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Erodiade di Giovanni Testori con Iaia Forte

Erodiade “è una prova esclusivamente religiosa”. E’ un “serpente che si mangia la coda e continua a crescere in sé come una tenia”.

di Donatella Guarino - giovedì 26 luglio 2007 - 7487 letture

Sotto un cielo fatto di stelle, tra le mura della suggestiva chiesa di San Giovannello alla Giudecca a Ortigia – Siracusa – proseguono gli spettacoli estivi del progetto CapuAntica Festival Theatrum theatron – Teatri di pietra – Rete dei teatri antichi di Sicilia . Il 20 luglio di scena Iaia Forte con Erodiade di Giovanni Testori, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile delle Marche che farà varie tappe in Italia, fino alla fine di agosto.

Il monologo diretto e interpretato dalla brava Iaia Forte, (nome d’arte di Maria Rosaria Forte), più volte premiata dalla critica, è condotto in modo sapiente su due piani, quello della vita e quello del teatro.

Con una sensualità estrema l’attrice – attraverso la parola - porta in scena colori, odori, umori. La carnalità trabocca e si intreccia con un senso di religiosità che Testori ha voluto dare alla sua scrittura. Il verbo si fa carne e la carne tenta di rifarsi verbo.

Attraverso la parola, in modo ripetitivo, ossessivo, quasi schizofrenico, si cerca un equilibrio che non c’è, che non può esserci. La parola è uno strumento con il quale l’uomo si esprime, un grido di dolore con il quale egli prende atto che bisogna vivere. La parola è la consolazione che l’uomo esiste. Non la realizzazione del fine della vita ma la consapevolezza che si vive.

Il teatro è luogo privilegiato, dove la parola assume una valenza superiore. La parola comunica dolore, delusione, passata felicità. Rompe il silenzio, lo riempie.

Erodiade “è una prova esclusivamente religiosa” […]. E’ un “serpente che si mangia la coda e continua a crescere in sé come una tenia”.

Teatro e metateatro. La Forte si rivolge al pubblico, si interroga coinvolgendolo. Ma non si hanno risposte, solo domande, dubbi, che rimangono vibranti nell’aria. L’uomo essere imperfetto, che tende alla felicità, non può avere la felicità. I suoi interrogativi finiscono per rimanere tali. Domande senza risposte. E anche questa è una forma di religiosità.

Info per questo e per gli altri spettacoli:

www.stabilemarche.it Teatri di pietra 093122255


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Erodiade di Giovanni Testori con Iaia Forte
1 agosto 2007

Come fate a scrivere e pubblicizzare un’opera su Erode? Chi è il vostro pusher?
Erodiade di Giovanni Testori con Iaia Forte
12 agosto 2007

Basta con questa Erodiade. A questo punto recupero l’Iliade almeno lì si ammazzavano fra guerrieri.
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