Trasacco: la polizia irrompe all’alba nella chiesa occupata da sette mesi

Da sette mesi gli abitanti di Trasacco avevano occupato la chiesa del paese per impedire che il loro frate se ne andasse. Alle 4.30 del mattino del 15 marzo la polizia e i carabinieri hanno fatto irruzione nella chiesa. Ma per sette mesi la stampa non ha parlato di questa storia di lotta quotidiana.
Dovere del cronista sarebbe non lasciarsi quotidianamente travolgere dai grandi avvenimenti nazionali e mondiali, dimenticandosi delle piccole storie quotidiane che succedono ogni giorno e portano in sé un valore simbolico degno di notizia. Una di queste storie parla di una lotta. Una lotta portata avanti dagli abitanti di Trasacco, meno di seimila abitanti in provincia de L’Aquila.
Da sette mesi gli abitanti di Trasacco avevano occupato la chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso per impedire che il loro frate, Emilio, l’unico rimasto in un convento che le autorità religiose avevano deciso di chiudere, se ne andasse. Erano arrivati addirittura a murarlo dentro, e fino al 15 marzo lo avevano "sequestrato" all’interno della chiesa annessa al convento, presidiandola a turno. Al suo posto il vescovo aveva nominato Don Duilio Testa, senza curarsi del parere della popolazione. Lunedì 15 ho saputo di questa occupazione "a sfondo spirituale" da un articolo sulla Repubblica online che parlava dello sgombero dell’edificio sacro. Alle 4.30 del mattino, i solerti uomini della polizia e dei carabinieri hanno fatto irruzione nella chiesa, consegnandone le chiavi -in senso metaforico- all’osteggiato Don Testa (che più che un nome sembra una minaccia). Saputo del blitz, diverse persone si sono radunate nel piazzale antistante il convento per protestare.
L’operazione di polizia è stata organizzata nei minimi dettagli. Le forze dell’ordine si sono perfino premurate di togliere l’energia elettrica alle campane della chiesa (fottuta tecnologia!) che i fedeli okkupanti suonavano per lanciare gli allarmi ogni volta che qualcuno tentava di forzare la porta d’ingresso. Sembra una scena dei Promessi Sposi (ricordate l’allarme lanciato a colpi di campana dopo il tentato matrimonio a tradimento di Renzo e Lucia?). Sembra una di quelle città tedesche occupate nel Cinquecento dagli anabattisti (sconfitti dalla storia e per questo scomparsi dai libri di testo) e assediate dagli eserciti fedeli al Vaticano.Sembra.
In realtà è l’Italia del ventunesimo secolo, dove una comunità non può neanche tenersi il parroco che preferisce, non può neanche tenere il proprio convento. Dove il popolo di Trasacco, stanco di non poter decidere, occupa la propria chiesa -proprio come dei senzadio comunisti- per sette lunghi mesi, nel totale silenzio della stampa.
In Italia c’è un intero paesino che si da i turni per presidiare una chiesa occupata, aiutandosi con le campane, per sette mesi - da agosto a marzo - e nessuno ne parla. Chissà, allora, quante altre piccole lotte, strenue resistenze quotidiane, insubordinazioni di provincia, in parole semplici quante altre storie degne di essere raccontate vengono negate ogni giorno al nostro interessato ascolto.
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hai perfettamente ragione E non ci sono dubbi che la provincia ha da raccontare molto di più che la città. HAI DOCUMENTAZZIONE ANCHE VISIVA SU QUESTA VICENDA? SAREBBE INTERESSANTE FARNE UN DOCUMENTARIO
beh, tutto quello che ho trovato l’ho trovato su internet. Il materiale visivo lo avranno i tg, che credo qualche servizio lo avranno fatto il 15 marzo. Se no, basterà chiamare il comune di Trasacco o cercare qualche numero utile degli occupanti, credo che sarebbero felici di collaborare.
La prima domanda a cui teniamo a dare una risposta è perché il popolo di Trasacco è perché il popolo di Trasacco non accetta la partenza dei Frati Cappuccini ed ostinatamente non crede alla giustificazione della mancanza di frati?
