S&G n. 238 - Open-nepO

Non piove da un mese e molte piante rischiano di seccare ma tiene banco sulla stampa locale la inaugurazione delle tre fioriere fornite dai reclusi del carcere di Monza. Sono pregevoli e incolpevoli dell’uso un poco strumentale che ne viene fatto. Certo sarebbe stata cosa buona e giusta sistemare anche le fioriere "anziane" come quelle della centrale via Mazzini, molte delle quali destinate ad una triste funzione che va da cestino dei rifiuti a portacicche o anche a contenitori di sterpaglie e ricordarsi degli alberelli giovani che rischiano di morire di sete.

Ma in paese si deve registrare una resurrezione che alcuni, me compreso, considerano un poco elettoralistica. La storia: forse due anni fa spariva un periodico cartaceo che ho preso a pretesto per il titolo del "pezzo" e che leggendo il titolo allo specchio si dimostra piuttosto ambiguo. Era spacciato per informatore comunale ma di fatto è sempre stato un catalogo di foto immaginifiche, in numero esorbitante, che ritraevano la Junta e il suo Conducator in maniera eccessiva. Pare che sia stata decisa la sua riesumazione con costi che per i primi tre numeri superano i 5000 euro, cioè il costo per l’acquisto magari di dieci biciclette elettriche messe a disposizione di chi vorrebbe muoversi ecologicamente in paese. Intendiamoci è solo un innocente paragone che non ha niente a che vedere con la libertà di espressione e del notiziario in questione che rallegrerà con le notizie scadute da un mese il periodo preelettorale.

A questo punto ci potrebbe parlare dei successi tanto pubblicizzati lo scorso anno come quello delle CdC (Case di Comunità) usate anche come scusa per non riaprire il piccolo centro medico di San Fiorano perché una di tali case era quella di Brugherio che avrebbe sopperito egregiamente alle necessità mediche dei pazienti, particolarmente degli anziani ma che nei fatti attualmente, come centinaia di altre cattedrali nel deserto sono più chiuse che aperte e, secondo la trasmissione di Report della scorsa settimana, non sono altro che un aiuto alla trionfante sanità privata pagata con i soldi pubblici. Spero che qualcuno smentisca queste affermazioni e dimostri, dati alla mano, la loro salvifica attività.

Votare Cappato - Fra qualche giorno saremo chiamati a votare per il seggio lasciato libero dalla morte di Berlusconi. Ci sono una decina di aspiranti al seggio e tutti, ovviamente, per il bene della Brianza monzese. Nelle scorse settimane ho partecipato, essendo da 12 anni un fan delle lotte di Cappato affinché anche l’Italia si doti come in altri paesi europei di una legge che garantisca a chi lo ritenga necessario un fine vita decoroso, ad alcuni banchetti settimanali gestiti dal Movimento 5 stelle e dal novello comitato "Io scelgo VLS1929". In questa ultima settimana si è unito, dopo aver faticosamente raggiunto una unità d’intenti, il PD e il suo house organ è uscito con titoli come se fosse stata una sua idea raccogliere firme e inviti a votare Cappato. Ricordo che io ho vissuto la tragedia di Eluana Englaro con somma partecipazione e disgusto per le polemiche politiche riguardanti una giovane che a causa di un incidente è stata in coma per 17 anni senza che fosse riconosciuta la sua volontà espressa ai suoi genitori di evitare tale strazio le fosse riconosciuta. Si opposero una marea di bigotti che sostenevano motivi religiosi e uno Stato etico che magari lasciano senza cure migliaia di vecchi e bambini ma non vogliono riconoscere la volontà di un libero cittadino. Cappato era tra i sostenitori della libera scelta ed io andai all’anagrafe del nostro Comune e firmai il mio testamento biologico, sperando che possa valere qualche cosa. En passant la pratica mi è costata 16.56 euro in totale.