle cure palliative. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms), il nostro paese è agli ultimi posti per il consumo di farmaci oppioidi contro il dolore severo e lo dimostra anche la scarsa presenza sul territorio dei "Centri di terapia.”

Lucia nella sua tesi ci riporta al fatto che ogni fonte di stress eccessivo indebolisce le protezioni naturali del nostro organismo contro le varie malattie e la stessa capacità del nostro organismo di auto-guarigione. Ciò non causa solo un abbassamento del tono emotivo ed il senso di benessere, ma a lungo andare porta a disturbi organici, e quindi non solo di natura psicologici.

Nei casi di stress nella sua tesi riprende una precedente ricerca e ci ri-conferma che “..... in questi casi diminuisce, nella saliva, l’immunoglobulina A: una componente delle difese immunitarie che ci preserva dalle infezioni delle prime vie respiratorie, ma che riflette anche lo stato di tutte le nostre difese. La diminuzione delle IgA (immunoglobulina A), ed è qui l’importanza della scoperta, è tanto più moderata quanto più forte è il senso dell’umorismo dimostrato dall’individuo....” suggerendoci anzi no “prescrivendoci” che ”.....la risata è un vero e proprio farmaco, con tanto di indicazioni: •Dosaggio: una somministrazione di quindici minuti al giorno; •Effetti: miglioramento della circolazione del sangue e prevenzione delle malattie cardiovascolari; •Controindicazioni: nessuna.”.

Gli stessi risultati, delle ricerche, sia quelli trattati e ricordati da Lucia di altri medici e psicologi, che quella direttamente eseguita sul piano sperimentalmente, sono (statisticamente) molto interessanti arrivando alla conclusione che : “....i bambini che hanno incontrato i Clown di Corsia hanno un tempo medio di degenza ed una durata del periodo febbrile inferiore a quelli del gruppo di controllo (questo dato, tuttavia non è statisticamente significativo). Il dato statistico significativo, potremmo dire eclatante, è quello relativo al tempo di miglioramento clinico: i bambini trattati dal Clown di Corsia migliorano in 3,76 giorni; quelli del gruppo di controllo in 5,36.”

Lucia inoltre attraverso la Sua specifica ricerca sperimentale ha inteso valutare l’efficacia dell’umorismo sulla salute non solo dal punto di vista psicologico ma in particolare per il suo effetto analgesico ella scrive nella Sua tesi “....Partendo dai risultati di alcune delle ultime ricerche effettuate in tale campo, ho voluto verificare nello specifico l’effetto dell’intervento dei clown dottori nella percezione e gestione del dolore nel contesto ospedaliero. Questo lavoro nasce in particolare dall’interesse per il contributo scientifico di Vagnoli L. et al. (2005), la quale ha dimostrato che è possibile ridurre l’ansia pre-operatoria dei bambini sottoposti ad intervento chirurgico grazie all’aiuto dei clown-dottori, riducendo anche le complicazioni post-operatorie. In questa indagine ho ipotizzato che i bambini che interagiscono con il clown dottore: •abbiano una minore percezione del dolore; •richiedano, o abbiano la necessità, di un trattamento analgesico post-operatorio inferiore a quello routinario; •presentino minori complicazioni ed un numero inferiore di giorni di degenza. •abbiano un vissuto più sereno nel periodo dell’ospedalizzazione, ed in particolare in quello post-operatorio....... ....Cosi come pure ho ipotizzato che anche nelle mamme che incontrano i clown dottori: •aumenti l’inclinazione all’umorismo, la capacità di apprezzarlo, di saperlo creare attivamente e di saperlo utilizzare in situazioni stressanti; •diminuisca il livello di ansia”.

Ora, per estrema sintesi, non entro assolutamente nel merito, sia del metodo, che dei protocolli utilizzati da Lucia, per arrivare alle conclusioni della sua tesi, che resta ampia e dettagliata e ci conferma ancora di più il ruolo ed il lavoro dei Clown Dottori nelle corsie degli ospedali, ma vi riporto solo alcune sue osservazioni “...È stato osservato che nonostante la preanestesia e l’anestesia intraoperatoria, debbano, di norma, seguire dei protocolli standardizzati per ogni tipo di intervento, nel gruppo sperimentale, composto dai bambini che hanno avuto modo di interagire con i clown dottori, c’è stato un minor utilizzo di farmaci in entrambi i casi. Questo risultato è dovuto al fatto che i due tipi di protocollo presi in esame sono condizionati, comunque, dal comportamento del singolo bambino; un bimbo particolarmente agitato, magari perché impaurito, ha bisogno di un anestetico capace di sedarlo maggiormente; infatti i nostri dati mostrano che nel gruppo di controllo i bambini hanno avuto bisogno, intra-operatoriamente, di un’analgesia di mantenimento dell’anestesia più alta di quelli del gruppo sperimentale (accompagnati dai Clown Dottori). Questo accade generalmente quando sorgono complicazioni o quando il bambino è particolarmente agitato. Possiamo concludere dicendo che, in linea di massima, questa ricerca ha riscontrato che l’effetto dei clown dottori, in un reparto come la Chirurgia Pediatrica, risulta molto efficace al fine di ridurre l’ansia nelle mamme, di fornire loro una risorsa maggiore, quale l’uso dell’umorismo, per affrontare una situazione stressante come l’intervento chirurgico del proprio bambino. I clown dottori, inoltre, migliorano il vissuto emotivo nei bambini nel periodo pre e post operatorio, permettono la riduzione delle complicazioni post operatorie, dei giorni di degenza ospedaliera e infine la diminuzione della somministrazione di analgesico nel periodo post-operatorio.”.

