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Ricerca di forme poetiche- Poesie siciliane

di enza - giovedì 26 ottobre 2006 - 5780 letture

Terra lontana oltre i monti, oltre il mare, rinnovi in me profuga sempre malinconie. Tomba dei miei padri, dolce coltre d’ulivi solo Tu mi sazi.

 

Questa mattina, aprendo la finestra, ancora mi sorprendono i profumi dell’inverno e l’oro fresco dei limoni.
 

La casa di via Garibaldi

La salita affannosa,il batticuore non servono a ritrovarti casa mia,che un tempo guardavi il mare da lassù. Casa di vaste stanze e d’allegria,ora sei triste e dimessa come donna che dopo lungo lutto non ha più forza per piangere. Casa antica, quale ben diverso padrone ormai ti abita, ed io ti ritrovo ora, disperatamente solo nei miei ricordi.
 

Le cugine perdute

Mie compagne d’infanzia che nei pomeriggi d’autunno inventavano girandole di giochi con la fantasia, vi ritrovo solo negli allegri convivi, nel gesto amoroso che ricorda antiche fraternità. poi, tronfie, ritornate ai tristi giochi di prestigio per dimostrare, i privilegi e la vostra inutile superiorità

  Terre abbandonate di Sicilia. MALATERRA Terra arsa,sassi dimenticati, di notte il vento ulula la rabbia dei miei padri alle mandrie sperdute, ai campi dimenticati, uliveti svaniti. Tutto è ora confusione di rovi,strabiombi in sogni remoti esplorati. Solo qualche carrubo maestoso e solitario, annuncia lontani ricordi al vento che improvviso, apre la vista verso il mare lontano.

 


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