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DANNO ERARIALE, ORA SPETTA ALLA CORTE DEI CONTI DECIDERE

di Letizia Tassinari - venerdì 5 settembre 2008 - 2099 letture

Fiamme Gialle. I dettagli dell’operazione.

E’ il maggiore Gabriele Di Guglielmo a spiegarle. La legge del 4 dicembre del ‘93 stabilisce che i canoni annui per le concessioni con finalità turistico ricreative siano determinate nel rispetto di alcuni criteri direttivi. In categoria A le aree, pertinenze e specchi acquei, o parti di esse, ad uso pubblico ad alta valenza turistica. In categoria B quelle con normale valenza turistica. In categoria C quella a bassa valenza turistica. Fino al 2006 la classificazione delle aree demaniali del litorale versiliese prevedeva che le aree demaniali rilasciate in concessione avessero una bassa valenza turistica e che quelle non concesse, cioè le spiagge libere, avessero un’alta valenza. E’ stata la Finanziaria 2007 a portare in categoria B le aree classificate prima in categoria C. L’attività di indagine del Nuclo di Polizia Tributaria di Lucca è stata svolta nei confronti di vari enti pubblici, preposti all’applicazione dei canoni concessori: Regione Toscana e Uffici del Demanio Marittimo dei Comuni di Viareggio, Camaiore, Pietrasanta e Forte dei Marmi, sui cui rispettivi litorali sono presenti 141, 92, 108, e 99 stabilimenti balneari.

L’attività ispettiva delle Fiamme Gialle ha permesso di appurare un danno erariale di ben 14 milioni di euro, corrispondente al maggior canone concessorio che i 440 stabilimenti del litorale avrebbero dovuto pagare negli anni dal 2004 al 2007. La parola ora passa alla Corte dei Conti di Firenze, che dovrà valutare se vi siano responsabilità dei funzionari della Regione Toscana, in base all’articolo 52 del Testo Unico del ‘34 per porre a loro carico il danno accertato, in tutto o in parte. Maggiorato ovviamente degli interessi di mora.


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