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Proposte ai candidati a sindaco

Proposta politica del Coordinamento per la pace e i diritti umani indirizzata ai candidati a Sindaco ed a Presidente della Provincia di Siracusa

di Donatella Guarino - mercoledì 18 giugno 2008 - 2786 letture

Si è svolta stamattina alle 9.30, nei locali della bottega del Commercio Equo e Solidale in Corso Timoleonte a Siracusa, una conferenza-stampa indetta dal Coordinamento per la Pace e per i Diritti Umani. E’ stata presentata una proposta politica indirizzata ai candidati a Sindaco ed a Presidente della Provincia di Siracusa, affinché la inseriscano all’interno del loro programma di governo.

Il documento, che nasce da un’attenta analisi del territorio, è suddiviso per temi: partecipazione, migranti, ambiente, infanzia, beni comuni. Lo spirito delle proposte politiche avanzate permetterebbero davvero a Siracusa di diventare città della pace e dei diritti umani.

Si pubblica di seguito il documento:

PROPOSTE AI CANDIDATI AMMINISTRATORI DELLA NOSTRA CITTA’ E PROVINCIA “Siracusa città della pace e dei diritti umani”

Il coordinamento per la pace e per i diritti umani composto da: Ad Gentes, Amensty International, Agire Solidale, Arci, Arciragazzi, Banca Etica, cooperativa Francisca Martin, Emergency, Parrocchia di Bosco Minniti, Legambiente, Libera, cittadini e cittadine in seguito a percorsi di analisi del territorio e confronto

Chiede

Ai candidati Sindaco e Presidente della Provincia di Siracusa di prendere in considerazione le seguenti proposte da noi sollevate e di inserirle all’interno del loro programma di governo.

PARTECIPAZIONE

 Stimolare la cooperazione tra gli Enti Locali e la società civile per la pace e i diritti umani.  Agire per facilitare il protagonismo dei cittadini, delle associazioni.  Sostenere il volontariato, l’associazionismo e la cooperazione sociale per un attento coordinamento delle attività e per un doveroso sostegno anche economico e/o di strutture, riconoscendo il contributo insostituibile da sempre offerto dalle associazioni alla crescita sociale, culturale ed ambientale del nostro territorio.  E’ necessaria la presenza di centri di aggregazione giovanile, soprattutto nei quartieri periferici, in cui vi sia la possibilità di creare dei momenti di socializzazione, dei percorsi educativi di cittadinanza attiva e di accoglienza.  Favorire progetti per la promozione delle attività extra scolastiche come lo sport, la musica, il teatro, l’educazione alla cittadinanza attiva, educazione alla pace, alla legalità, educazione interculturale, educazione ambientale con il coinvolgimento delle associazioni locali.  Sostenere l’iniziativa del Commercio Equo e Solidale come scelta di valore anche nelle mense comunali.

BENI COMUNI

 Assegnazione dei beni confiscati alla mafia alle associazioni e cooperative che operano nel territorio al fine di attivare progetti di pubblica utilità e occasioni di lavoro.  Individuazione di immobili di proprietà dell’amministrazione da concedere “in comodato d’uso” alle associazioni come sede operativa delle loro attività, come centri di accoglienza ai poveri di strada che ad oggi non interessano a nessuno in modo organico (immigrati, senza fissa dimora, barboni) e dove realizzare opportunità per permettere l’espressione artigianale, artistica, culturale, spirituale delle persone emarginate e dei giovani.  Chiediamo che il Comune di Siracusa aderisca al Coordinamento dei Comuni per la Pace al fine di entrare in un circuito di idee, progetti, iniziative (ad esempio l’organizzazione della Perugia - Assisi, oppure la promozione dell’ONU dei popoli, progetti per le scuole, ecc.) che già onorano ben 500 tra comuni e province italiani.  Promuovere, valorizzare e sostenere l’associazionismo tra gli imprenditori e produttori agricoli creando le condizioni strutturali idonee e necessarie per la promozione dei prodotti agroalimentari, la conservazione della biodiversità, il recupero di elementi autoctoni che opportunamente inseriti in interazione con il contesto turistico culturale possano costituire un valido elemento di sviluppo socio economico ed un’ ulteriore opportunità occupazionale.  Promuovere l’agricoltura biologica.

MIGRANTI

Le differenze devono essere un valore ed una ricchezza, la nostra è una società pluralista fondata sul confronto e sul dialogo.

 Favorire la mediazione sociale e la reciproca conoscenza interculturale.  Favorire l’integrazione sociale e culturale degli immigrati residenti sul nostro territorio, anche attraverso la realizzazione di strutture in cui oltre all’accoglienza si possa realizzare integrazione, con iniziative sociali e culturali che favoriscano l’incontro ed il confronto tra le diverse culture.  Prevedere l’elezione di consiglieri aggiunti nell’ambito dei Consigli comunali e provinciali, anche se con ruolo esclusivamente consultivo. Stabilire una partecipazione politica degli stranieri residenti da due anni sul territorio quale aspetto centrale delle politiche di inclusione.  Reale funzionamento della Consulta dei migranti.  Garantire il rispetto del divieto di detenzione dei minori non accompagnati all’interno dei centri di accoglienza e trattenimento.  Limitare il rischio di espulsione di minori non accompagnati a causa di uno scorretto giudizio sulla loro età, fornire adeguata assistenza legale da parte di esperti in diritto dei minori; garantire adeguata assistenza da parte dei servizi sociali; creare percorsi di affidamento che prevedano la custodia del minore agli enti competenti e la nomina di un Tutore da parte del Giudice Tutelare.  Risolvere, non con misure emergenziali bensì attraverso un programma di interventi a lungo termine, la questione dei lavoratori stagionali stranieri, la maggior parte dei quali sono vittime dello sfruttamento di imprese, di proprietari terrieri senza scrupoli e dei loro “caporali”. A tal proposito, sarebbe utile adottare strumenti che possano scoraggiare il fenomeno del sommerso e dello sfruttamento, ad esempio realizzando un’agenzia di lavoro gestita da rappresentanti delle associazioni e degli enti locali che si ponga come unico soggetto a cui le imprese del territorio possano rivolgersi per la selezione del personale, garantendo così il rispetto delle leggi e dei diritti dei lavoratori.

