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La luce di Fiorella Mannoia e Danilo Rea a Zafferana Etnea

L’atmosfera surreale di un palco illuminato con centinaia di lumini sabato 19 agosto all’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea

di Piero Buscemi - domenica 20 agosto 2023 - 1257 letture

Quando è Fiorella Mannoia la protagonista di un concerto all’aperto, in una serata estiva a emozionare e condividere con migliaia di persone, che si parli di "tutto esaurito" - se preferite "sold out" - è raccontare un dato acquisito ormai da qualche decennio.

Trovare anche le parole giuste per descrivere in un modo insolito, diverso sarebbe sufficiente, due ore di musica e di comunicazione tra un’artista e un pubblico disposto a recepire i messaggi che passano oltre il testo di una canzone, ma dalla personalità amichevole, aggraziata e mai banale di una cantante che in ogni occasione dona se stessa, senza alcun risparmio di sorta, trovare le metafore descrittive di un’esperienza emotiva, sempre più confidenziale e umana, rischia di far ripercorrere strade già battute, argomenti già trattati, considerazioni inflazionate che non renderebbero omaggio all’artista che ce le ha fatte vivere.

Noi di Girodivite, difficilmente manchiamo al virtuale appuntamento che Fiorella Mannoia ci fissa con cadenza annuale in terra di Sicilia. L’anno scorso l’abbiamo seguita fino al Teatro Greco di Siracusa (vedi articolo "Fiorella Mannoia a Siracusa"), casualità ha voluto che la data si ripetesse come un rito propiziatorio da non tradire, quel 19 agosto che quest’anno ci ha visto fedeli seguaci dell’artista a Zafferana Etnea.

Fiorella Mannoia, poi, ha voluto superare se stessa, dopo decenni di interpretazioni personali di quanto di meglio la musica italiana ha saputo produrre nei decenni passati. Un progetto ideato e congetturato da chissà quanto tempo che, finalmente oseremmo dire, ha portato l’artista romana in giro per l’Italia facendosi accompagnare da uno dei migliori pianisti internazionali e che il nostro Paese può rivendicare al mondo, quel Danilo Rea che, come avremmo potuto mancare l’appuntamento anche con questo grande artista, abbiamo avuto l’onore di ascoltare a Taormina lo scorso anno (vedi "Danilo Rea al Teatro Antico di Taormina").

Un pianoforte a coda, un grande pianista, una cantante e centinaia di lumini a fare da cornice mistica, come uno spettacolo e un concentrato di anima e corpo che si uniscono alle parole, ancora una volta, abbandonandosi totalmente a quella atmosfera che già, l’Anfiteatro di Zafferana riesce da se a manifestare. Che altro chiedere se non una carrellata di omaggi ai più grandi artisti che negli anni d’oro della musica italiana ci hanno lasciato da riprendere sotto ogni divagazione musicale.

Ha ragione la Mannoia, quando durante il concerto, si è sentita di lanciare una sua critica personale al livello sminuito e il cui confronto con il recente passato non si riesce neanche a immaginare. Ha ragione quando evidenzia come, pur non volendo salire su un piedistallo di presunzione (il cui onere ci offriamo volentieri di sostenere), sia un dovere di noi della generazione dai capelli bianchi di trasmettere questa cultura musicale alle nuove generazioni, proponendo l’ascolto ai nostri figli e nipoti di questi grandi e irraggiungibili capolavori che artisti come Dalla, Fossati, De André, Battiato, Conte e Battisti hanno saputo produrre. Canzoni, versi, melodie che nessuno scrive più, attratti ormai da un consumismo da meteore, testi elementari se non ridicoli (ribadiamo, siamo noi a prenderci la responsabilità di queste affermazioni) e interpretazioni che, ascoltate alla radio, non si riescono neanche a identificare.

Quei venti minuti di pianoforte a ruota libera che Danilo Rea ci ha regalato a inizio concerto, interpretando musicalmente gli artisti appena nominati, fino a una jazzata Vitti na crozza, omaggio alla platea e irripetibile nelle fantasie musicali e mentali dei presenti. E poi l’ingresso dell’antidiva per eccellenza, in un elegantissimo abito rosso che ha mostrato tutta la sensibilità femminile di Fiorella Mannoia, sempre disposta a condividere con il pubblico quei sentimenti che ci rendono davvero tutti più umani, anche attraverso a una canzone. Davvero che altro chiedere? Le tre code allo spettacolo che i due artisti hanno concesso alla platea sono testimonianza di una professionalità e di una rinnovata gioia di vivere e cantare che siamo disposi a testimoniare anche nei futuri appuntamenti che questa artista ci vorrà concedere.

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Prima del concerto
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Danilo Rea
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Mannoia Rea
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Mannoia Rea2
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Mannoia Rea3
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Mannoia Rea4
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Mannoia Rea5
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Fiorella Mannoia
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Fiorella Mannoia2
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Fiorella Mannoia3
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Fiorella Mannoia4


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