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Lentini - CRONISTORIA di un "Virtuoso" Fallimento...

L’interessantissima cronistoria postata su Facebook dal consigliere comunale Dott. Ugo Mazzilli che al momento sembra essere uno dei pochi che riesce con le proprie denunce a far sapere ai cittadini Lentinesi quello che succede dentro il palazzo che di vetro doveva essere, ma diventato di vetro solo per la fragilità e di piombo per la trasparenza.

di Giuseppe Castiglia - mercoledì 26 febbraio 2014 - 7032 letture

Tratto dal post che il dott. Mazzilli ha messo su Facebook per informare i cittadini.

UNA BREVE MA INTERESSANTE CRONOSTORIA PER CHI SCONOSCE GLI EVENTI CHE HANNO CONDOTTO AL PIGNORAMENTO DELLE RISORSE ECONOMICHE COMUNALI E PER FARSI UN’IDEA DI CHI POSSANO ESSERE LE RESPONSABILITA’ DEL GRAVE DANNO ERARIALE.

Il debito risale a tanti anni addietro per l’esproprio di terreni di proprietà dell’avv. De Geronimo operato dal Comune di Lentini. Il proprietario dei terreni presentò però ricorso per farsi rideterminare il prezzo dell’esproprio e la sentenza IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA che ne rideterminò il nuovo prezzo fu emanata, per la lentezza della giustizia, soltanto nel 2008.

Il Comune aveva quindi l’obbligo già nel 2008 (Mangiameli venne eletto sindaco per i primi 5 anni nel 2006 e per i successivi 5 anni nel 2011) d’allacciare immediatamente un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per saldare l’ingente debito.

Il Comune non solo non allacciò il mutuo ma fece trascorrere altri 5 anni prima di farlo riconoscere come debito fuori bilancio dal consiglio comunale, mentre inesorabilmente lievitavano ulteriori interessi che facevano aumentare l’iniziale sorte capitale. Nel frattempo e precisamente nel 2012 lo Stato emanò un decreto per salvare i Comuni in difficoltà finanziaria. In sostanza lo Stato decise d’anticipare le somme occorrenti per saldare i debiti esigibili e il Comune di Lentini non vi inserì il debito De Geronimo proprio perchè non l’aveva fatto riconoscere come debito fuori bilancio e perciò esigibile.

Questo avvenne soltanto un anno dopo, il 16 dicembre del 2013, ma come è noto a tutti il Comune non riuscì ugualmente ad allacciare il mutuo poichè il funzionario addetto, così come afferma la stessa Cassa Depositi e Prestiti di Roma con la sua nota del 15/01/2014, inviò la documentazione necessaria per allacciare il prestito soltanto il 19 dicembre 2013 alle ore 13:11:42, cioè il giorno dopo la chiusura degli sportelli telematici del 18 dicembre 2013.

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documento della Cassa Depositi e Prestiti
Ecco il documento della Cassa Depositi e Prestiti che prova inconfutabilmente il ritardato invio da parte del comune della documentazione necessaria per l’allacciamento del mutuo che avrebbe evitato il pignoramento degli stipendi dei dipendenti comunali.

L’avv. De Geronimo nel frattempo aveva pignorato, tramite il Giudice Esecutore, le somme presenti nelle casse comunali poichè il CTU si accorse che il Comune aveva pagato delle fatture non rispettando il loro ordine cronologico e questa anomalia fece scattare il pignoramento e il blocco degli stipendi dei dipendenti comunali che, in quella occasione, fu solo momentaneo probabilmente perchè eravamo nel periodo natalizio.

Oggi come abbiamo appreso il blocco è diventato definitivo a seguito della sentenza del Tribunale datata 24/02/2014 per cui adesso, oltre ai dipendenti comunali, ne piangeranno le conseguenze gli operatori ecologici e tutti i lavoratori delle ditte che svolgono servizi essenziali per il Comune e non per ultimi i cittadini che si ritroveranno tra spazzatura e caos nonostante le tasse e i tributi pagati.

