La Regina Elisabetta II è morta

Hanno dato l’annuncio ufficiale alle 19 (ore 18 in Gran Bretagna). Carlo III è il nuovo Re. Finisce un’era.
La prima dichiarazione di Re Carlo III
"La morte della mia amata madre, sua Maestà la Regina, è un momento del massimo dolore per me e tutti i membri della mia famiglia". E’ l’inizio della prima dichiarazione di "Sua Maestà il Re in occasione della morte della Regina", pubblicata da Buckingam Palace.
- Il sito della famiglia reale annuncia la morte di Elizabeth II
La Regina Elisabetta II del Regno Unito è morta giovedì pomeriggio a 96 anni, «serenamente». Lo ha annunciato Buckingham Palace, dopo che stamattina si erano diffuse le prime notizie su un aggravamento delle sue condizioni di salute, che erano state seguite da estese apprensioni. Elisabetta II, che era regina da 70 anni, era nella sua residenza estiva del Castello di Balmoral, in Scozia, ed era stata raggiunta nelle ultime ore dalla famiglia reale. Erano arrivati tutti e quattro i figli, Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo, e il nipote William. Carlo, primo nella linea di successione, è ora re e assumerà il nome di Carlo III.
Non sono invece andate a Balmoral, per ora, né Markle né la moglie del principe William, Kate Middleton. I dettagli sui funerali e sull’incoronazione di Carlo non sono ancora stati diffusi, e non ci sono precedenti recenti su cui basarsi: una circostanza simile non si verificava per l’appunto da settant’anni, nel Regno Unito. Sui palazzi britannici le bandiere stanno venendo calate a mezz’asta, e ci si aspetta a breve un discorso della prima ministra Liz Truss. Intanto Carlo ha diffuso un comunicato:
«La morte della mia amata madre, sua maestà la regina, è un momento di grande tristezza per me e i membri della mia famiglia. Piangiamo profondamente la dipartita di una sovrana adorata e di una madre molto amata. So che la sua perdita sarà molto sentita nel paese, nel regno e nel Commonwealth, e da tantissime persone nel mondo. In questo periodo di lutto e di cambiamento, la mia famiglia ed io saremo rincuorati e sostenuti dalla consapevolezza del rispetto e del profondo affetto di cui godeva la regina»
Diventata regina nel 1952, Elisabetta II è stata la sovrana più longeva del Regno Unito: aveva fatto in tempo a vedere come primo ministro Winston Churchill, e soltanto martedì aveva incontrato Truss dopo la sua recentissima nomina. In mezzo, di primi ministri ce ne sono stati quattordici. Elisabetta II era probabilmente il capo di stato più riconoscibile al mondo, e la maggior parte delle persone che vive nel Regno Unito e nei paesi del Commonwealth non ha mai conosciuto un tempo in cui non era a capo della monarchia.
Per ore, nel pomeriggio, nel Regno Unito e all’estero si era estesa l’apprensione ed erano arrivati messaggi di vicinanza. Annunci come quello arrivato giovedì erano piuttosto rari, perché intorno alla salute della regina veniva mantenuto solitamente un gran riserbo; l’arrivo di tutti i famigliari più stretti di Elisabetta II aveva poi confermato la gravità della situazione. I conduttori della BBC, che aveva trasmesso una copertura speciale, si erano vestiti di nero, come prevede il protocollo in caso di morte della regina.
La regina era nata col nome di Elizabeth Alexandra Mary della casa reale di Windsor il 21 aprile del 1926 a Londra. Suo padre era diventato re del Regno Unito con il nome Giorgio VI dieci anni dopo: gli era succeduta alla sua morte, venendo incoronata il 6 febbraio del 1952, pochi anni dopo essersi sposata con Philip Mountbatten, poi principe Filippo, morto l’anno scorso. Carlo, il loro primogenito ed erede al trono, era nato nel 1948.
Durante il suo lungo regno ebbe a che fare con gli avvenimenti più importanti del Novecento, vide passare quindici primi ministri e nonostante diverse crisi si guadagnò una grande popolarità nel Regno Unito e all’estero, alimentata di recente dal fatto che, ultranovantenne, continuò a presenziare alle cerimonie e agli eventi più importanti, pur riducendo le apparizioni in pubblico, specialmente dopo la pandemia. Pochi mesi aveva festeggiato il cosiddetto Platinum Jubilee (il giubileo di platino), ovvero i 70 anni di regno.
Fonte: Il Post
La Regina Elisabetta è morta. Il suo Regno nella storia
Il London Bridge è crollato. La Regina Elisabetta, la sovrana dei record, sul trono d’Inghilterra da 70 anni, è morta. Alle 19.31 l’annuncio della BBC: “Sua Maestà si è spenta in pace”. Al suo fianco i figli, la principessa Anna, il principe Andrea, il principe Edoardo, il principe Carlo. Poi i nipoti William e Harry.
