IL DIRITTO DEI CONSUMATORI AL CAMBIO DI ASSEGNI NON DEV’ESSERE LESO DALLE BANCHE

Lo “ SPORTELLO DEI DIRITTI “ della Provincia di Lecce, la cui delega è stata assegnata all’Assessore Carlo Madaro, interviene a seguito delle denunce sporte da alcuni cittadini che si sono visti negare il diritto al cambio di assegni “non trasferibili” da parte di filiali delle stesse banche emittenti e per piccole somme. L’ingiustizia è tanto più palese in virtù del fatto che solo i possessori di conti correnti bancari hanno la possibilità di vedere incassato l’assegno.
Chi invece non intrattiene rapporti con le banche è costretto, suo malgrado, ad aprire un rapporto bancario per quello strettissimo periodo dell’incasso dell’assegno, evidentemente solo a vantaggio dell’istituto di credito con altissimi costi di gestione e chiusura. Questo almeno secondo la Banca Popolare di Novara, filiale di Lecce, che ha respinto il diritto di due cittadini che per puro caso, si sono ritrovati in contemporanea a fronteggiare il risoluto diniego degli addetti e del direttore di banca che si rifiutavano di pagare gli assegni adducendo la mancata conoscenza personale e l’assenza di un conto corrente presso la stessa banca, pur in presenza di un valido documento d’identità e di persone disponibili ad attestarla. Neanche l’intervento di una pattuglia della P.S. ha ammorbidito le posizioni degli addetti alla banca. Ed allora i due cittadini hanno ben pensato di sporgere formale denuncia contro l’ingiustificato, incomprensibile comportamento, dopo essersi rivolti a questo “Sportello”.
Lo “Sportello dei diritti” ha già avviato le procedure per informare del gravissimo episodio la “Banca d’Italia” e l’ABI, per risolvere questo annoso problema che vede coinvolti gli indifesi cittadini e si attiverà affinché sia disposto l’immediato pagamento di quanto dovuto. Lecce, 21 febbraio 2006 L’Assessore al “Mediterraneo” con delega allo “Sportello dei Diritti” Carlo Madaro
www.provincia.le.it SPORTELLO DEI DIRITTI SERVIZI IMMIGRAZIONE SALENTO viale Marche n° 17 73100 LECCE tel.e fax 0832/342703 - e mail: c.madaro@libero.it
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sono un insegnante precaria. Oggi 4/4/06 mi sono recata in banca ,per il cambio di un assegno di disoccupazione ,come tutti gli anni.Allo sportello solito della(Cassa Di Risparmio Della Spezia Agenzia AG:C)l’impiegata si rifiutava di cambiare l’assegno dicendo che non aveva più la convenzione . L’assegno è non trasferibile P/C Sede INPS LA Spezia ,Istituto Centrale Banche Popolari, emesso Roma 23/03/06,Beneficiario Pecori Maria Paola.Come è possibile che una banca rifiuti il pagamento di un ente previdenziale come l’INPS.Cosa devo fare per riscuoterlo? In attesa di un vostro suggerimento saluti Maria Paola.
Gent.ma Maria Paola, purtroppo quello che succede a La Spezia accade in tutta Italia, a causa di un "orientamento" illegittimo del sistema bancario che pretende la conoscenza personale o con una sottile estorsione l’apertura di conto corrente per il cambio di assegni non trasferibili anche se emessi da Istutiti della Pupbblica Amminstrazione, pur in presenza dell’intestatario del titolo con regolare documento d’identità. La questione è ancor più grave se si pensa che spesso anche gli Sportelli delle banche emittenti si rifiutano di adempiere all’obbligo del cambio di assegni alle condizioni sopra riportate. Possibili soluzioni per chi non ha un conto corrente bancario:


Gent.ma Maria Paola, purtroppo quello che succede a La Spezia accade in tutta Italia, a causa di un "orientamento" illegittimo del sistema bancario che pretende la conoscenza personale o con una sottile estorsione l’apertura di conto corrente per il cambio di assegni non trasferibili anche se emessi da Istutiti della Pupbblica Amminstrazione, pur in presenza dell’intestatario del titolo con regolare documento d’identità. La questione è ancor più grave se si pensa che spesso anche gli Sportelli delle banche emittenti si rifiutano di adempiere all’obbligo del cambio di assegni alle condizioni sopra riportate. Possibili soluzioni per chi non ha un conto corrente bancario:


Salve a tutti mi Chiamo Cristina Catarinelli da Foligno in provincia di Perugia ed anch’io come i signori che partecipano al forum ho dovuto subire un simile trattamento vedendomi negato il cambio assegno dalla stessa banca in filiali differenti. La risposta è stata che non essendo titolare di un conto corrente in questa banca ( mio marito ha un conto corrente in questa banca ) la Cassa di Risparmio di Foligno, non ho diritto ha riscuotere il mio assegno dello stipendio per la motivazione sopra citata. Se ho voluto cambiare l’assegno ho dovuto recarmi alla filiale di emissione compilando una marea di documenti o in alternativa dovevo andare alla sede centrale. Invano ho cercato di spiegare che mio marito ha il conto corrente in quella banca dandogli il nome ed il numero di conto corrente , ma per tutta risposta mi è stato detto che io NON ESISTO per la banca. E’ possibile tutto ciò???? Mi sono sentita offesa per un mio sacrosanto diritto che pensavo di avere e che le banche ci negano così spudoratamente. Un saluto Cristina Catarinelli
Visto che mi ritrovo dall’altra parte della barricata, posso provare a fornire una spiegazione. Spesso il cambio di un assegno e’ negato non perche’ vi siano delle antipatie nei confronti di qualcuno, o come strategia per accendere nuovi conti, assolutamente no; e tantopiu’ considerate la difficoltà di ordine emotivo e non solo, che si hanno a dover negare tale operazione, andando incontro a discussioni e grattacapi di cui faremmo tutti volentieri a meno. La verita’ e’ che, a fronte di una normativa assolutamente assente in materia,( mi pare giusto qualche sentenza della Cassazione , ma nulla di esaustivo) si lascia alla discrezionalita’ del direttore di turno la scelta di autorizzare il cambio, ma con la spada di Damocle di doverci eventualmente rimettere i soldi di tasca propria qualora l’ assegno , per un motivo o per l’ altro, dovesse presentare problemi, tipo ritornare insoluto, o trovarsi a dover giustificare l’ operazione di cambio anche di fronte alla Magistratura in presenza di ulteriori aggravanti ( assegno rubato, contraffatto, scoperto, documenti falsi, derivazione di attivita’ illecite, ecc.ecc.) E siccome in Italia tutti "c’abbiamo famiglia....". Restiamo in attesa, utenti e bancari, di una normativa chiara ed equa, che possa fare da spartiacque netto fra un rifiuto motivato ed una autorizzazione al cambio.
STESSA COSA E’ SUCCESSA OGGI a me. la motivazione? con la nuova finanziaria per assegni di importo superiore ai 700 euro sono necessari tre documenti codice fiscale , carta di identità, passaporto e o patente... e’vero? e’ giusto?
Stamattina mi sono recata alla banca erogatrice dell’assegno, dove Non ho un conto corrente e non intendo aprirlo, e mi hanno comunicato che non posso incassarlo presentando carta d’identità e codice fiscale, ma è necessario un altro documento con foto, ad esempio patente o passaporto. è ASSURDO, se io non avessi la patente? Anche il passaporto non è un documento necessario per legge se non per viaggi particolari. Tornerò domani con il certificato sostitutivo del rinnovo patente, e vi farò sapere!