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Il New Jersey abolisce la pena capitale

Il New Jersey, che non ha effettuato alcuna esecuzione dal 1963, diventa così il 14° Stato in cui la pena capitale viene abolita. In tutti gli Stati Uniti ci sono state 53 esecuzioni nel 2006, la cifra più bassa da dieci anni e che quest’anno dovrebbe essere ancora inferiore.

di Thierry Abdon AVI - giovedì 20 dicembre 2007 - 2520 letture

C’è una buona notizia: da giovedì 13 dicembre 2007 il New Jersey è diventato il primo Stato americano ad abolire la pena di morte, da quando nel 1976, la Corte suprema ha ristabilito la pena capitale. L’Assemblea del New Jersey, a maggioranza democratica, si è pronunciata con 44 voti contro 36 per la sostituzione della pena di morte con l’ergastolo, senza possibilità di libertà condizionata per le persone riconosciute colpevoli dei crimini più gravi.

Il testo era già stato approvato lunedì dal senato del New Jersey e dovrebbe essere sottoposto nei prossimi giorni alla firma del governatore democratico Jon Corzine, avversario della pena di morte.

Il New Jersey, che non ha effettuato alcuna esecuzione dal 1963, diventa così il 14° Stato in cui la pena capitale viene abolita. In tutti gli Stati Uniti ci sono state 53 esecuzioni nel 2006, la cifra più bassa da dieci anni e che quest’anno dovrebbe essere ancora inferiore.

"Per la prima volta in quaranta anni i rappresentanti eletti di uno Stato americano importante, dicono definitivamente no alla pena capitale", ha sottolineato David Fathi, direttore del dipartimento degli Stati Uniti nell’ambito dell’Associazione dei Diritti dell’Uomo Human Rights Watch. "E’ un’indicazione dell’avversione crescente che riguarda la pena di morte negli Stati Uniti”.

L’Iowa (centro) e la Virginia dell’ovest (est degli Stati Uniti) sono gli ultimi stati ad aver votato a favore dell’abolizione della pena di morte nel 1965.

Secondo il centro d’informazione sulla pena di morte, il numero di condanne a morte si è abbassato del 60% tra il 1999 ed il 2006. I casi di condannati a morte e poi successivamente scagionati da analisi del DNA, hanno aumentato i timori di errori giudiziari, e inoltre si nutrono forti dubbi sul carattere dissuasivo della pena capitale.

Secondo un sondaggio pubblicato martedì 11 Dicembre 2007, il 78% degli elettori del New Jersey era favorevole al mantenimento della pena di morte per i serial killer o gli assassini di bambini, ma per gli altri omicida, il 52% voleva l’ergastolo senza possibilità di libertà condizionata.

I dibattiti sono stati molto vivaci tra avversari e partigiani della pena di morte. "Osservate il sud degli Stati Uniti, dove le esecuzioni di condannati sono frequenti, il tasso di criminalità non è diminuito, al contrario ", ha ribadito Christopher Bateman, un repubblicano che ha votato per l’abolizione, contrariamente alla maggior parte degli altri deputati del suo partito. “Queste disposizioni saranno a vantaggio di criminali e di omicida" , ha sottolineato da parte sua Richard Merkt, repubblicano, mentre una parlamentare, Marcia Karrow, repubblicana anche lei, ha lungamente evocato "i mostri che hanno assassinato i miei elettori".

La decisione del New Jersey è stata presa in un momento in cui, negli Stati Uniti l’argomento è in pieno dibattito. La Corte suprema deve decidere se l’iniezione mortale, che può essere estremamente penosa e dolorosa quando viene mal somministrata, possa rientrare tra i trattamenti "crudeli ed inconsueti" proibiti dalla Costituzione. La decisione è attesa entro luglio 2008. Le esecuzioni di fatto sono sospese dal 25 settembre, data in cui la Corte suprema ha annunciato che si sarebbe occupata delle problematiche relative all’iniezione mortale.


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