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Comunicato stampa della Provincia regionale di Siracusa sulla questione della gestione dell’acqua dopo il fallimento della SAI8

Non bisogna aspettare l’emergenza per dare una soluzione concreta alla gestione del servizio idrico nei 10 Comuni che avevano ceduto gli impianti alla Sai 8 e che oggi, dopo il suo fallimento, vedono il servizio provvisoriamente gestito dalla curatela fallimentare.

di Giuseppe Castiglia - mercoledì 12 marzo 2014 - 2284 letture

Ato idrico 8 di Siracusa Siracusa, martedì 12 marzo 2014

COMUNICATO STAMPA

Riunione stamani nella Sala degli Stemmi della Provincia Regionale

Quale gestione del servizio idrico dopo la Sai 8 ?

Il Commissario dell’Ato idrico Ferdinando Buceti trova l’intesa con i 10 Comuni ex Sai 8.

Soluzione unitaria per la gestione del servizio idrico in attesa della legge regionale

Non bisogna aspettare l’emergenza per dare una soluzione concreta alla gestione del servizio idrico nei 10 Comuni che avevano ceduto gli impianti alla Sai 8 e che oggi, dopo il suo fallimento, vedono il servizio provvisoriamente gestito dalla curatela fallimentare.

Un percorso coerente per trovare una soluzione unitaria, sino all’approvazione della legge regionale sull’acqua pubblica, è stato prospettato dal Commissario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti, nell’incontro che si è tenuto stamani nella Sala degli Stemmi della Provincia Regionale in Via Roma, alla presenza dei Sindaci e degli assessori dei Comuni di Augusta, Buccheri, Floridia, Lentini, Noto, Pachino, Portopalo di C. P, Priolo, Siracusa e Solarino.

Buceti in qualità di Commissario straordinario dell’Ato 8, ha totalmente escluso l’ipotesi di affidare il servizio a privati e ha insistito per una gestione unitaria in tutti i 10 Comuni interessati, così che, l’unica soluzione possibile è risultata la costituzione di una società uninominale creata direttamente dall’Ato idrico che gestisca in house il servizio in attesa della nuova normativa regionale.

Il punto di partenza della nuova società sarà il proficuo lavoro sin’ora svolto da tutti i Sindaci interessati che, nei mesi scorsi, hanno predisposto piani industriali e ipotesi di creazione di sub ambiti.

“Questo lavoro non andrà perduto – ha dichiarato Buceti – ma, anche per l’urgenza di intervenire, la gestione pubblica unitaria, intanto, sarà garantita dall’Ato 8”. La proposta è stata illustrata dal punto di vista giuridico dall’avvocato Nicola D’Alessandro ed è stata dibattuta dai Sindaci che, pur chiedendo di essere attivamente coinvolti nella creazione della società e, soprattutto, nella garanzia dei costi del servizio calmierati e assimilati a quelli degli altri Comuni, hanno riconosciuto che il Commissario Buceti è il miglior garante di un servizio pubblico e unitario e, quindi, hanno aderito all’unanimità alla proposta.

Lo stesso Commissario Buceti, ottenuta la piena adesione dei 10 Comuni ex Sai 8, ha dichiarato che “la società avrà probabilmente la durata di 3 anni e, auspica che anche gli altri Sindaci, una volta interpellati, valuteranno la possibilità di aderire, dando così esempio di come, in un’area geografica che ha visto una gestione privata discutibile del servizio, si possa, invece, gestire il fondamentale servizio idrico in modo pubblico e nell’interesse della collettività, senza disperdere i fondi comunitari e regionali già stanziati, migliorando i servizi e calmierando il prezzo, secondo l’indirizzo politico dell’Assessore regionale all’energia e ai servizi di pubblica utilità Nicolò Marino”.


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