Il tempo libero della meraviglia

Nella meraviglia l’eccitazione della scoperta incosciente precede i pensieri, le parole e le azioni. Si ha un rivolgimento, un cambiamento di prospettiva, nel vedere la realtà con occhi diversi...

di Massimo Stefano Russo - venerdì 20 ottobre 2023 - 679 letture

La meraviglia, nel valorizzare l’esperienza diretta del sentire e intuire, va oltre il capire, apre al mondo dell’ignoto, dell’invisibile misterioso. Esprime un livello superiore di conoscenza e di attenzione. Per Einstein costituisce l’essenza della ricerca scientifica.

Nella meraviglia l’eccitazione della scoperta incosciente precede i pensieri, le parole e le azioni. Si ha un rivolgimento, un cambiamento di prospettiva, nel vedere la realtà con occhi diversi. Si abbandona l’atteggiamento di inquadrare e categorizzare, aperti senza pregiudizi. Si manifesta quello che prima non si vedeva, anche se era sempre stato ben presente.

Quando appare la meraviglia al nulla e al vuoto si dà nuovo significato. Intuizione e illuminazione diventano più che astrazioni. Nel percepire il vuoto e il nulla è la pura coscienza ad osservare, oltre le caratteristiche individuali. Convinti che la felicità e l’appagamento dipendano soprattutto dal successo materiale si ha l’illusione che il successo dipenda dal denaro, senza tenere conto che il mondo è pieno di persone ricche infelici.

Se la felicità e l’appagamento, in quanto atteggiamenti mentali, dipendono da fattori intangibili, come avere una vita realmente felice e appagante nell’essere impegnati a perseguire i propri interessi? Come godere di quello che si fa? Come relazionarsi adeguatamente a realtà diverse dalla propria, nel vivere in un tempo immerso di dogmatismo e nichilismo? Da dove nasce il meravigliarsi?

Meraviglia

Ragione e visione umane hanno, presentano dei limiti. La meraviglia appartiene al mondo magico del profano e al mondo sacro, il regno della religione, dove il meraviglioso si traduce in miracoloso. Il meraviglioso nel mondo africano è più reale della realtà e si mostra evidente nella percezione. Il tempo della meraviglia è il tempo dell’alterità che si accosta alla natura sublime, affascina, turba e inquieta. Ci si meraviglia di fronte all’inaspettato, all’inatteso capace di suscitare emozioni nuove. La meraviglia nasce dal colpire i sensi e l’immaginazione.

Chi si meraviglia vive una condizione di stupore. Nella meraviglia che spunta inaspettata, l’annuncio spettacolare impressiona e stupisce, assorbe il corpo e la mente agitati. La meraviglia in quanto rivelazione attesta e comunica, avvolge sensorialmente e si propone di svelare il futuro rivolti al tempo del passato. La meraviglia che soddisfa strappa sorrisi: nell’interrompere la normalità, fa vedere l’invisibile e riempie il vuoto. È e rimane un mistero, perché nasce dal misterioso, reso accessibile. È difficile condividere la meraviglia, ma l’empatica ci viene incontro. Meravigliati, nel riconoscere la realtà la si trasferisce oltre, si attiva il pensiero sensoriale e ci si pone in una condizione riflessiva, di connessione attiva con la realtà.

Messi di fronte ai fatti, che assumono un senso del tutto personale, veniamo rapiti dalla meraviglia, nel rivelare i pensieri rimasti nascosti, dando a essi ulteriori significati. La meraviglia, destinata a un tempo indefinito, ricrea una situazione nuova, con mutamenti sostanziali, in relazione al reale. Ritroviamo la meraviglia che vivifica e stimola, nel liberare la mente offuscata e agitata dal tasto convulso dell’angoscia.

La meraviglia acquista così un significato importante, arricchisce il tempo dei ricordi e della memoria. Per spiegare la meraviglia bisogna entrare in contatto con essa. Spesso meravigliati e ancor più sbalorditi cogliamo il contrasto rivelatore di errori e fraintendimenti che si contrappongono all’armonia. Nella meraviglia, l’atmosfera sognante trascende l’occasione, per restituire i valori fortemente simbolici della realtà, senza rischio di compromissione. Come viene descritta la meraviglia e quali compiti si prefigge? Quale significato traspare da essa?

Nella meraviglia, quando emerge l’utopia, la seduzione della speranza che trascende e trasforma, sviluppa e promette, affascina. Nel permettere di cogliere le occasioni, di capire le opportunità, fa superare le identità ristrette e rende possibile il cambiamento della stessa natura umana. Suscitata all’improvviso, presenta l’indefinito accogliente, poco convenzionale, dove risiede l’autentica libertà.

La meraviglia che accompagna la gioia, nel vivere il desiderio ardente, ci fa capire il senso dell’esistenza umana. Quale condizione che la vita ci riserva eccezionalmente, ha un effetto che influenza fortemente la conoscenza. Nell’esprimere astrattamente i nostri pensieri e le nostre emozioni ci viene incontro nel vedere e ascoltare e ci porta indicativamente a conoscere.

L’idea della meraviglia che sorge nel tempo libero diventa riconoscente e ci porta a essere compiacenti. Nel considerare la meraviglia lo sguardo reso mobile apre a un mondo nuovo. Si incappa nella meraviglia nel vedere, con entusiasmo e interesse, ciò che accade intorno a sé. Come spiegare il significato della meraviglia e cosa testimonia? Nella meraviglia, ipnotizzati dalla bellezza, gli spiriti affini si riconoscono fiduciosi. A cosa paragonare la meraviglia?

La meraviglia riguarda l’ammirare e le cose ammirevoli, emerge dalla sensibilità, nel provare una completa fusione con tutto ciò che sta intorno, al di là dello spazio e del tempo, assorbiti dai propri sensi. Nella meraviglia si manifesta la sorpresa del sentire che trova ascolto ed esprime la speranza. La meraviglia, in modo visionario ed eterodosso, è una condizione potente che impregna il vissuto, intrecciato e nutrito di ibridi e relazioni multiple, facendosi forza delle idee laterali e di immaginari alternativi.

Spesso utilizziamo la parola meraviglia per segnalare lo stupore che si apre davanti ai nostri occhi e proprio per questo la meraviglia perturba, sorprende e affascina, ancor di più quando grazie allo sguardo meraviglioso si ha la capacità di vedere e raccontare oltre il tempo e lo spazio, restituendo nel pensiero la realtà iperconnessa.


Per saperne di più

- E. Berti, In principio era la meraviglia, Laterza, Roma-Bari.

- G. Bormolini, L’arte della meditazione, Ponte alle Grazie, Firenze 2022.

- A. Colamedici-M. Gancitano, Lezioni di meraviglia, Tlon 2020.

- M. Hovrey, Ti ameranno, Edizione di Atlantide, Roma 2023.

- C. M. Martini, Colti da stupore, Mondadori 2012.

- Thich Nhat Hanh, Camminare in consapevolezza. Meraviglia e gratitudine a ogni passo, Terra Nuova 2017.

- Z. Shalev, Stupore, Feltrinelli, Milano 2022.



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