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La tragedia di Rigopiano

22 assoluzioni e 8 condanne in appello tra la rabbia dei familiari

di Fabio Iuliano - mercoledì 14 febbraio 2024 - 494 letture

Il tribunale d’appello dell’Aquila ha condannato otto persone e ne ha assolte 22 in relazione alla tragedia della valanga di Rigopiano, avvenuta sette anni fa in Abruzzo e costata la vita a 29 persone.

I giudici del capoluogo d’Abruzzo hanno confermato le condanne di primo grado pronunciate nei confronti del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, dei funzionari provinciali Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio, del tecnico Giuseppe Gatto e dell’ex gestore dell’hotel Bruno Di Tommaso. Emessa stavolta una sentenza di condanna nei confronti dell’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, del suo ex capo di gabinetto Leonardo Bianco e di Enrico Colangeli, tecnico comunale di Farindola, tutti assolti in primo grado. Provolo è stato condannato a un anno e otto mesi per falso e omissione di atti d’ufficio.

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rigopiano

LA VALANGA. La tragedia è avvenuta nella località montana di Rigopiano a Farindola il 18 gennaio 2017, mentre 40 persone, tra ospiti e personale, si trovavano all’interno di un hotel in attesa di soccorsi a causa di condizioni meteorologiche estreme e di una serie di terremoti nella zona. La maggior parte delle 29 vittime è rimasta sepolta dalle macerie. Undici persone sono sopravvissute. I soccorritori hanno raggiunto il luogo diverse ore dopo la valanga, a piedi, a causa delle strade bloccate dalla neve.

Nel febbraio 2023 il tribunale di Pescara aveva condannato cinque persone e ne aveva assolte 25 in relazione alla tragedia, tra le forti proteste dei familiari delle vittime in aula. I 30 imputati, tra cui amministratori e funzionari pubblici, nonché il gestore e il proprietario dell’hotel, erano accusati a vario titolo di disastro colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni, falso, truffa e abuso edilizio.

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Feniello

LA RABBIA DEI FAMILIARI. "Questa sentenza segna la morte della prevenzione in Italia", ha affermato Egidio Bonifazi, il padre di Emanuele, un receptionist di 31 anni dell’hotel Rigopiano, aggiungendo che tutti gli avvisi di valanga erano stati ignorati. "A cosa serve fare prevenzione?", ha chiesto retoricamente. "Ho provato molta confusione. Non hanno fatto giustizia. Sono molto amareggiato perché i principali colpevoli non sono stati puniti", ha aggiunto Bonifazi. "Ci aspettavamo di più: la condanna della Regione e della Provincia", ha dichiarato Alessio Feniello, padre di Stefano, 28 anni, un altro dei 29 morti sotto le macerie dell’hotel colpito dalla valanga. "Non credo sia normale condannare un tecnico comunale e l’ex prefetto per falso. Dovevano essere condannate altre persone. Anche se oggi li avessero condannati tutti all’ergastolo, per me non sarebbe cambiato nulla. Avrei potuto guardare la foto di mio figlio e dire di aver fatto il mio dovere per dargli giustizia".

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