LA VERA STORIA DE GERONIMO E’ UN PO’ LUNGA, MA INTERESSANTE DA LEGGERE.

Il Comune di Lentini nel 2008 fu condannato con sentenza immediatamente esecutiva, emanata della Corte d’Appello di Catania, a risarcire all’avv. De Geronimo la differenza monetaria dovuta per dei terreni che gli erano stati espropriati alla fine degli anni ’80.

Il Consiglio Comunale di Lentini seppe del debito De Geronimo ammontante a circa 4.200.000 euro (2.900.000 di sorte capitale + 1.300.000 d’interessi) soltanto il 21/12/2012 quando l’argomento fu inserito all’ordine del giorno di quella specifica seduta consiliare. Interessi che al 2008, cioè quando pervenne la sentenza al comune, erano all’incirca 700.000 euro e che in 5 anni di amministrazione Mangiameli (2008-2012) raggiunsero la considerevole cifra di 1.300.000 euro, poiché il mancato pagamento del debito iniziale ne favorì la maturazione per ogni anno di ritardo.

Il 21/12/2012 il consiglio comunale non arrivò a esitarlo e la riunione consiliare fu aggiornata l’indomani sera come seduta di proseguimento, per la quale sarebbero stavolta bastati solo otto consiglieri comunali, sui venti assegnati, sia per aprirla che per deliberare.

Nella seduta di proseguimento del 22/12/2012 rispondemmo all’appello diciassette consiglieri comunali poiché ne mancavano tre sin dall’inizio (Bosco Saverio, Cormaci Marcello e Narzisi Francesco) e stranamente, dopo aver esitato la delibera consiliare n. 84/2012 e ancor prima di discutere e votare la successiva delibera consiliare n. 85/2012, riguardante il corposo debito De Geronimo, i presenti ci riducemmo a undici poiché in un sol colpo abbandonarono l’aula senza spiegazione alcuna ben sei consiglieri comunali di maggioranza (Galatà Gabriele, Barretta Salvatore, Nicotra Nazareno, Brancato Ciro, Inserra Filadelfo e Tocco Filadelfo) e quando ci accingemmo a votare l’esigibilità del debito De Geronimo ci riducemmo dapprima a nove consiglieri comunali giacché altri due consiglieri comunali abbandonarono l’aula motivandone la decisione (Battiato Stefano, Pollicino Pino) e poi definitivamente a sette (sarebbero bastati otto consiglieri per continuare la seduta e quindi votare) allorquando presero la stessa decisione altri due consiglieri comunali (Portal Biagio e Di Giorgio Angelo).

Il Presidente del Consiglio Comunale dichiarò quindi chiusa la seduta per mancanza del numero legale e, da allora, il debito De Geronimo non fu più riportato in consiglio comunale, nonostante le innumerevoli sollecitazioni fatte dallo scrivente in successive sedute consiliari, durante alcune conferenze dei capigruppo e infine con una nota indirizzata al Presidente del Consiglio, sottoscritta anche da altri quattro consiglieri comunali di opposizione (Saverio Bosco, Stefano Battiato, Pino Pollicino e Rosario Vacanti).

Intanto nel 2013 lo Stato emanò il cosiddetto “Decreto Salva Comuni”, portato a termine per aiutare i Comuni in difficoltà finanziarie tramite l’anticipazione delle somme necessarie per onorare solo i debiti esigibili, per cui il Comune di Lentini non riuscì ad inserirvi il debito De Geronimo poiché il consiglio comunale il 22/12/2012, come anzidetto, non riuscì a renderlo esigibile per mancanza del numero legale ed anche perché l’argomento non fu più proposto dall’amministrazione comunale e dal presidente del consiglio all’ordine del giorno dei successivi consigli comunali. Mancato riconoscimento che alla fine del 2013 contribuì assieme al pagamento di fatture senza averne rispettato l’ordine cronologico (il dirigente dr. Giuseppe Battiato in un primo momento si rifiutò, comunicando al sindaco le motivazioni del suo diniego per poi acconsentire su specifico ordine di servizio del 1° cittadino, tra queste fatture si annovera quella relativa ai bassorilievi di Socrate e Gorgia e un’altra relativa ad un ex assessore presente nella precedente sindacatura Mangiameli) a far emettere al Giudice Esecutore del Tribunale di Siracusa un’Ordinanza con la quale si congelavano le casse comunali sino al soddisfo dell’ingente debito.

