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A.A.A. offresi campagne elettorali

Manifesti e "santini". Facciamo i conti in tasca ai candidati delle Elezioni Europee. E non solo.

di Piero Buscemi - mercoledì 16 giugno 2004 - 5450 letture

Siracusa come le altre città d’Italia, è stata impegnata il 12 e 13 giugno per le elezioni europee. Certo, sarà stato difficile concentrarsi nella scelta dei candidati tra una granita alla mandorla, la macchina piena per la corsa alle spiagge e il riordino delle…promesse ricevute. Il lunedì 14, il compito sarà stato ancora più arduo, tra le discussioni da bar sulla formazione che affrontava la Danimarca ai campionati europei di calcio e quella che andrà ad occupare i banchi del nuovo Parlamento Europeo.

Siracusa poi, è stata interessata al rinnovo del consiglio comunale con il relativo sindaco, i consiglieri e i rappresentanti di quartiere. A complicare le cose, si è aggiunta l’enorme partecipazione di candidati che quest’anno hanno raggiunto il numero di 3.089 suddivisi tra aspiranti consiglieri e rappresentanti di quartiere su una popolazione votante di poco più di 100.000 abitanti. In pratica, un candidato ogni trentadue.

Partecipare alle elezioni, come tante altre cose dei giorni nostri, è diventato più che un lusso che pochi eletti possono permettersi, a parte il caso di Siracusa. Si, perché candidarsi comporta un investimento di tempo, ma soprattutto di denaro di notevole consistenza. Per fare un esempio, il classico manifesto distribuito per strada raffigurante l’immagine in primo piano dell’aspirante, può raggiungere facilmente la spesa di 5.000 euro. Questa cifra viene incrementata dai costi di affissione che, se si considera che la campagna elettorale dura un mese, la copertura di una buona parte della città, può far sborsare diverse migliaia di euro.

Un candidato che si rispetti, non può di certo fare a meno del "santino", il biglietto da visita con il proprio faccione al centro e in formato tascabile. Utilissimo per gli elettori dalla scarsa memoria fotografica e molto scenografico a svolazzare per le vie della città o esposto a mosaico in diversi locali di Siracusa. Il costo del "santino" è abbastanza contenuto. Il cliché non supera i 3.000 euro e le successive ristampe si mantengono sui 10 centesimi di euro.

Chi non ha mai ricevuto le lettere di presentazione, a parte "la vita a puntate del premier" puntualmente recapitata, nelle quali il candidato con tono fraterno ed amichevole, spiega le ragioni delle sue proposte? La spesa per l’invio di queste informazioni si aggira sui 4 centesimi di euro.

La maggior parte dei candidati si affidano al volantinaggio, risolvendo per almeno un mese il problema della disoccupazione giovanile ed incrementando il lavoro nero. Ogni "volantinatore" prende 20-30 euro al giorno.

Non possono poi mancare, gli spot televisivi che le emittenti nazionali e locali ci propinano quotidianamente. Qui la spesa varia a seconda della presenza sul territorio nazionale del network e la durata in minuti dello spot. Di certo, qualche migliaia di euro.

E come possiamo dimenticare i comizi. Di solito se ne organizza uno all’inizio della campagna elettorale, uno per controbattere il candidato avversario, ed infine, uno l’ultima sera appoggiati dal rappresentante di spicco del partito che occupa un posto di primo piano sulla scena politica nazionale. Per i comizi è necessario pagare il noleggio del palco e delle attrezzature foniche e visive. Con 5.000 euro dovremmo rientrarci.

Se a quanto sopra esposto, aggiungiamo le spese per le cenette organizzate nei migliori ristoranti della città ed a carico del candidato, i compensi agli scrutinatori e ai presidenti di seggio, le spese straordinarie per la pulizia delle strade invase dai "santini", ed infine, le richieste di risarcimento danni fisici di passanti incauti, che distratti da tutti quei simboli, nomi e promesse da mantenere, scivolano su queste icone erranti, vere e proprie saponette, allora il totale dei costi può facilmente raggiungere centinaia di migliaia di euro.

Tutto questo comporta che, chiunque riesca a raggiungere il risultato elettorale sperato, sarà costretto a cominciare la propria attività politica con un buco economico di notevole dimensioni. Chissà a chi toccherà provare a risanarlo…


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