INFANZIA E ADOLESCENZA

 Sviluppare, in collaborazione con l’Ente pubblico, una moderna cultura del lavoro di rete sul tema delle politiche dell’infanzia e dell’adolescenza, qui intesa come capacità di scambiarsi informazioni, buone prassi, momenti comuni di analisi e verifica, attivare cioè le procedure tipiche di una matura comunità educante. Ascoltare e collaborare attivamente con il territorio, anche nazionale, le associazioni, gli enti, le cooperative e tutti i soggetti che si spendono ogni giorno sul tema delle politiche dell’infanzia (osservatorio sull’infanzia e Associazione famiglie affidatarie).  Occorre promuovere e valorizzare le esperienze di valore in corso nei diversi territori e porgere maggiore attenzione ai più piccoli.  Occorre promuovere, soprattutto nei quartieri a rischio, momenti di coordinamento tra agenzie educative diverse, per esempio attivando le Unità Pedagogiche Territoriali dove scuola, genitori, servizi sociali e sanitari, quartiere, associazionismo, parrocchie, società sportive, competenze varie possano proporre interventi, ottimizzare risorse e garantire azioni più efficaci di concerto con l’amministrazione comunale.  Investire in maniera significativa sulla promozione di una moderna cultura degli interventi in favore di bambini e ragazzi in vista di una "città educante", una comunità civile dove valori solidali, di inclusione, integrazione e accoglienza siano praticati e garantiti per tutti a cominciare dai più piccoli.  Attivare dei servizi all’infanzia (asili nido, mense scolastiche, attività pomeridiane ludico-educative, ecc...) che permettano ad ogni famiglia di poter usufruire di spazi adeguati ad una armonica crescita dei propri figli.

AMBIENTE

RIFIUTI e RACCOLTA DIFFERENZIATA

Raccolta differenziata ferma al 2,8% (in Italia solo due comuni fanno peggio!); 610,9 kg/anno per abitante (quasi 2 kg al giorno!) di rifiuti prodotti. La gestione dell’ATO 1 SR è stata finora fallimentare, basti pensare che, ad oggi, l’ATO non ha ancora assunto in carico il servizio di gestione dei rifiuti in alcuno dei 16 Comuni che lo compongono. Non sono state spese le risorse disponibili per carenze progettuali. Non sono stati realizzati se non in minima parte gli impianti previsti nel Piano d’Ambito del 2003 (2 soli CCR per 16 Comuni, nessun impianto di compostaggio, nessun impianto di stoccaggio, nessuna piattaforma per il trattamento dei rifiuti, RD a livelli ancora irrilevanti …).  È necessaria una politica che punti tutto sulla riduzione, il riuso, la raccolta differenziata e il riciclaggio limitando lo smaltimento in discarica e la realizzazione dell’inceneritore di Augusta.  Realizzare un serio ed efficace servizio di raccolta rifiuti solidi urbani che permetta di raggiungere in tempi brevi le percentuali previste dalla legge.  Stipulare le convenzioni con i consorzi di filiera  Sollecitare, concedendo una riduzione sulla tassa di raccolta, l’uso delle compostiere.  Eliminazione immediata dello scarico fognario di Targia.

MOBILITA’ E TRASPORTI

 Approvazione del Piano Urbano del Traffico e il Piano della Mobilità, al fine di migliorare il servizio di trasporto pubblico e incentivare la mobilità sostenibile.  Conversione della cintura ferroviaria in pista ciclabile e riqualificazione del litorale costiero urbano. In modo tale da “riavvicinare” il mare e il litorale della zona nord alla Città e ai suoi abitanti e potrebbe avviare un percorso di riqualificazione di aree periferiche ma di grande suggestione e bellezza come il litorale della Mazzarona e la baia di S. Panagia.

VERDE PUBBLICO E RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO

 Creazione di spazi verdi in città (1,18 mq/ab. di verde pubblico fruibile e 18,86 mq di aree verdi per ettaro di superficie comunale). Alcune zone “verdi” periferiche in città sono anche parco archeologico (Targia, S. Panagia, Castello Eurialo). E’ necessario renderle fruibili attraverso interventi di manutenzione.  Valorizzazione del sistema di siti di interesse naturale e culturale mettendo in moto un processo di sviluppo sostenibile e duraturo. Un processo in grado non solo di autoalimentarsi, ma di svilupparsi nel tempo, trasformando in un’opportunità quello che adesso è il principale limite di quest’area: la posizione periferica e marginale rispetto alle dinamiche di sviluppo nazionali ed europee.  Puntare strategicamente sul sistema degli Iblei mettendo in rete siti naturalistici e archeologici.  Creazione e gestione di un sistema di eventi culturali non occasionali legati all’offerta artistica del territorio sul modello degli eventi culturali di altre regioni (ved. Umbria Jazz, ecc.).  Miglioramento dei servizi pubblici di collegamento tra i centri urbani e le aree rurali con particolare riferimento alle aree di riserva o ad elevata naturalità.  Miglioramento della viabilità rurale con interventi a basso impatto ambientale.  Realizzazione di un sistema di protezione dal rischio di incendio.


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