All’Ordinanza del Giudice Esecutore però non seguì l’opposizione nei termini previsti dalla legge, nonostante la d.ssa Nigroli dell’Ufficio Legale comunale avesse scritto al Sindaco che bisognava presentarla entro 20 giorni pena il pignoramento delle somme depositate nella tesoreria comunale, ivi comprese quelle destinate a pagare gli stipendi dei dipendenti comunali e dei prestatori d’opera dei servizi essenziali per la Città.

Il paventato pignoramento, effettivamente, arrivò puntuale per cui l’amministrazione solo il 12/12/2013, cioè un anno dopo l’infruttuosa seduta consiliare del 22/12/2012, si premurò di riportare in aula il debito De Geronimo per il suo riconoscimento come debito fuori bilancio, che avvenne con la delibera consiliare n. 64/2013.

Il 16/12/2013 fu invece portata all’attenzione del Consiglio Comunale quella riguardante la contrazione del mutuo con delibera consiliare n. 69/2013 assieme al bilancio di previsione per l’anno 2013 con delibera consiliare n. 68/2013.

In questa seduta consiliare fu prima approvato il bilancio di previsione 2013 e poi la contrazione del mutuo, per cui agli uffici comunali preposti non rimaneva che inviare tutta la documentazione necessaria per contrarre il prestito con la Cassa Depositi e Prestiti per la sola sorte capitale (2.900.000 euro) giacché gli interessi (1.300.000 euro) andavano inseriti nel bilancio 2013.

Quest’ultima operazione finanziaria ricordo avvenne tramite un emendamento a firma di alcuni consiglieri di maggioranza (l’emendamento è allegato alla delibera consiliare n. 68/2013), la cui dubbia esigibilità fu immediatamente rilevata dal Coordinatore del Settore finanziario, dr. Giuseppe Battiato, e dai tre Revisori dei Conti i quali si riservarono d’inoltrare tutta la documentazione alla Corte dei Conti qualora entro il 31/03/2014 non fosse stata verificata la sussistenza dell’equilibrio di bilancio (entrambi i pareri sono allegati alla delibera consiliare n. 68/2013).

A distanza di un mese dall’approvazione delle suddette delibere nn. 68 e 69/2013 apprendemmo che la CDP, con nota del 15/01/2014, aveva comunicato al Comune di Lentini il rigetto del prestito poiché il funzionario comunale addetto aveva trasmesso online la documentazione richiesta soltanto il 19/12/2013 alle ore 13:19:42, cioè il giorno dopo la chiusura della CDP per fine attività annuale.

I dipendenti comunali intanto riuscirono a riscuotere gli stipendi di dicembre 2013 e gennaio 2014 per la sospensiva operata dal nuovo Giudice Esecutore, nominato in vece del suo predecessore, mentre il sindaco sin da subito sostenne che la predetta sospensiva la ottenne grazie alla sua intercessione nei confronti del Presidente del Tribunale di Siracusa, affermazione che propose persino nella seduta consiliare pubblica del 18/02/2014.

Il pignoramento definitivo delle somme depositate nella tesoreria comunale divenne però efficace con la sentenza emessa dal Tribunale di Siracusa in data 24/02/2014.

In definitiva se l’amministrazione comunale guidata da Alfio Mangiameli avesse ottemperato alla sentenza già nel lontano 2008, certamente oggi 300 famiglie tra dipendenti comunali e prestatori d’opera di servizi essenziali per la Città non sarebbero rimaste senza stipendio.

