Il "giorno del ricordo" è una vergogna

Pubblicato venerdì 10 febbraio 2012.

Comunicato stampa. Dichiarazione di Luca Cangemi, del coordinamento nazionale della federazione della sinistra.

Ogni anno il cosiddetto giorno del ricordo offre l’occasione di manifestazioni all’insegna del più grossolano revisionismo storico e d’iniziative chiaramente fascistoidi.

La legge del 2004 che istituisce questa "ricorrenza" è il frutto avvelenato di una lunga campagna di attacco politico e culturale alla lotta di liberazione contro il nazifascismo in Italia e in Europa.

Essa ha lo stesso inquietante segno delle iniziative che in alcuni paesi dell’Europa Orientale celebrano le milizie che collaborarono con i nazisti durante la seconda guerra mondiale.

Di fronte a quest’attacco, che rende torbide le acque della storia per favorire inquietanti iniziative del presente, è necessario dire parole chiare e forti.

Noi ricordiamo che le terre al confine orientale del paese furono teatro di una ventennale persecuzione di lavoratori e antifascisti slavi e italiani da parte del regime di Mussolini. Noi ricordiamo che in Jugoslavia e in tutti i Balcani nazisti, fascisti e loro collaboratori si resero protagonisti di crimini orrendi, massacrando centinaia di migliaia di persone. Noi ricordiamo che ai generali italiani responsabili di eccidi e deportazioni fu garantita nel dopoguerra una vergognosa impunità.

Nessun discorso pubblico su quelli vicende storiche è accettabile se non parte da queste verità indiscutibili e dall’altrettanto indiscutibile valore, storico e morale, del grande movimento di resistenza dei popoli della Jugoslavia che combatté e sconfisse nazisti e fascisti.



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