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Riaperta a Siracusa la Catacomba di Santa Lucia

Il 18 dicembre è stata riaperta a Siracusa la Catacomba di Santa Lucia. Ingresso gratuito fino al 7 gennaio

di Donatella Guarino - giovedì 21 dicembre 2006 - 3666 letture

Siracusa. Inserita da un anno nella World Heritage List dei siti Unesco e ricchissima di beni culturali (archeologici, architettonici, urbanistici) vede aumentare ancora il proprio patrimonio artistico. Dopo cinquant’anni, è stata aperta al pubblico la Catacomba di Santa Lucia che risale al 300 d. C. (dunque anteriore all’editto di Costantino).

Oltre ai monumenti cimiteriali di San Giovanni e di Vigna Cassia – per la cui ricchezza la città aretusea è seconda solo a Roma - ora saranno fruibili anche questi che (per innumerevoli ragioni) sembravano destinati a rimanere un luogo visitabile solo dagli addetti ai lavori…

Il 18 dicembre, alla presenza del sindaco della città Giambattista Bufardeci, dell’arcivescovo di Siracusa mons. Giuseppe Costanzo e di altre autorità, si è svolta la cerimonia inaugurale – avvenuta non a caso nel periodo dei festeggiamenti dedicati alla santa martire e protettrice della città - di un evento che rappresenta anch’esso un’espressione di crescita della vocazione turistica del quartiere della borgata che vive, da qualche tempo, un rilancio culturale eccellente.

La dott.ssa Mariarita Sgarlata, ispettrice della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ha illustrato il progetto di restauro compiuto ed esposto le indagini condotte che hanno reso possibile l’apertura, e la fruizione per il momento solo della regione A, della Catacomba di Santa Lucia.

Dal Sepolcro (nella foto), o dalla Basilica stessa, è possibile accedere a questo luogo archeologico e vedere anche l’affresco (bellissimo) dell’Oratorio dei Quaranta Martiri.

La società Kairòs – che già organizza i percorsi turistici relativi alle visite della Basilica di San Giovanni e delle Catacombe di San Giovanni e di Vigna Cassia - in collaborazione con la Curia Arcivescovile, gestirà anche questa Catacomba.

Per il momento - e fino al 7 gennaio - l’ingresso e la visita sono gratuiti (è però necessaria la prenotazione). Dopo questa data si pagherà un regolare biglietto.

La realizzazione dell’evento è stata possibile grazie alla sinergia di forze concomitanti (Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Comune, Provincia, Consiglio di Quartiere) e un impegno profuso da molti, ma l’alta valenza culturale di esso ripaga (decisamente e ampiamente) degli sforzi compiuti.

Info: Società Kairòs – Turismo, cultura, eventi

Tel. 0931-64694 / Fax 0931-66751 www.kairòs-web.com info@kairòs-web.com


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