Se fossi stato io il sindaco sicuramente avrei evitato le fiction, avrei preferito dire le cose come realmente stanno, avrei chiesto scusa ai dipendenti e alla città intera e, se non fossi stato capace di trovare una soluzione adeguata, avrei rassegnato le dimissioni.

Con ogni probabilità non avrei riacquistato ugualmente credibilità tra la gente ma, quantomeno, avrei messo a tacere la mia coscienza.

Le giuste rimostranze dei dipendenti comunali e di tutti gli altri prestatori di servizi essenziali, le tante inesattezze volutamente profferite per creare ulteriore confusione e, non per ultime, le recenti sceneggiate alla napoletana hanno accelerato in me, per la carica istituzionale rivestita, l’obbligo di relazionare in modo circostanziato la Procura della Corte dei Conti, la Procura della Repubblica di Siracusa e sua Eccellenza il Signor Prefetto di Siracusa affinché accertino o no danni erariali e responsabilità penali.


08 marzo 2014 CGIL - FEDERAZIONE LAVORATORI FUNZIONE PUBBLICA Comune dI Lentini.

L’INERZIA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ha determinato il blocco dei pagamenti di qualsiasi somma da parte del Tesoriere e, quindi, una situazione di pesante disagio per i dipendenti a causa del mancato pagamento degli stipendi e per i cittadini che giorno dopo giorno sono costretti a subire la ridotta erogazione dei servizi.

Con ricorso del 3 giugno 2010 il creditore ha chiesto al G.E. di determinare la modalità di esecuzione della sentenza n.1083 del 9 settembre 2008 con la quale la Corte di Appello di Catania aveva determinato l’indennità di espropriazione e di occupazione d’urgenza spettante al creditore.

Il CTU determinava l’importo dovuto dal Comune di Lentini, alla data del 27 aprile 2012, in 4.169.000,00 euro e con ordinanza del 20 luglio 2012 veniva incaricato di stipulare un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per conto del Comune.

Solo il 21 dicembre 2012 l’amministrazione pone all’ordine del giorno del Consiglio Comunale la deliberazione di riconoscimento del debito fuori bilancio (condizione necessaria per accedere al Mutuo) e detta deliberazione non viene approvata per sopravvenuta mancanza del numero legale dei Consiglieri presenti. Venuto a mancare il numero legale dei consiglieri, la seduta, per legge, viene aggiornata alle ventiquattro ore successive con all’ordine del giorno lo stesso argomento. Anche il 22 dicembre 2012 la deliberazione non viene approvata per sopravvenuta mancanza del numero legale. Pertanto, in mancanza del riconoscimento del debito fuori Bilancio il mutuo non poteva es-sere stipulato.

Con Ordinanza del 28/08/2013, stante l’allegazione da parte del creditore di provvedimenti emessi dal Comune per spese non essenziali e liquidate senza rispettare l’ordine cronologico dei pagamenti, il CTU veniva incaricato di accertare il venire meno del vincolo di impignorabilità degli stipendi e dei servizi essenziali.

Il 6 dicembre 2013 il CTU, dopo aver senza alcun esito sollecitato il Comune all’adozione dei provvedimenti necessari alla contrazione del mutuo, provvedeva a dare attuazione alla predetta Ordinanza diffidando il Tesoriere a mettere a disposizione tutte le somme depositate, con conse-guente paralisi della gestione finanziaria del Comune stesso e il mancato pagamento degli stipendi e delle tredicesime il 18/12/2013.

Il 12 dicembre 2013 il Consiglio comunale approva la deliberazione del riconoscimento del debito fuori bilancio. Il 16 dicembre il consiglio comunale approva il Bilancio di previsione 2013 e il 17 dicembre inizia la procedura per la contrazione del mutuo al fine di dare esecuzione alla sentenza della Corte di Appello e liquidare il creditore.

