Lentini: il furto del defribillatore in piazza Umberto

Quando ti riprenderai nobilissima Leontinoi? Già sapevamo che lo stato di salute - in ogni settore, anche psicologico - della nostra Lentini fosse alquanto precario e tendente al nulla. Orbene abbiamo avuto un altro terribile segnale:
IL FURTO DEL DISPOSITIVO DI DEFIBRILLAZIONE POSTO IN PIAZZA UMBERTO.
Tale dispositivo era stato donato dal Movimento 5 Stelle in seno al progetto "Lentini Turistica Cardio Protetta" in modo da aiutare chi si fosse trovato in evidente pericolo per patologie afferenti al cuore.
Un grande gesto d’amore che miserabili "cittadini" (li vogliamo ancora chiamare così?) hanno rovinato rubandolo. Imbecilli non capite che avete privato la collettività, e quindi anche voi, di uno strumento preziosissimo per la salute di tutti noi? Uno strumento che sarebbe stato utile anche per voi nel malaugurato scenario di una possibile crisi cardiaca pericolosa per la vostra salute? Lo avete capito idioti questo oppure siete così meschini che vi piace il danno per il danno?
Lentini e lentinesi abbiamo capito a che punto siamo arrivati? Abbiamo cognizione che la bella Leontinoi "urbs nobilissima" d’antan non esiste più? Qui abbiamo subito una mutazione alla Jonesco da cittadini realmente amanti della propria patria a non cittadini che se ne fottono della medesima. Il motto "urbs nobilissima" è oramai uno sbiadito ricordo della grande Leontinoi che fu. Ora la realtà è degrado, miseria, indifferenza, nullità, strafottenza, misoginia, egocentrismo e tanto altro ancora. Tanto altro ancora di negativo…
Qui si è prodotto un corto circuito fra classe politica, ceti rappresentativi e cittadini che ha causato tale disastro senza fine. I politici, insomma… si interessano del proprio orticello e non hanno alcun interesse generale (come avrebbe chiosato Enrico Berlinguer nella famosa intervista a Repubblica del 1977). Sono in realtà ominicchi senza parte e sembrano scappati di casa. Poi abbiamo i ceti che dovrebbero rappresentare il meglio di Lentini. Poi scopriamo che vanno per il piccolo/piccolissimo cabotaggio tanto per vedere cosa c’è da arraffare. Dovrebbero costruire la futuribilità della città. Invece, frugano briciole di potere e sono collusi spesso e volentieri con il ceto politico. Infine, i cittadini menefreghisti, pronti al lamento privato, non dimostrano nessun amore per la loro città, vivacchiamo in un’atmosfera di puro declino. Nessun cittadino sente di amare la sua Leotinoi. Anzi pure lui approfitta del marcio sempre più evidente. In breve, tre entità che pescano nella melma a cui è ridotta Lentini.
Possibilità che ci si possa riprendere? Al fondo non c’è fine. Siamo tutti miserabili. Stiamo recitando una commedia squallida e grottesca. Lentini una città che non c’è più. Una comunità che è andata a farsi benedire. Regna solo il nulla. Punto.
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