Alla fine della sua tesi, Lucia fa un ringraziamento speciale, per questi (ultimi) anni, molto intensi, passati nelle corsie dell’ospedale (dove ha fatto la sua ricerca) a fianco a medici ed infermieri, che pian piano hanno usufruito anch’essi dei benefici della comico terapia, ma anche per essere stata a fianco “.....a quei bambini che mi hanno dato la forza di sorridere, ridere e giocare in ogni situazione, che mi hanno fatta sentire speciale, che mi hanno riempito d’amore e ti attenzioni dolcissime che non hanno prezzo!”

Adesso consentitemi Voi (tutti) un uso “privato” di uno strumento “pubblico” come le pagine di questo giornale, per ringraziare Lei, di cui sono orgogliosamente amico, perché oltre ad essere oggi una bravissima Psicologa è (anche), e come me,......un’aspirante Clown Dottore della Federazione Internazionale RIDERE PER VIVERE!


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Psicologia di comunità: gli effetti analgesici dell’umorismo
3 agosto 2006

.....grazie di cuore.... per ora basta questo... p.s.la prof. è Francescato! scscscsc... ;) un abbraccio e un sorriso a tutti voi Lucia Angrisani
    Prescrizione per la somministrazione di 15 minuti di risate!
    7 agosto 2006, di : Enzo Maddaloni

    ANNUNCI LETTI SULLE BACHECHE DELLE PARROCCHIE!


    Per tutti quanti tra voi hanno figli e non lo sanno, abbiamo un’area attrezzata per i bambini!


    Giovedì alle 5 del pomeriggio ci sarà un raduno del Gruppo Mamme. Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.


    Il gruppo di recupero della fiducia in se stessi si riunisce Giovedì sera alle 7. Per cortesia usate le porte sul retro.


    Venerdì sera alle 7 i bambini dell’oratorio presenteranno l’"Amleto" di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.


    Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! E’ un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.


    Tema della catechesi di oggi: "Gesù cammina sulle acque". Catechesi di domani: "In cerca di Gesù".


    Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l’estate, con i ringraziamenti di tutta la parrocchia.


    Ricordate nella preghiera tutti quanti sono stanchi e sfiduciati della nostra Parrocchia


    Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!


    Il costo per la partecipazione al convegno su "preghiera e digiuno" è comprensivo dei pasti.


    Per favore mettete le vostre offerte nella busta, assieme ai defunti che volete far ricordare.


    Il parroco accenderà la sua candela da quella dell’altare. Il diacono accenderà la sua candela da quella del parroco, e voltandosi accenderà uno a uno tutti i fedeli della prima fila.


    Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.


    N.B.Per quel Dio gioioso ed ilare

Prescrizione e somministrazione di 15 minuti di risate
7 agosto 2006, di : Enzo Maddaloni

ANNUNCI LETTI SULLE BACHECHE DELLE PARROCCHIE!


Per tutti quanti tra voi hanno figli e non lo sanno, abbiamo un’area attrezzata per i bambini!


Giovedì alle 5 del pomeriggio ci sarà un raduno del Gruppo Mamme. Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.


Il gruppo di recupero della fiducia in se stessi si riunisce Giovedì sera alle 7. Per cortesia usate le porte sul retro.


Venerdì sera alle 7 i bambini dell’oratorio presenteranno l’"Amleto" di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.


Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! E’ un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.


Tema della catechesi di oggi: "Gesù cammina sulle acque". Catechesi di domani: "In cerca di Gesù".


Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l’estate, con i ringraziamenti di tutta la parrocchia.


Ricordate nella preghiera tutti quanti sono stanchi e sfiduciati della nostra Parrocchia.


Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!


Il costo per la partecipazione al convegno su "preghiera e digiuno" è comprensivo dei pasti.


Per favore mettete le vostre offerte nella busta, assieme ai defunti che volete far ricordare.


Il parroco accenderà la sua candela da quella dell’altare. Il diacono accenderà la sua candela da quella del parroco, e voltandosi accenderà uno a uno tutti i fedeli della prima fila.


Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.

Sempre per quel Dio gioioso ed ilare!