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Giro93
Movimento
Siena: il contro-vertice Nocse
di lorenzo misuraca
Dal 10 al 12 luglio, Siena è
stata luogo di un vertice OCSE (Organizzazione
per la cooperazione economica e lo sviluppo),
cui scopo era proporre la città toscana
come parametro di riferimento in Europa per lo
sviluppo di politiche agricole che riescano a
coniugare uno sfruttamento sostenibile del territorio
con la capacità di essere competitivi sul
mercato globale. Per rifiutare fermamente questa
mistificazione della situazione senese, e ribadire
la netta contrapposizione al concetto di "sviluppo
sostenibile", che dietro il rassicurante
aggettivo nasconde un progetto di snaturamento
dei tessuti socio-ambientali in nome del profitto,
diverse e differenti realtà sociali agenti
sul territorio senese e toscano in genere hanno
organizzato negli stessi giorni il contro-vertice
NOCSE.

Da i Giovani Comunisti ad Attac,
da Manitese al Movimento Antagonista Toscano,
dai collettivi quali La Realidad ai social forum
toscani, dai comitati territoriali che si occupano
di proLa tre giorni di contro-seminario si è
svolta all'interno della scuola media "V.
Alfieri", occupata ( col permesso del sindaco)
con murales colorati su stoffa e una grande bandiera
palestinese sulla facciata. Il primo giorno è
cominciato con la presentazione del Libro Bianco
dei comitati provinciali per la tutela dell'ambiente,
i quali hanno poi esposto il contenuto del documento,
e cioè la denuncia di problemi ambientali
e sanitari come: il progetto di costruzione di
un elettrodotto nel territorio di Sovicille, necessario
per la costruzione di un polo biotecnologico nello
stesso territorio, che devasterebbe la bellezza
del paesaggio a vantaggio di un polo produttore
probabile di sementi geneticamente modificabili
e altrettento rovinoso dal punto di vista ambientale;
l'ampiamento dell'inceneritore di Poggibonsi,
metodo di smaltimento dei rifiuti ormai ritenuta
diffusamente in Europa inquinante e obsoleta,
rispetto ad un necessario impegno per la promozione
della raccolta differenziata; il tentativo A seguire
i comitati territoriali toscani hanno esposto
le loro lotte.
Da sottolineare la vergognosa vicenda
dell'inquinamento del fiume Merse, dovuto alla
criminale azione della società mineraria
di proprietà dell'ENI, con la complicità
interessata delle istituzioni locali, e il progetto
di geotermia che sottoporrebbe il bellissimo monte
Amiata a pericolosi squilibri geologici. In serata
il gruppo reggae romano Radici nel Cemento ha
fatto ballare i ragazzi concentrati a Siena per
Il NOCSE.
Giovedì è stato dedicato
ai gruppi di lavoro, che si sono dati il compito
di stilare un documento comune su temi quali:
biotecnologie, immigrazione, precariato, democrazia
partecipativa, e sviluppo rurale alternativo.
La giornata è stata chiusa con la proezione
del video su Porto Alegre 2002 a cura di Attac
Italia.
La mattina e il pomeriggio di Venerdì sono
stati dedicati alle conclusioni dei gruppi di
lavoro. Per quanto riguarda il problema dell'immigrazione
si è sottolineato la necessità di
una ferma opposizione alla legge razzista Bossi-Fini
attraverso una campagna di obiezione di coscienza,
una maggiore mobilitazione e la creazione di una
rete legale d'assistenza. Particolarmente interessante
anche l'invito ad usare ed ampliare le possibilità
di partecipazione democratica attiva che esistono,
e la relazione sullo sviluppo rurale, che denuncia
un crescente uso del caporalato per assicurarsi
lavoratori agricolo immigrati a basso costo, e
la progressiva espulsione e proletarizzaione dei
piccoli produttori agricoli a danno di poche grosse
aziende.
Tirando le somme, dalla tre giorni
del NOCSE viene fuori una totale contrapposizione
tra il modello "Siena isola felice"
proposto dallo studio OCSE e la critica radicale
del contro-vertice. Il "modello senese"
è un modello preconfezionato per ricchi
turisti e potenti industrie straniere, che non
tiene conto dei bisogni e i diritti di chi quel
territorio lo abita. I parametri dell'osservatorio
OCSE sono solo di carattere economico, e non tengono
conto di parametri come salute, ambiente, solidarietà,
lavoro. Di conseguenza non si esita ad introdurre
in zona progetti industriali ininfluenti dal punto
di vista occupazionale e dannosi dal punto di
vista ambientale. La rete dei trasporti viene
pensata solo per soddisfare utenti di ceto-alto,
riducendo i servizi per i meno abbienti.
Il turismo, macchina apparentemente
perfetta, rivela una crisi strutturale nel passaggio
degli agriturismi da soluzione per sostenere l'economia
agricola della zona a parti di grandi catene alberghiere
che abbandonano, oltretuttoIn poche parole, il
modello senese proposto dall'OCSE è inesportabile
per ragioni pratiche (il potere economico e politico
del Monte dei Paschi, contiguo all'ambigua amministrazione
diessina, ha permesso a Siena di disporre di una
quantità di finanziamenti altrove impensabili),
ma soprattutto per ragioni etiche: non vi è
sviluppo che possa chiamarsi tale se imposto dall'alto,
e secondo criteri prettamente economici e finanziari.
l'unico sviluppo possibile verrà dall'autogestione
diretta e totale delle risorse del territorio
da parte di chi lo abita. E' forse questo il concetto
più importante che Venerdì pomeriggio
la chiassosa street parade ha voluto ricordare
in maniera ferma e risoluta, tra canti, danze
ed esplosioni d'allegria.
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