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Caro studente extracomunitario, vieni a Siena... non riuscirai più a lasciarla

Ennesima vergogna della legge Bossi-Fini
di lorenzo misuraca

Il duo comico dell’anno, Bossi & Fini, ne hanno combinata un’altra. Gli effetti della geniale legge sull’immigrazione, quella che torna a sporcare le mani, per la prima volta dai tempi di Mani Pulite. Solo che questa volta ad avere le mani sporche (e non certo di vergogna) sono gli immigrati in Italia, costretti a rilasciare le loro impronte digitali alla polizia.

Ma se il diavolo fa sempre le pentole senza coperchi, figuriamoci Bossi e Fini.
Il fatto è il seguente: pochi giorni fa in bar di Siena, facendo colazione, mi è caduto l’occhio su un articolo all’interno di un giornale locale, che stavo sfogliando.
Il titolo del pezzo si riferiva all’impossibilità degli studenti stranieri a Siena di allontanarsi dalla città. Mancanza di soldi, amori morbosi, arresti domiciliari, pubalgia? No!

Il problema è che con la nuova legge Bossi-Fini anche gli studenti extra-comunitari, bisognosi di un permesso di soggiorno, sono costretti a fare lunghe ed estenuanti code alla questura. Ma questo non è l’unico problema, ne il principale. La questione s’ingarbuglia quando si considera che l’attesa per tale documento arriva, viste le numerose pratiche in corso dei migliaia di lavoratori extracomunitari che vivono in zona, regolarmente a diverse settimane, anche mesi.

La polizia e i carabinieri di Siena, essendo a conoscenza della involontaria posizione irregolare degli studenti extracomunitari, evitano controlli, ma questi malcapitati ragazzi non possono allontanarsi da Siena fino a permesso ricevuto, perché se fossero fermati a Roma, Firenze, o Napoli, per esempio, andrebbero incontro a noiosissimi ed interminabili accertamenti. Quindi, venuti in Italia per visitarla in lungo e in largo, rimangono costretti a Siena, come fossero agli arresti domiciliari.

Ancora più assurdo risulta un altro aspetto: se per una qualsiasi ragione, o per semplice nostalgia di casa il nostro caro amico studente brasiliano, nonché americano, dovesse tornare anche per pochi giorni nel suo stato (o comunque dovesse uscire dall’Italia) in questo periodo di attesa per il permesso di soggiorno…al rientro nel Belpaese, sarebbe bloccato alla frontiera in quanto “CLANDESTINO”!

In poche parole, provate ad immaginare: Vincete una borsa di studio per andare a studiare in America sei mesi o più, vi fate il vostro bel programmino di visite diverse zone e città degli Stati Uniti, avendo l’accortezza di inserire nel calendario un breve ritorno a casa, e appena arrivate nella vostra città americana, vi dicono che per “non si sa quanto tempo” non potrete muovervi da lì, ne tanto meno tornare a casa, per poi ritornare in U.S.A.!

Ma tutto questo non succede in America! Non è un’americanata! E’ un’italianata!
Di quelle cui ci sta abituando questo governo dalle mille e nefaste risorse.
Non dimenticando di rimarcare quanto comunque la legge razzista Bossi-Fini danneggi in maniera molto più grave gli immigrati che vengono in Italia da paesi poveri e distrutti dalla guerra per lavorare, mi permetto di evidenziare un altro mostro creato da questa legge.

 

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