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Giro96
Premio Brancati 2002
Motivazione per Silvana Grasso
<<La
pupa di zucchero>> di Silvana Grasso è
il romanzo del senso della perdita. Perdita delle
illusioni, delle ragioni dellamore, della
stessa ragione. Nello sfacelo che tutto avvolge
e tutto travolge, l'ultima illusione è
riservata al lettore, immerso nella magia della
parola, che, nel frequente ricorso al siciliano
parlato e spesso arcaico, ne recupera un patrimonio
di sensi perduti. Anche in ciò romanzo
della perdita, in cui tutto si scioglie e si sgretola
come una pupa di zucchero, allapparenza
dura e resistente, nella realtà succube
di un minimo contatto di saliva.
La prosa evocativa, carnale, fantasiosa,
una scrittura che preme e pulsa, rincorre e stana
significati antichi, dimenticati, per restituirci
lanima ancestrale della Sicilia. E fa resuscitare
la tonnara dellIsola delle Correnti simbolo
di potenza e decadenza, di pulsare di vita e sangue,
di passione e morte. Il suo abbandono è
quello dei padroni e di chi desidera diventarlo.
Perciò finiscono con lassomigliarsi
i destini di Pietro, linetto sognatore sessanttottino,
e del cugino Bruno, il geometra costruttore di
sogni e ricchezze. Il primo, ultimo erede della
famiglia Branciforti, è corroso dal cupio
dissolvi, laltro dal cancro. Attraverso
la malattia del corpo e dello spirito si può
leggere la storia della Sicilia, tra inettitudine
e passività delle vecchie classi dominanti,
e gli slanci di modernizzazione che hanno portato
benessere ma anche distruzione.
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