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I salari reali in Italia sono inferiori dell’8,7% a quelli del 2008

Il rapporto dell’organizzazione internazionale del lavoro è impietoso. Il 5 Aprile USB scende in piazza

di Redazione Lavoro - mercoledì 26 marzo 2025 - 615 letture

Recentemente, il rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) ha messo in evidenza una realtà disarmante: i salari reali in Italia sono inferiori di 8,7 punti rispetto al 2008.

Contratti al ribasso, precarizzazione del lavoro, crescente diffusione di contratti a tempo determinato, ultra-flessibilità del mercato del lavoro: le aziende Italiane non hanno dovuto reinvestire un centesimo dei loro profitti e la maggior produttività è stata ricavata solo abbassando diritti e salari di chi lavora. Questo USB lo sta denunciando da tempo.

I dati Ilo semplicemente certificano quello che tutti sanno da tempo ed evidenziano inoltre che la crisi salariale ha colpito in modo disuguale le diverse fasce della popolazione. I lavoratori più giovani, le donne e coloro che provengono da contesti svantaggiati sono stati particolarmente colpiti. Il disastro del salario in Italia è sotto gli occhi di tutti, mina la coesione sociale ed impedisce nei fatti il rilancio del paese.

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Salari

Governo ed imprese sono oggi direttamente responsabili della crisi salariale. Servono misure urgenti per l’occupazione ed il miglioramento della condizione lavorativa di questo paese; servono investimenti su infrastrutture, vanno incentivati gli investimenti per l’innovazione tecnologica e soprattutto bisogna assumersi la responsabilità di modificare una volta per tutto il sistema contrattuale che vige nel nostro paese; questo, guarda caso, è stato introdotto proprio alla fine del 2008, attraverso la stipula di un accordo fra Confindustria e Cgil Cisl e Uil che è diventato poi la base di rinnovo di tutti i contratti nazionali in Italia. Un meccanismo abominevole e complice che oggi la nostra organizzazione rigetta completamente.

Mentre tutta l’Europa, compreso il nostro Governo, pensa al riarmo attraverso i soldi pubblici, la vergogna del rapporto Ilo è solo un ulteriore tassello su cui costruire una battaglia priva di ambiguità.

Rinnovare i contratti, aumentare salari e pensioni, finirla con le inutili spese militari. Il riarmo non serve a nessuno se non a garantire i profitti delle imprese.

USB il 5 aprile sarà in Piazza S.S. Apostoli in una grande iniziativa pubblica con 1000 delegati e delegate da tutta Italia. Abbassate le armi, alzate i salari!

Unione Sindacale di Base


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