Bella pagina al TG2

Una catanese al TG1 – Grillo a processo – Le radio con più seguaci – Minacce ai giornalisti – Biden insulta

di Adriano Todaro - mercoledì 2 febbraio 2022 - 2288 letture

BELLA PAGINA AL TG2 ‒ Quando si fa del buon giornalismo, questo può cambiare anche le cose. È quello che è avvenuto con un servizio dell’inviato del Tg2, Giammarco Sicuro che ha realizzato un reportage dalla prigione di Kandahar, in Afghanistan un «girone dantesco» come lo ha definito lo stesso Sicuro. Il giornalista indaga, fa domande e scopre così che i detenuti sono colpevoli di furti, violenze sessuali. Ma sono anche omosessuali e tossicodipendenti. E ci sono, purtroppo, anche bambini. Le telecamere indugiano sui piccoli sporchi, feriti, che piangono. L’uomo che ha accompagnato il giornalista italiano durante la visita ha spiegato che erano stati trovati «a elemosinare in strada». Il servizio di Sicuro fa intervenire l’Unicef che si è attivato e ha ottenuto che i bambini venissero portati in strutture “protette”, più adatte a minori in condizioni di estrema indigenza e sotto la nostra supervisione dello stesso Unicef.

GIORNALISTI VS GRILLO – Il 7 settembre 2020, il giornalista Francesco Selvi, del gruppo Mediaset, si era recato a Marina di Bibbona per intervistare Beppe Grillo. Secondo l’accusa, Grillo strappò di mano il cellulare al cronista e poi lo spinse giù dalle scale dello stabilimento balneare ‘Bagno Cormorano’ procurandogli un trauma distorsivo al ginocchio sinistro. Selvi fu costretto a interrompere il servizio e a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Cecina, dove fu medicato e giudicato guaribile in cinque giorni. Successivamente il giornalista dovette ricorrere nuovamente alle cure dei dottori a causa della caduta, riportando una prognosi complessiva di 25 giorni. Il 13 giugno 2022 si terrà il processo e la Federazione della stampa, l’Associazione stampa toscana e Ordine dei giornalisti della Toscana hanno chiesto di costituirsi parte civile nei confronti di Grillo.

UNA CATANESE AL TG1 ‒ Alla conduzione del Tg1 delle 20 è arrivata Elisa Anzaldo, giornalista Rai di lungo corso che aveva guidato il telegiornale della rete ammiraglia per diversi anni già in passato, seppur in fasce orarie differenti. Elisa Anzaldo nasce a Catania nel 1966. Dopo alcuni anni di gavetta nelle reti locali siciliane approda in Rai, dove nel 2008 le viene affidata la conduzione del Tg1 della notte. Ricopre tale ruolo per circa tre anni, prima di rassegnare le proprie dimissioni attraverso una lettera indirizzata all’allora direttore del telegiornale Augusto Minzolini, in cui denuncia la mancanza di imparzialità e completezza dell’informazione fornita dal notiziario. Torna sul teleschermo dopo due anni di assenza, conducendo prima il Tg1 delle 17 e poi quello delle 13.30 fino al 2017, quando si sposta dietro le quinte venendo nominata capo della redazione “società”. Quanto alle poche notizie rese pubbliche riguardo la vita privata, è ben nota la sua unione con il magistrato Fabrizio Gandini. I due si sono conosciuti nel periodo in cui erano entrambi impegnati a seguire (ciascuno nel proprio ambito professionale) le indagini relative al delitto di Cogne.

LE RADIO CON PIÙ “SEGUACI” ‒ Se sommiamo i follower (i seguaci) su Facebook, Instagram, Twitter e YouTube le cinque radio più "seguite" secondo i dati TER, risulta che Radio Deejay resta leader con i suoi 5,7 milioni di follower totali, poi Radio 105 (4,2 milioni), Radio Italia (4 milioni), RTL 102.5 (3,5 milioni) e RDS (vicina a quota 2 milioni), seguita da vicino da Radio Maria (1,9 milioni) e Radio Kiss Kiss (1,8 milioni). Rai Radio2 prima delle radio Rai con un totale di quasi 1,5 milioni di follower. Queste cifre non vanno confuse con il pubblico (l’audience) che segue queste radio.

ANCORA MINACCE ‒ Ancora minacce no vax contro i giornalisti. A cadere vittima della violenza verbale di chi contesta la narrazione che l’informazione sta dando della pandemia, stavolta è toccato ai giornalisti del quotidiano Alto Adige. Le minacce di morte contro i giornalisti della redazione di Bolzano, le loro famiglie, ma anche al presidente del Consiglio, Mario Draghi, ai virologi e all’intera classe politica, sono contenute in una lettera firmata «Noi siamo il popolo». All’interno della missiva anche un proiettile. «State dividendo il popolo italiano tra vaccinati e non vaccinati, ormai avete superato il limite» si legge nel testo scritto con un normografo. Nel messaggio il gruppo no vax chiede l’abolizione degli obblighi vaccinale e di Green Pass concludendo che «se questo annuncio non viene messo in considerazione tanti di voi ed i vostri famigliari non vivranno più a lungo».

BIDEN DÁ DEL FIGLIO… A GIORNALISTA ‒ «Che stupido figlio di put…». Joe Biden non si accorge che il microfono è acceso e insulta un giornalista di Fox News. Alla Casa Bianca, riporta Askanews, il giornalista Peter Doocy pone al presidente degli Stati Uniti una domanda sull’inflazione e sulla possibilità che il tema diventi centrale in vista delle elezioni di medio termine. Biden non gradisce e si lascia andare ad un apprezzamento che viene pienamente catturato dal microfono acceso. Tutti uguali i “potenti”.


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