IV giorno della fame a Decimoputzu - mentre i contadini in sciopero della fame diventano 5 - questa mattina sono stati venduti all’asta i beni della azienda agricola della famiglia Murroccu

Pubblicato domenica 7 ottobre 2007.

Decimoputzu (CA), 03.10.07 – Comunicato Stampa. Nei giorni scorsi, già da martedì, si era aggiunta allo sciopero della fame Maria Pau anch’essa contadina a Uta. Semplicemente, come accade nella concitazione delle mobilitazioni, il suo nome non era comparso nei comunicati ufficiali. Così, mentre Maria Bonaria Pani alterna la dialisi con lo sciopero della fame, il comitato è al lavoro per preparare l’incontro alle 12 con il Prefetto di Cagliari e le iniziative previste per il pomeriggio di oggi e la mattina di domani. Nel mezzo dell’incontro del comitato che ha deciso un appello a tutti i movimenti sociali e democratici sardi, arriva nella sala consigliare occupata Lucio Murroccu e racconta quello che è appena avvenuto al tribunale di Cagliari.

Questa mattina era prevista l’udienza per la vendita all’asta di parte dei beni della sua famiglia di agricoltori. La famiglia Murroccu ha, da sempre, le terre a Masainas a tre chilometri dal mare. La vendita all’asta è stata richiesta dal Banco di Sardegna in forza di un credito che vanta per effetto dell’applicazione della legge regionale 44/88 (la famigerata legge regionale dichiarata illegale dalla UE). L’asta era partita da un valore di 8.700 €.

Come è consuetudine in questi casi Lucio e la sua famiglia si erano attrezzati per "ricomprare" all’asta i beni , Valentina Murroccu aveva avanzato un’offerta di 10.500 Euro e tutto sembrava andare verso un esito non traumatico. All’ultimo momento, inaspettatamente per la famiglia Murrocu ma, purtroppo, come accade sempre più spesso, si è inserito nell’asta uno "sciacallo" (così lo chiamano i contadini del comitato di lotta) che ha offerto poco più di 13.000 Euro aggiudicandosi l’asta.

Così, per 13000 € questa mattina sono stati venduti all’asta beni di una famiglia contadina che valgono sul mercato circa 100 mila Euro. Sono stati venduti terreni e fondi agricoli, diventati in questi ultimi mesi edificabili, in un’area a vocazione turistica a due passi da quelle coste della Sardegna sempre più esposte alla speculazione e per la cui tutela tanti cittadini si stanno battendo.

Il comitato di lotta si organizza: coinvolge il soccorso contadino e prepara l’opposizione in sede legale alla vendita ma, soprattutto, si prepara ad organizzare la resistenza per impedire, se non ci fosse altra soluzione, l’ingresso nella terra ai nuovi acquirenti.

Chi compra per un tozzo di pane le terre vendute all’asta dei contadini deve sapere che compra anche la loro rabbia e la loro determinazione.

GIU’ LE MANI DALLE AZIENDE SARDE. Così si conclude l’assemblea mattutina ed ognuno torna al lavoro. C’è da fare molte cose e, soprattutto da decidere entro stasera come estendere, rafforzare e proseguire la mobilitazione. Lucio Morruccu rimane con il Comitato in mobilitazione, mentre la delegazione torna dall’incontro con il prefetto di Cagliari: porta l’impegno a sollecitare il governo Regionale e quello Nazionale a rispondere positivamente alla richiesta di lavorare urgentemente al blocco delle vendite all’asta.

Comiitato di lotta dei contadini e dei pastori esecutati

Altragricoltura Foro Contadino Sardegna

Soccorso Contadino Sardegna

Mail: sardegna@altragricoltura.net

Per contatti telefonici: Riccardo Piras 3477971120 - Giorgio Matta 339682448

CG



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