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Ecco il Circo Contemporaneo

La cosa che caratterizza di più Lice de Luxe, da molte altre compagnie di circo contemporaneo, è il senso dell’immagine che ci regalano, grazie ai bei costumi, a piccoli elementi di scena, all’ottima mimica e ai gesti mai esasperati.

di Riccardo Strano - giovedì 18 maggio 2006 - 5274 letture

Circo Contemporaneo... che cosa significa? Lice de Luxe ce lo spiegano bene con il loro effervescente spettacolo per gesti e Altre Scene dal 12 al 14 maggio al Monastero dei benedettini. Steffen, Karl e Katja i protagonisti di una performance che si allontana dal circo classico e dal nouveau cirque e si avvicina al teatro, nessun virtuosismo e nessuna paiete, ma solo tre personaggi, che in uno scenario suggestivo come il chiostro del monastero dei benedettini, si muovono perfettamente e ci portano in un mondo che esiste solo nelle favole.

Il ritmo dello spettacolo è un po’ lento, come alcune azioni teatrali, ma la varietà delle doti artistiche è infinita: la comicità è sempre pronta e tra un numero di giocoleria con le palline rimbalzine ed uno con i cappelli, ecco che i nostri performer cantano, ballano il tip tap e suonano diversi strumenti dal banjo al trombone. In Lice de Luxe i numeri circensi servono ad incorniciare l’intero spettacolo, i personaggi sono portati ad esprimere la loro vita ed il circo è solo una parte della loro vita. La tecnica circense è altissima in particolare Katja esegue un numero al waschinton senza longia. (il waschinton è un trapezio che al posto della barra alla fine delle corde, ha una tavola di legno molto larga, e dove l’artista anziché eseguire figure corporee, cerca posizioni d’equilibrio in oscillazione; la longia è la corda di sicurezza, che ti salva la vita...)

Steffen è veramente originale nella manipolazione dei cappelli e Karl è uno specialista con il bastone molle, attrezzo poco utilizzato nel circo. La cosa che caratterizza di più Lice de Luxe, da molte altre compagnie di circo contemporaneo, è il senso dell’immagine che ci regalano, grazie ai bei costumi, a piccoli elementi di scena, all’ottima mimica e ai gesti mai esasperati. “Gnac gnac!” sono le parole che tormentano il pubblico, tuttavia la semplicità delle gag e delle interazioni tra i personaggi alleggeriscono lo spettacolo rendendolo fruibile e gradevole.

Alla fine è la poesia di una macchina scenica a concludere lo spettacolo, necessaria in una performance che contiene la parola circo, ma che forse Lice de Luxe può farne a meno. Grazie a “gesti e Altre Scene” il pubblico catanese ha potuto assistere ad un vero spettacolo di circo-teatro, in un tempo in cui il circo classico è totalmente in crisi, ma l’artista circense è immerso in una grande fase di sperimentazione e Lice de Luxe ce lo ha dimostrato...


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