Il G.E con Ordinanza del 23 dicembre 2013 – qualificando l’atto depositato dal Comune di Lentini come istanza e non come opposizione agli atti esecutivi – dispone la sospensione fino al 20 gennaio 2014 dell’Ordinanza del 21/10/2013 e ordina al Tesoriere del Comune di liberare le somme di cui alla deliberazione n.122 del 22/06/2013 e il 27 dicembre il Tesoriere procede al pagamento di stipendi e tredicesime.

Il 31 dicembre 2013 la Cassa depositi e prestiti nega il mutuo al Comune di Lentini con la motivazione che la richiesta di mutuo è pervenuta in ritardo. Il G.E con Ordinanza del 24 febbraio 2014 ha disposto - “ stante la lunga inerzia dell’Amministrazione comunale ai solleciti per l’adozione dei provvedimenti necessari alla contrazione del Mutuo e dall’altra che il Comune ha pagato spese non essenziali violando l’ordine cronologico “

- il pignoramento di tutte le somme che perverranno in Tesoreria e il deposito presso la Cassa Deposito e Prestiti fino alla concorrenza della somma dovuta dal Comune(4.169.000,00 euro) con conseguente paralisi della gestione finanziaria del Comune stesso e il mancato pagamento degli stipendi il 27/02/2014 .

Ribadiamo la certezza che il mancato pagamento per sei/sette mesi del salario dei lavoratori comporta una situazione esplosiva ai fini dell’ordine pubblico e

CONSTATATA LA TOTALE INERZIA DELL’AMMINISTRAZIONE, FACCIAMO APPELLO AL CREDITORE AFFINCHÉ FACCIA DI TUTTO PER SBLOCCARE IL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI DEI DIPENDENTI, I QUALI DI QUESTA SITUAZIONE SONO SOLO VITTIME IMPOTENTI, CIO’ AL FINE DI RIDARE SERENITÀ ALLE FAMIGLIE DEI LAVORATORI,DAL CANTO NOSTRO CI IMPEGNEREMO A VIGILIARE E SOLLECITARE L’ AMMINISTRAZIONE AFFINCHE’ APPRONTI GLI ATTI NECESSARI ALL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO E ALLA RICHIESTA DI MUTUO RISOLVENDO IN VIA DEFINITIVA LA QUESTIONE.

Il segretario aziendale F.TO Angelo Magnano


09 Marzo 2014 - IL COMUNICATO dell’avv. GIUSEPPE DE GERONIMO: “SIAMO DISPONIBILI A PERMETTERE IL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI DI FEBBRAIO”

Leggiamo il documento dei consiglieri comunali di maggioranza del comune di Lentini, pubblicato sul sito internet “Info Alternativa”, al quale riteniamo di dover necessariamente rispondere, per evidenziare la realtà dei fatti. Rispondiamo anche all’appello rivoltoci dal sig. Angelo Magnano della CIGL che leggiamo sul sito “La Nota 7”.

Nel loro comunicato i consiglieri comunali “esprimono assoluta vicinanza e solidarietà agli impiegati del Comune” e affermano di non avere “alcuna responsabilità nella formazione del debito che risale a decenni” e di provare “stupore” per la decisione del Giudice dell’esecuzione del Tribunale di Siracusa che ha dichiarato il Comune decaduto dal vincolo dell’impignorabilità delle somme destinate al pagamento degli stipendi e degli altri servizi essenziali.

La solidarietà espressa appare in tutta evidenza tardiva e infondata. Infatti, la responsabilità della grave situazione attuale è da attribuire non solo all’amministrazione che sostengono, ma anche a loro stessi. La sentenza che ha riconosciuto il nostro credito è stata emessa dalla Corte d’Appello di Catania il 9.9.2008 e notificata al Comune di Lentini il 15.12.2008 e il nostro credito deriva da espropriazioni di venticinque anni fa. Avverso la predetta sentenza il Comune di Lentini ha proposto ricorso per cassazione.

