Una guerra infinita di violenze

Sia nelle guerre e sia nelle attraversate pagano sempre i bambini. I bambini che dovrebbero essere i nostri figli e di un’umanità più consapevole, più solidale e più aperta.

di Luigi Boggio - lunedì 19 giugno 2023 - 1527 letture

Nel cuore dell’Europa assistiamo impotenti ad una guerra infinita di violenze, di morte e di distruzione. L’orrore nei volti e nelle scene che si vedono. Paesi e città distrutte, persone che vagano in cerca di un rifugio e di cibo. Ma quello che colpisce sono le deportazioni dei bambini e quelli distesi sui selciati delle strade immobili e muti. Gli è stata negata la vita, la spensieratezza e il sorriso. Il sole in quelle terre s’è oscurato. Non c’è risveglio, non ci sono le stagioni, non c’è pace. Il tempo viene scandito dal rumore delle armi e dai soliti bollettini di guerra. La controffensiva degli ucraini si fa sentire ma non sfonda, mentre dall’altra parte la negano. Quello che avviene, in parte, viene ripreso e commentato dai corrispondenti che rischiano. Anche loro piangono i loro morti.

Ancora, dopo 16 mesi dell’inizio del conflitto, non si riesce a trovare un tavolo per avviare un confronto per il cessate il fuoco e la pace. A distanza non si fanno gli accordi se non si guardano negli occhi. Qualcuno pensa che la sconfitta della Russia sul campo agevolerà gli accordi. Non credo ad una sconfitta sul campo di una potenza nucleare come quella Russa, anche per la concezione che hanno nelle conduzioni delle guerre. Non ci sarà bisogno di buttare qualche bomba atomica tattica quando possono fare saltare una delle centrali nucleari.

Bisogna far cessare le armi e che gli americani e i cinesi cerchino le strade giuste per portare le parti ad un tavolo di trattativa. Questo loro protagonismo sarebbe utile anche per le altre aree di crisi che non sono poche. L’Europa sarebbe interessata ma non esiste se non in aiuti finanziari e armi. L’altra inesistenza nel cuore del Mediterraneo per i drammi quotidiani dell’emigrazione che non trova una soluzione se non quella del rischio di morire affogati. Molti sono i bambini che le mamme affidano al destino. Non tutti toccano terra. Quelli che la toccano non sapranno che vita avranno. Sia nelle guerre e sia nelle attraversate pagano sempre i bambini. I bambini che dovrebbero essere i nostri figli e di un’umanità più consapevole, più solidale e più aperta.

Bambino solo


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