A detta di molti la nostra presa di posizione è senza senso; se non ci sono frati si è costretti a chiudere il convento punto e basta. L’essere multiforme, ostinato, dalle mille orecchie e dalle mille bocche che è la folla radunata in piazza si è data, però, tante interpretazioni della vicenda e, come è sua natura, le ha gridate. La prima convinzione, la più nobile, quella che riesci a leggere negli occhi commossi della gente,è mossa dall’affetto sincero per una realtà alla quale il paese è legata da tempo. La “piazza” ancora non crede che il convento possa chiudere, che quella che è stata da sempre soprannominata la chiesa Dei Frati. quante volte abbiamo sentito le nostre anziane ripetere ai giornalisti nazionali e internazionali: “Noi vogliamo i Frati”? Il desiderio di mantenere un rapporto affettivo e di fede è sufficiente per far scatenare “la piazza”, essa, infatti, si chiede perché sia stato scelto Trasacco come convento da chiudere? D certo de la chiesa Madonna Del Perpetuo Soccorso è stato considerato un ramo secco nell’organigramma dei cappuccini abruzzesi qualcuno avrà fatto qualche errore di valutazione, avrà preso una decisione a tavolino senza contare la realtà dei fatti. Una parrocchia, infatti, in cui grande è la partecipazione dei fedeli, dove si svolgevano le attività di catechesi, dove grazie al compianto padre Costantino, ormai defunto, ed alla partecipazione dei parrocchiani sono state realizzate grandi opere architettoniche. La piazza però non si è insospettita per la decisione presa ma per l’ ostinazione con la quale è stata mantenuta. La cecità e la sordità con la quale le autorità ecclesiastiche hanno ignorato i ben evidenti appelli del popolo di Trasacco non hanno fatto altro che pensare alla piazza che la mancanza di cappuccini era solo una scusante; del resto dopo la morte di Padre Costantino, un altro frate è stato trovato: Padre Emilio. Pochi giorni dopo l’arrivo la piazza si è sentita presa in giro, è stata informata infatti, che per mantenere la comunità francescana non basta solo un frate ma ne occorrono tre, per cui si chiude. Accudire un “essere” ingombrante come la piazza non è cosa di poco conto e di sicuro chi doveva gestire il problema non ha tenuto in considerazione. Si arrivano così alle ultime convinzioni sul perché della chiusura, quelle meno dignitose, i pettegolezzi, le dicerie, le cattiverie. Riportare tali maldicenze non è corretto per questo sorvoliamo. L’esempio che ci è stato dato dai preti non è certo dei migliori. Basta guardare gli ultimi avvenimenti. “Parroco Strappa Capelli Ad Un’Anziana”. E’ questo il modo di fare il prete? Si predica amore pace, umiltà e ci si ritrova con questa situazione. E’ vero non tutti i preti sono così ma la piazza non ci crede più così vuole solo una guida che sia un frate. Ogni domenica la messa dell’altra parrocchia diventa un momento di sfogo per quei preti che durante l’omelia ce ne dicono di tutte le specie: teppisti, sanguinari, assatanati etc. La notizia dell’ultima ora è che sono stati recapitati altri avvisi di garanzia, che si aggiungono a quelli precedenti, alle persone che facevano parte del comitato per la permanenza dei frati per non aver fatto entrare il parroco in chiesa. E’ possibile tutto questo? Otto mesi di presidio giorno e notte non basta a far capire che vogliamo i frati? Confido nella coscienza del lettore e che ne tragga le sue opinioni.
scusa, ho letto cio’ che hai scritto, ma devo dirti che devi prima imparare a scrivere correttamente, non si capisce nulla di quello che vuoi esprimere.
per quanto riguarda il problema delle chiese e sacerdoti, io penso che questa popolazione deve cominciare "a svegliarsi" dal letargo in cui vive; cominciando da tutti quei giovani che in queste aree sono vuoti di interessi culturali, idee, che nn escono fuori dal loro circondario,che nn hanno idee politiche, che nn riescono ad esprimersi se nn in quel dialetto poco capibile. Ma mi chiedo come si fa a decidere al posto di altre Autorita’competenti, la Fede e’ proprio un’altra cosa che l’andare a messa la domenica o festeggiare il santo protettore.
Scusa ma non sono d’accordo con te. Io ho seguito tutta la vicenda del convento di trasacco a centinaia di km di distanza. Ma affascinato e meravigliato dagli avvenimenti che accadevano ho deciso di prendere la macchina e andare lì. Li ho trovato gente di tutte le età tutti uniti per difendere una cosa che è costata sudore a tutta la popolazione e che adesso si vede sottratta sotto il naso. IN QUESTA VICENDA LA POLITICA NON C’ENTRA NULLA. Le autorità ecclesiastiche vogliono solo i soldi che il convento e gli impianti sportivi ad esso connessi fruttano.Preti che picchiano anziane,vescovi che ti invitano a cambiare religione... Ti chiedi come si fa a decidere al posto delle Autorita’competenti. LA chisa è il popolo e senza il popolo non c’è chiesa. Ti invito ad informarti meglio sugli avvenimenti di Trasaccoe... ONORE A QUEI TRASACCANI CHE DIFENDONO CON I DENTI LA PROPRIA FEDE...