La Corte d’Appello di Catania esaminato il predetto ricorso e il nostro controricorso ha rigettato la richiesta di sospensiva dell’ente, ritenendo che non sussistessero valide ragioni per accogliere la richiesta. In presenza della predetta sentenza esecutiva, costituiva un obbligo giuridico dell’ente procedere al riconoscimento del debito fuori bilancio e alla stipula del mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.

Non essendo questo avvenuto, nel 2010 siamo stati costretti a promuovere una procedura esecutiva.

Malgrado ciò, l’amministrazione è rimasta inerte e solo nel dicembre del 2012 il Consiglio Comunale si è riunito per deliberare il riconoscere tale debito, ma ciò non avveniva per mancanza del numero legale.

In quell’occasione mancavano ben otto dei dodici consiglieri che costituiscono la maggioranza.

La mancata approvazione del debito fuori ha precluso la possibilità per il comune di attingere alle risorse previste dal d.l. 35/2013.

Frattanto, il Comune di Lentini, ai sensi dell’art. 159 del d.lgs. 267/2000, ha adottato le delibere per dichiarare impignorabili le somme destinate al pagamento degli stipendi e degli altri servizi essenziali.

Senonché, la Corte Costituzione con la sentenza del 18.6.2003 n. 211 aveva dichiarato che il vincolo di impignorabilità cessa, se il creditore emette mandati a titolo diversi da quelli vincolati, senza seguire l’ordine cronologico delle fatture così come pervenute per il pagamento.

Con tale sentenza, la Corte Costituzionale ha ritenuto giustificato il vincolo, ma ha rilevato che esso cessa se gli amministratori comunali in presenza di debiti, sostengano altre spese, ignorando le legittime aspettative dei creditori che attendono di essere soddisfatti.

Questo è quello che è avvenuto e il Giudice dell’esecuzione non ha potuto far altro che prenderne atto.

D’altra parte, è sufficiente esaminare le determine pubblicate sul sito del Comune di Lentini per rendersi conto delle decisioni adottate dall’amministrazione per le spese non essenziali spesso voluttuarie (es. 5.2.13 n. 20 animazione per il Carnevale 2013; 15.3.13 n. 47 affitto di un palco per la festa di San Giuseppe; 29.3.13 n. 63 contributo per torneo di calcio; 5.4.13 n. 66 spese per serate danzanti; 16.4.13 affitto palco per festa patronale; 23.4.13 contributo per Trofeo Sant’Alfio; 13.6.13 n. 113 per attività ricreative; 31.7.2013 n. 144 per la costruzione di un rifugio per cani e gatti).

Non comprendiamo, pertanto, lo “stupore” dei Consiglieri di maggioranza che dimostrano, in questo modo, di non essere a conoscenza degli atti compiuti dall’amministrazione che sostengono.

Nel frattempo, non avendo ricevuto nulla dal Comune di Lentini, il 4.2.2014 abbiamo notificato un nuovo atto di citazione, chiedendo al Tribunale di Siracusa di condannare il Comune di Lentini a pagare gli interessi sulla consistente somma maturata a titolo di interessi, circa € 1.400.000,00, ai sensi dell’art. 1283 c.c..

Consapevoli del disagio creato dalla procedura, abbiamo tentato di raggiungere una transazione con il Comune di Lentini, volta a definire la controversia. Apprendiamo, leggendo le dichiarazioni rese dal Sindaco Mangiameli che il Comune, in caso di accoglimento del ricorso per cassazione, auspica di risparmiare circa € 900.000,00, sull’importo di € 4.300.000,00.

Ovviamente, ancorchè la Corte d’Appello abbia rigettato la sospensiva, non abbiamo certezze sull’esito del giudizio in Cassazione. Come riteniamo che non ne dovrebbe avere il Comune di Lentini.

