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POLO NAUTICO: NUOVO INCIDENTE SUL LAVORO. UN RAGAZZO DI 21 ANNI CADE DA UN PONTEGGIO

Ancora un infortunio sul lavoro. Ancora una volta a Viareggio. Ancora una volta al Polo Nautico

di Letizia Tassinari - lunedì 4 agosto 2008 - 2658 letture

Ancora un infortunio sul lavoro. Ancora una volta a Viareggio. Ancora una volta al Polo Nautico. A distanza di poco più di un anno dalla morte di Joubert. A distanza di pochi giorni dal rinvio a giudizio per omicidio colposo dei responsabili della sua morte. Ieri mattina solo il destino ha voluto che l’incidente non fosse mortale.

Un operaio in appalto al Polo Nautico è caduto da un ponteggio, sbattendo la testa. Il ragazzo, siciliano di Palermo, residente nel Comune di Camaiore, è stato trasportato da un’ambulanza del 118 in codice medio grave al Pronto Soccorso dell’Ospedale Unico Versilia. Trauma cranico e la frattura di alcune vertebre la diagnosi. Per ora la prognosi è di circa trenta giorni. Un tonfo, sordo. Il ragazzo viene visto da tutti, in terra, svenuto in una pozza di sangue. Accanto un berretto blu, il suo. Immediati i soccorsi.

E immediato l’arrivo sul posto di Lamberto Pocai, segretario versiliese della Cgil Fiom, degli ispettori di Medicina del Lavoro e dell’Ispettorato. L’operaio e’ un dipendente di una ditta esterna, la Magia Ponteggi, che lavora in appalto al Polo Nautico per la AB Yacht del gruppo Fipa. Al momento dell’incidente stava lavorando su un ponteggio per la verniciatura di una barca quando ha perso l’equilibrio ed e’ caduto. Nessuno in un primo momento sa chi sia. Ne di dove sia. Le voci dei tanti che affollano il piazzale lo danno di cittadinanza rumena. Solo piu’ tardi si accerterà che il ragazzo è italiano, di Palermo. Dopo l’incidente, i lavoratori della Polo Nautico hanno intrecciato le braccia. Hanno proclamato uno sciopero di due ore e per altre due si sono riuniti in assemblea con i sindacati. “Non c’è formazione, non c’è sicurezza, non c’è cultura del lavoro- ha affermato Lamberto Pocai. “Le torrette predisposte all’esterno dell’imbarcazione pronta per la verniciatura non sono in sicurezza.” Questa volta non faremo sconti a nessuno – ha minacciato il sindacalista. ” Qualcuno si è appropriato di questa area, un’area importante, solo per arricchirsi personalmente ma d’ora in poi non lo potrà più fare, se non rispetterà le regole” Rispetto delle regole che si traduce nel rispetto della vita. Rispetto che è venuto a mancare nella logica del guadagno. A parlare questa volta sono gli stessi lavoratori. ” Si lavora senza sapere chi è quello accanto. Si lavora a cottimo, anche piu’ di dieci ore al giorno. E’ storia di pochi giorni fa quella di un ragazzo “licenziato” dopo due anni perchè si è rifiutato di lavorare l’undicesima ora del giorno”. Viareggio come la Cina. Storie da schiavismo. Cantieri navali con pochissimi dipendenti diretti alla produzione, qualcuno addirittura senza addetti, che lavorano con appalti, sub appalti e sub appalti dei sub appalti, affidati a ditte provenienti da ogni dove, spesso senza adeguate professionalità e senza una vera consistenza aziendale, con lavoratori talvolta al nero, immigrati ricattati, appalti scelti in base al criterio del costo più basso che poi significa salari più bassi, superamento smisurato degli orari di lavoro, trattamenti contrattuali non corretti, evasione contributiva. “Il lusso che si costruisce con la illegalità e con lo sfruttamento dei lavoratori – è questo il commento di Lamberto Pocai. Malgrado la morte di Joubert, i tanti , troppi, infortuni continuano ad accadere nel settore della nautica e i meno gravi, a volte, non vengono nemmeno denunciati. “Si continua a lavorare senza sicurezza, con una commistione di lavoratori diversi, imprese diverse e di responsabilità eluse. Sul piazzale del Polo Nautico sono arrivati il sindaco Luca Lunardini e il presidente della Provincia Stefano Baccelli per ascoltare i lavoratori e i loro rappresentanti che hanno lamentato la frammentazione delle competenze tra Consorzio del Polo nautico, aziende consorziate, appaltatori e fornitori che genera una oggettiva impossibilità nello stabilire responsabilità e competenze per la gestione dell’area. Basterebbe rispettare le regole. Lunardini si è impegnato a fare luce e “andare fino in fondo”. Baccelli ha chiesto “un incontro urgente tra Comune di Viareggio e i rappresentanti del Consorzio Polo Nautico, al fine di voltare pagina sulla sicurezza dell’area”. Su quanto accaduto oggi, l’autorità competente effettuerà i dovuti accertamenti – ha affermato il Presidente della Provincia - ma, da parte nostra, è necessario operare per trovare una soluzione concreta che faccia chiarezza sulle competenze sia in ordine alla filiera produttiva che alla responsabilità in materia di sicurezza”.Per ora la zona è stata transennata e posta sotto sequestro giudiziario da parte del Commissariato di Polizia di Viareggio. “Il testo unico sulla sicurezza prevede la chiusura del cantiere in caso di recidività – sottolinea Pocai. E qui la recidività è alla luce del sole: l’incidente mortale di Joubert risale al 23 febbraio 2007.

Letizia Tassinari


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