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In onore di J. Grotowski

Uno spettacolo non certo semplice, vista la complessità dell’opera.

di Daniela La Chioma - mercoledì 28 gennaio 2009 - 4932 letture

A dieci anni dalla scomparsa (14 gennaio 1999) l’Unesco ha proclamato il 2009 “L’Anno Grotowski”, e proprio in onore del grande Maestro, artefice del cosiddetto “Teatro povero” ripreso da Francesco Mazzullo e fatto proprio nel metodo “Teatrovita”, il regista e attore catanese porta in scena a Palermo lo spettacolo “Bassa Marea”, di Roberto Russo, curandone la regia.

Sul palco del Teatro delle Balate, dal 4 all’8 febbraio 2009, le attrici Maria Rosaria Russo e Antonella Longhitano tornano a vestire i panni di madre e figlia, in una riflessione su come la società di oggi affronta il disagio mentale che risponde non solo all’esigenza di guardare in faccia una realtà molto cruda, che spesso nei contesti metropolitani mostra le espressioni più drammatiche, ma anche, soprattutto dopo la legge 180, alla necessità di verificare, a distanza di alcuni anni, quali sono gli effetti prodotti dalla riforma sanitaria nel settore della psichiatria e l’intervento di cura per alcune particolari categorie di persone con disagio psichico, i cosiddetti: "persi di vista”.

Uno spettacolo non certo semplice, vista la complessità dell’opera che scende nel profondo dell’anima di una madre e di una figlia alle prese con rancori, rivendicazioni e atroci dubbi che dilaniano l’anima delle protagoniste. Un tema con uno sfondo sempre attuale, quello dello scontro generazionale, che ha già riscosso consenso dalla critica e dal pubblico nella prima nazionale andata in scena il 24 maggio 2008 presso il Teatro dell’Accademia di Catania.

Grazie alla regia di Francesco Mazzullo, lo spettacolo rientra a pieno nello stile grotowskiano.


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