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SINISTRA E SASSANTOTTINI : OVIDIO BOMPRESSI E LIONELLO MASSOBRIO RICORDANO LA RECENTE SCOMPARSA DI UMBERTO FRANCESCHINI. MA E’ LA LAPIDE DI SANT’ANNA CHE TIENE ANCORA BANCO

par Letizia Tassinari - mercredi 8 octobre 2008 - 13788 letture

Sinistra e sessantottini sabato al Fienile. Dal pomeriggio e fino a tarda sera al noto circolo del Varignano si sono ritrovati insieme appartenentI alla sinistra storica, quella extra parlamentare, e sessantottini per ricordare, con musica, foto, filmati ed interventi la scomparsa di Umberto Franceschini, il macellaio viareggino molto conosciuto nell’ambiente delle contestazioni degli anni 60 – 70, scomparso recentemente per una grave malattia. La prevista partecipazione di personaggi conosciuti a livello locale e nazionale non è mancata.

Tra i tanti l’assessore provinciale Emiliano Favilla, Ovido Bompressi e Lionello Massobrio, il fondatore del quotidiano Lotta Continua. ” Liberi di dire che Lotta Continua non è stata terrorismo o Brigate Rosse ma un giornale, autofinanziato, che pubblicava ogni “donazione” ricevuta nella più totale trasparenza”.

Ma alla serata al Fienile è ancora la lapide a tenere banco. Un vero caso politico ormai. Dopo il “congelamento” della Giunta sulla decisione in merito alle richieste di revoca o sospensione dall’incarico della Presidente Manuela Clerici, e in vista del Consiglio Comunale di stasera, Roberto Mencarini, il dipendente del Versilia Centro Congressi, si rivolge al sindaco, con un’altra lettera aperta, per lanciargli un ultimo appello ” Il sindaco conosce la verità – è quanto afferma Mencarini – e la conosce dal primo giorno”.”Tutti i dipendenti sanno ed hanno detto la verità, dichiarandola al primo cittadino, che stasera non può fare altro che esigere che la Clerici lasci il suo posto”. ” Io, Roberto Mencarini – afferma in prima persona il dipendente – non sono un giocatore di carte. Da bambino però giocavo ad asso piglia tutto. Ora ho giocato un asso. Gli altri assi li gioco alla fine”. ” Come agente del KGB” Menncarini preferisce gli scacchi. E ricordando le note di una nota canzone di Giorgio Gaber si rivolge al sindaco : ” Nel dubbio si compri la moto, io nel frattempo sono qui a denunciare la verità e a dire a Lunardini che non può scappare : o la Clerici da le dimisssioni o il sindaco la revoca”. ” Non ci si può nascondere dietro la minaccia di una querela non presentata e che la Clerici non presenterà mai perchè sa di mentire contro operai onesti che dicono la verità”. Non teme niente e nessuno Roberto Mencarini, e urla “dal cuore” alla Presidente il suo ” si vergogni, ancora una volta”. Con un post scriptum rivolto al Sindaco : ” Se ne ha il coraggio, accetti un confronto pubblico con noi dipendenti, la giustizia ha tempi troppo lunghi”. E’ attesa, dunque, per il Consiglio Comunale di stasera che ancora una volta sarà incentrato sul “caso Clerici”. Si spera, stavolta, con toni più costruttivi e meno esasperati.

Letizia Tassinari


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