Si è spenta nel silenzio di Balmoral, lontana da Buckingham Palace, dopo aver svolto l’ultimo servizio per i suoi sudditi: affidare alla nuova premier Liz Truss l’incarico di formare il governo.
Negli ultimi scatti sorride Elisabetta II. Davanti al fuoco acceso nel caminetto. Indossa il kilt, una maglia grigia, l’immancabile borsetta, il bastone da passeggio. Abiti comuni che provano a nascondere quel che resta di quel portamento regale che tanto colpì il Consiglio, riunito a St.James’s Palace per formalizzare la successione, pochi giorni dopo la morte di Giorgio VI.
“Il mio cuore è troppo colmo perché possa dire altro se non che lavorerò come fece mio padre”. Una promessa mantenuta fino all’ultimo dei suoi giorni.
Il 6 febbraio 1952, quando re Giorgio VI morì, Elisabetta si trovava in Kenya con il marito Filippo, il duca di Edimburgo. La leggenda vuole che la notizia della morte del padre la raggiunse in una Treehouse, su un albero, in un lodge dall’impareggiabile vista sulla natura africana. Non andò così, fu un giornalista a cercare riscontro alle notizie che giungevano da lontano chiedendo alla corte. Dal Kenya Elisabetta tornò regina anche se formalmente l’incoronazione avvenne un anno e mezzo dopo, il 2 giugno 1953. Aveva 27 anni ed era mamma di Carlo e Anna.
Basta scorrere vecchi filmati e fotografie per percepire la modernità della giovane sovrana. E’ nel primo ritratto, realizzato nell’aprile del 1952, per esempio. Indossa un abito del “suo” Norman Hartnell, lo stilista che disegnò per lei anche l’abito dell’incoronazione. Ha le spalle scoperte e indossa la tiara della Regina Mary.
E moderna fu anche la cerimonia, trasmessa dalla BBC in diretta tv, tanto che i negozi di televisori furono presi d’assalto. Così come la decisione di aprire le “porte del palazzo” non solo alla ristretta cerchia di aristocratici che lo frequentava, ma a personalità illustri, scienziati, sportivi. Persino ai sudditi. Decenni prima delle Kardashian e dei Ferragnez - era il 1969 - andava in onda Royal Family, una sorta di documentario che raccontava il dietro le quinte di Buckingham Palace, talmente privato da essere sparito dai palinsesti.
Cinque generazioni l’hanno vista Regina e lei ha visto succedersi 15 primi ministri, da Winston Churchill a Liz Truss e ha assistito a eventi storici: la fine dell’impero britannico, l’uscita del Regno Unito dall’Ue, la guerra delle Falklands/Malvine e i conflitti in Afghanistan e Iraq, gli attentati islamisti, la pandemia da Covid-19.
Con la sua schiera di nipoti e pronipoti, ha vissuto anche alterne e complicate vicende familiari: nel 1992, l’Annus Horribilis, quando assistette impotente all’annuncio della separazione del principe Andrea da Sarah Ferguson, poi il divorzio della principessa Anna da Mark Phillips e infine l’uscita del libro ’Diana. La sua vera storia’ di Andrew Morton, che segnò l’inizio della fine del matrimonio dell’erede al trono, Carlo, con la principessa.
Nel 1997, un altro momento molto delicato: la morte di Diana, il 31 agosto, a Parigi. La tragica fine di Lady D rischiò di farle vacillare il trono tanto che lei, il 5 settembre, decise di parlare in tv per esprimere il suo dolore e la vicinanza al lutto delle persone che, all’esterno di Buckingham Palace, continuavano a depositare fiori in ricordo della ’principessa del popolo’.
Il "fantasma" di Diana ha accompagnato a lungo la sovrana che solo nel messaggio dell’ultimo Giubileo ha espresso un desiderio che non è certamente passato inosservato ai sudditi e ai tabloid: che Camilla Parker-Bowles moglie dell’erede al trono sia considerata la Regina consorte quando il figlio Carlo diventerà Re.
"E’ mio sincero desiderio che, quando arriverà questo momento, Camilla sia considerata Regina consorte mentre continua con il suo servizio leale", ha detto la sovrana chiedendo ai cittadini britannici di "dare a Carlo e alla sua sposa lo stesso appoggio che hanno dato a me".
Negli ultimi tempi, fiaccata dalla morte del principe Filippo, una vita al suo fianco, e dai problemi di salute, Elisabetta II aveva diradato gli impegni centellinando le apparizioni pubbliche, persino in occasione del Giubileo per i suoi 70 anni di regno e della tradizionale cerimonia d’apertura del Parlamento.
Fino alle ultime notizie di oggi giovedì 8 settembre 2022. Una data che finirà nei libri di storia. Il giorno in cui il London Bridge, quello di una nota canzoncina per bambini, è davvero caduto. La Regina è morta. God save the Queen.
Fonte: RaiNews
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