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“L’ONDA STA CRESCENDO”, GLI STUDENTI SFILANO A VIAREGGIO CON INSEGNANTI E GENITORI

par Letizia Tassinari - mardi 28 octobre 2008 - 6266 letture

L’onda sta crescendo

La carica dei 101 ? No, la carica dei 1001. Forse, però, erano anche di più gli studenti, gli insegnanti, i genitori, i nonni e i cittadini “qualunque” che ieri pomeriggio si sono ritrovati in piazza Mazzini ieri per poi sfilare pacificamente per le vie del centro di Viareggio. Un percorso scortato dalle forze dell’ordine, per garantire la sicurezza, che ha visto il lungo serpentone colorato percorrere la via Mazzini e la via Fratti per raggiungere piazza Nieri e Paolini, fin sotto il municipio, e poi tornare al punto di partenza.

A sfilare in prima fila sono state le maestre, i genitori e gli alunni delle elementari Lambruschini, che sono stata la prima scuola di Viareggio a iniziare il tempo pieno.

” Gelmini me li vai a prendere te i bambini a mezzogiorno ?”, recita uno striscione portato al collo da una mamma. Si, perchè con il ritorno alla figura del maestro unico previsto dal decreto della ministra Maria Stella Gelmini, abolendo le tre maestre, il tempo pieno muore.

E i bambini delle elementari, con le maestre che per loro sono già “uniche”, tenendosi per mano intonano “Giro giro tondo, casca il mondo, casca la Gelmini, sorridono i bambini”.

Dietro alla scuola Lambruschini che ha fatto da capofila al corteo sono decine le scuole elementari dei vari comprensori che sfilano per protestare, anche quelle dei comuni limitrofi, da Massarosa a Camaiore, da Pietrasanta a Forte dei Marmi, incluse Seravezza e Stazzema, e tutti i licei della costa e dell’entroterra.

” Noi non ci stiamo – affermano gli adulti, sia studenti delle medie superiori, la maggior parte del triennio, che i docenti.

” La ministra Gelmini e il resto della banda Berlusconi stanno preparando il funerale della scuola pubblica – proseguono distribuendo un volantino ai tanti che ieri hanno assistito al passaggio del corteo.

Scaramanticamente c’è anche chi per l’annunciato “omicidio” ha preparato un manifesto mortuario, considerando l’approvazione del decreto come “lo smantellamento scientifico e sistematico della scuola pubblica a favore di quella privata, quindi la privazione del diritto allo studio per tutti, garantito dalla Costituzione”. A sfilare ci sono anche i viareggini e i versiliesi che frequentano le facoltà dell’Ateno Pisano, quelli che, con lo striscione ” Viareggio in lotta”, venerdi erano partiti con il treno alla volta di Pisa, occupando la Sapienza.

” Non dobbiamo solo pretendere il ritiro del decreto Gelmini e dei suoi tagli - affermano - ma esigere il rilancio della spesa pubblica a favore di scuole, università e ricerca”. Un movimento unico quello che protesta, dove la politica non c’entra perchè “il non potersi permettere di pagare la scuola non è di destra, di centro o di sinistra”. Studenti e lavoratori sono uniti, a Viareggio come in tutto lo stivale, per difendere il diritto inalienabile ad una istruzione di qualità per tutti e “la lotta non si ferma”.

Perchè la Riforma Gelmini non piace ? Lo chiediamo ai manifestanti“.

Non siamo contrari ad una riforma della scuola e non difendiamo lo status quo, ma siamo decisamente contro questo decreto che si limita a tagliare a man bassa o non offre oggettivi miglioramenti alla scuola italiana”. Ma non c’è solo questo : “ non si improvvisa una riforma del settore più strategico del paese e senza un serio dibattito ampio e condiviso da tutte le identità che compongono la scuola”. E poi ci sono “le menzogne”, che chi protesta è pronto a smascherare una per una. “ Caro presidente Napolitano – si legge nel volantino predisposto dal Movimento – il popolo della scuola non si limita a dire NO”. Esiste infatti da tre anni alla Camera dei Deputati una proposta di legge di iniziativa popolare, suffragata da oltre 100.000 firme, che rappresenta “una completa proposta di riforma : “ Per un buona scuola”, e prevede un percorso didattico educativo a partire dalla scuola dell’infanzia fino al compimento del 18mo anno di età, “rispettoso dei principi costituzionali”. “ La legga Presidente – è l’invito rivolto al Presidente della Repubblica - , ne vale la pena, visto che è un’ottima piattaforma da cui cominciare a riparlare seriamente di scuola”.

“ Il decreto è scandaloso, non solo in sé ma anche per i fondi abbattuti – questo è quanto afferma il segretario nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, Marco Ferrando, che ha sfilato con i manifestanti e, in tarda serata, ha presenziato all’inaugurazione della nuova sede del Partito a Pietrasanta. “ E’ una doppia provocazione – aggiunge – visto che contemporaneamente il governo ha trovato fondi per le banche e le industrie”. Alla vigilia del voto sul Decreto Gelmini “la lotta continua”, nonostante le provocazioni di qualche balordo che armato di spranghe e accendini due sere fa ha cercato di fare irruzione in alcune scuole occupate ed è riuscito a incendiare gli striscioni di protesta che gli studenti dell’Istituto d’Arte Stagio Stagi di Pietrasanta avevano attaccato ai cancelli le scuole restano occupate. Le manifestazioni non si fermano : martedi 28 alle 21 è prevista una fiaccolata a Pietrasanta, partenza dal Duomo “con pile, accendini, torce, candele e striscioni”, e giovedi 30 tutti a Roma.

Letizia Tassinari


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