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S&G n. 223 - La guerra dei bottoni

Come nel film "La guerra dei bottoni" a VLS1929 siamo alla guerra delle zanzare

di Franco Novembrini - martedì 11 luglio 2023 - 1253 letture

Questa settimana che credo sarà quella con un caldo record a VLS1929 è scoppiata una una strana guerra di comunicati che mi ha fatto ricordare un bel film francese dove due bande di ragazzi, per imitare la vera guerra che si stava svolgendo la imitavano con battaglie fra di loro per la conquista del territorio, ai nemici fatti prigionieri toglievano tutti i bottoni per farli tornare a casa reggendosi i pantaloni. Fuori dalla metafora questa settimana il comandante della Polizia locale del paese ha fatto un comunicato nel quale ordina che la curatrice del fallimento della Lombarda Petroli si attivi per combattere le zanzare che, a detta degli abitanti delle abitazioni vicine, stanno infestando la zona.

La risposta con un altro documento è venuta dall’avvocato difensore della curatrice che ne ha contestato validità e lo ha fatto con parole poco commendevoli asserendo che non si può stabilire che le zanzare tigre provengano dal sito dell’area e contestando anche alcune dichiarazioni del sindaco in maniera francamente irridente, parlando, secondo un articolo di una mezza pagina su un settimanale locale di solito ben informato che non si presterà allo sterminio delle zanzare che "godono dei diritti internazionali per cui non possono essere sottoposte ad atti di soppressione crudele e sbrigativa..." ed oltretutto fanno parte della fauna naturale. Io non vorrei partecipare alla diatriba ma credo che se alcune zanzare, come succede, invadessero la mia casa o il mio giardino con l’intento di effettuare un furto, anche minimo, di sangue confesso che commetterei uno zanzaricidio.

Ricordo agli immemori che le zanzare tigre che operano prevalentemente di giorno a differenza delle autoctone "culens" specializzate nell’oscurità della notte, sono arrivate nel 1990 nel porto di Genova con un carico di copertoni e in pochi anni hanno invaso l’Italia, certo fa piacere che il sindaco dimostri una certa sensibilità al problema cosa che pare facesse difetto alcuni anni fa quando montagne di copertoni erano stivati in una zona li vicino e molti cittadini si lamentavano del fastidio. Se non ricordo male i copertoni usati furono utili per altre manifestazioni in pieno centro.

Dieci mesi alle elezioni.

Festa dell’Unità - Per tre giorni, dal 30 Giugno al 2 Luglio, a VLS1929 si è tenuta la Festa dell’Unità, chiamata così per abitudine o per schierarsi con i nuovi proprietari della gloriosa testata, il costruttore Romeo padrone anche del Riformista, a conduzione renziana e il direttore del fu giornale di Gramsci, Piero Sansonetti.

Sono stato un convinto diffusore de l’Unità e ritengo che la svendita della testata ad un palazzinaro sia stata una operazione riprovevole in quanto per decine di anni il giornale fu praticamente il mezzo con il quale la Resistenza era informata dell’opposizione al nazifascismo e molti pagarono con la vita o con il carcere la diffusione e la stampa di tale testata. Anche dopo il 1945 il giornale e i suoi diffusori non ebbero vita facile. Credo che mi auguro che sia stato uno "scivolone" anche perché in molti paesi della Brianza la festa era intitolata al partito attuale. La testata doveva essere ritirata e vivere nella memoria di chi la lesse, la diffuse e la difese.

Buche, tombini, vernici e parcheggi - delle buche che costellano le strade cittadine non possiamo tenere conto in quanto sono un numero enorme ed alcune, visti i colori dei rappezzi, fatti le chiamerei storiche. Facendo riferimento ai tombini una pulizia degli stessi con relativo "stoppamento" di quelli intasati combatterebbe le zanzare senza sterminarle. Vernici stradali di una certa qualità dovrebbero essere usate per ridipingere le corsie del manto stradale ed anche per rendere visibili gli stalli di molti parcheggi e già che ci siamo formare i nuovi stalli non più sulle misure della Bianchina di Fantozzi ma sulle misure delle auto medie odierne. Già che si dipinge cancellare le vecchie tracce di vernice che in alcuni parcheggi, piazza Daelli ad esempio, sono poco visibili ed ingannevoli.


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