Per questo abbia proposto una transazione che prevedeva di sopportare in maniera equa l’incerto esito del giudizio.

Essa prevedeva: 1) la riduzione di € 450.000,00 del credito riconosciuto dalla Corte d’Appello, portandolo da € 4.300.000,00 a 3.850.000,00; 2) la disponibilità a ricevere il pagamento con le modalità e nei tempi proposti dal Comune di Lentini, purchè ragionevoli (non possiamo attendere altri venticinque anni), con rinunzia agli ulteriori interessi che frattanto inevitabilmente maturerebbero; 3) la rinunzia alle spese della procedura esecutiva, salvo il pagamento a carico del Comune di Lentini del saldo dovuto al CTU; 4) la rinuncia al nuovo giudizio per il pagamento degli interessi sugli interessi maturati.

In fin dei conti, riteniamo che la proposta sia estremamente conveniente per il comune, ma nessuna risposta ci è fino ad ora pervenuta. Ovviamente riteniamo di non poter fare più di tanto.

Alla luce di quanto esposto le dichiarazioni dei consiglieri comunali di maggioranza ci sembrano a dir poco ingiustificate.

Piuttosto, leggiamo il comunicato della CGIL a firma del sig. Angelo Magnano, pubblicato sul sito internet “la Nota 7”, con il quale viene fatto un puntuale resoconto di quanto accaduto e viene rivolto “appello al creditore affinché faccia di tutto per sbloccare il pagamento degli stipendi dei dipendenti “. Con senso di responsabilità e consapevoli delle esigenze dei dipendenti, riteniamo di dover accogliere tale richiesta e provvederemo a chiedere al Giudice dell’esecuzione del Tribunale di Siracusa di autorizzare il pagamento degli stipendi di febbraio.

Ciò nella speranza che nel frattempo possa giungersi ad una serena e ragionevole definizione della questione.

Avv. Giuseppe De Geronimo

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Piazza Umberto - Lentini SR
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Dal tribunale di Siracusa 1
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Dal tribunale di Siracusa 2
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Dal tribunale di Siracusa 3

Video Tratti da LaNotizia.tv

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- Ci sono 1 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Mancano le cause scatenanti... per me che non c’ero....
27 febbraio 2014, di : Rossana Zerega

Mi piacerebbe risalire e sapere le motivazioni, sicuramente dovute a qualche intervento urbanistico, dell’esproprio... all’origine sta infatti credo una scelta di espansione urbana e sarebbe interessante saperne la genesi, se la stessa fu attuata, con quali esiti e se si era al corrente nell’operazione dei costi necessari all’esproprio e per quali previsti "rientri" e benefici economici attesi (di sviluppo, lavoro ecc) per l’intera comunità. Cioè, almeno il gioco valse la candela? Stante il disastroso atteggiamento successivo.... E si potrebbe avere (scusate forse molti ne sono al corrente ma a me manca questo aspetto della ricostruzione dei fatti) risposta in merito? Ne è stata affrontata la tematica al Cons Comunale? Affranta Rossana Zerega che sperava da due anni con l’Adesione alla Delibera Comunale Rifiuti Zero e il gran lavoro svolto di programmazione per la differenziata a Lentini, di poter arrivare dopo lo start up a maturare risorse da destinare in primis alla 6a ora per gli Operatori Ecologici, stante una migliore utilizzazione delle risorse in esubero, con la apertura indispensabile del neo-Centro Comunale di Raccolta CCR. Anche la lentezza in questo provvedimento che attendeva da tempo avrebbe mitigato un poco almeno quel settore, e progressivamente anche le tasche dei cittadini.... siamo ancora in tempo? Occorre piu che mai il concorso di tutti. Doverosamente e comunque... io ho lavorato per due anni senza alcun riconoscimento. Ma almeno sarebbe stato un dare l’esempio... oggi neppure la soddisfazione di lasciare un segno per il lavoro svolto? Un peccato davvero... possiamo ancora farcela?
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