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Il Futurismo in Sicilia: tra tradizioni e cromatismi

I Futuristi esaltarono la civiltà della macchina, la velocità. Cavalli e macchine in corsa, motori roboanti, vita frenetica in un susseguirsi d’immagini ripetute o sovrapposte in successione ritmica con linee, colori e luci strutturate secondo ritmi crescenti o radiali

di Vanessa Viscogliosi - martedì 12 luglio 2005 - 10146 letture

I Futuristi esaltarono la civiltà della macchina, la velocità. Cavalli e macchine in corsa, motori roboanti, vita frenetica in un susseguirsi d’immagini ripetute o sovrapposte in successione ritmica con linee, colori e luci strutturate secondo ritmi crescenti o radiali. Questo era il Futurismo nazionale, quello guidato da Marinetti. In Sicilia il movimento futurista costruì le sue immagini influenzato dai vivaci colori mediterranei e dalla tradizione, dando vita ad un contributo tutto personale all’interno della grande avanguardia. Questa impronta originale è ben rappresentata dal dipinto "Ritorno" di Pippo Rizzo, caposcuola del Futurismo isolano, che nel 1927 organizzò la prima mostra futurista siciliana. Su un acceso cielo, reso da un blu intenso, e su una vitale campagna da un violento color oro, si staglia un tradizionale e colorato carretto siciliano.

Gli accessi cromatismi dell’isola resero dunque personalissimo il lavoro degli artisti siciliani, ma soprattutto trascinarono i grandi del movimento. Lo stesso Boccioni rimase affascinato da "il verde, variegato d’oro giallissimo di limoni e aranceti, il turchino intenso del mare, l’ombra smeraldina dei piroscafi all’ancora, il candore delle spiagge, il rosso vulcanico delle nuvole veloci". La mostra "Futurismo in Sicilia. 1914-1935", curata da Anna Maria Ruta, ospitata fino al 16 ottobre nella Chiesa del Carmine a Taormina, evidenzia proprio i rapporti che unirono il Futurismo siciliano agli sviluppi del futurismo nazionale.

31 artisti, per un totale di 100 opere, raccontano le similitudini e le differenze. Accanto ai siciliani Rizzo, Vittorio Corona, Giulio D’Anna, Giovanni Varvaro, Mimì Lazzaro (di cui è esposto un inedito collage), Rodolfo Castellana e un giovanissimo Guttuso versione futurista (allievo all’epoca di Rizzo), sfilano i "vip" del movimento, tra cui Balla, Boccioni, Depero, Dottori, Benedetta Marinetti e Prampolini.

:: Notizie utili

Chiesa del Carmine Taormina maggio, giugno, ottobre: tutti i giorni, 10:15-13/-16-21; luglio, agosto, settembre: tutti i giorni, 10:15-13/-18-23 0942625197 intero: 5,00; ridotto: 4,00 www.taormina-arte.com

[tratto da TRIBENET - La Tribù italiana dell’Arte - www.tribenet.it]


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